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Parte III

La rinascita di Parsifal dal profondo dell’anima europea corrisponde ad una necessità storica non solo del genere maschile, ma dell’intera società di fronte al vuoto del nichilismo dominante . Dietro la maschera dell’ ingrigita cultura radical-liberale e libertaria, siamo avvolti da un clima cupo, febbrile e compulsivo che veicola il peggio delle istanze individualistiche ed edonistiche dell’arido ceto medio femminilizzato, declamante  la retorica progressista dei “diritti individuali” , della “liberazione “ dei singoli da famiglia, Stato, religione, nazione … Leggi tutto

II La vittoria della Grande Madre.

La tarda modernità occidentale ha scomunicato i valori maschili e svalutato la paternità. Il dominus mercato è fondato sul principio femminile della soddisfazione immediata dei bisogni e soprattutto dei desideri. E’ nota la definizione di Gilles Deleuze dell’ umano contemporaneo come “macchina desiderante”. Materialismo, coazione a ripetere, riflesso pavloviano : il consumatore con la saliva in bocca alla semplice idea di realizzare l’impulso dell’acquisto. L’archetipo maschile, al contrario, è quello di iniziatore , creatore … Leggi tutto

Un mio caro lettore mi scrive: “Mio cognato parte oggi – con l’esercito italiano – per la difesa confine turco ( sic!) dai missili di ISIS !!
La notizia – così mi ha detto –  è stata “taciuta” dai media generali e mi ha mandato il Link:

Isis, truppe italiane in Turchia per creare uno scudo anti-missili

Missili Una batteria Samp-T in azione

L’operazione è targata Nato costerà 7 milioni di euro e durerà fino a fine anno

È stata … Leggi tutto

di “Elia”.

Proprio mentre ci consacravamo al Cuore immacolato di Maria nella basilica di San Pietro, sabato scorso, veniva resa pubblica un’altra clamorosa mossa a sorpresa nell’inesorabile quanto rapido processo di stalinizzazione della Chiesa Cattolica. Già ai primi di novembre del 2014 – appena un anno e mezzo fa – i vescovi erano stati spronati a dare prontamente le dimissioni al compimento dei settantacinque anni d’età, a meno che, per il «desiderio di un miglior servizio alla comunità», non avessero … Leggi tutto

REDDITO DI CITTADINANZA E PROSPETTIVA AURITIANA: ALCUNE PRECISAZIONI

L’amico Andrea Cavalleri, ispirato da un precedente articolo di Maurizio Blondet, ha proposto una interessante riflessione sul “reddito di cittadinanza” e le sue problematicità.

Argomentando in merito Cavalleri, senza alcuna intenzione polemica (di questo sono certo), ha tirato in ballo la teoria monetaria di Giacinto Auriti in modo, a dire il vero, alquanto fuori contesto dal momento che Auriti non ha mai proposto, in forma diretta, alcun reddito di cittadinanza ma è … Leggi tutto

di Roberto Pecchioli

La notizia non è nuova, e purtroppo non conquista le prime pagine dei giornali: i robot, tra meno di cinque anni, costeranno meno di un lavoratore “umano”. Secondo uno studio molto attendibile, un robot costa oggi mediamente ad un’impresa tra i 18 e i 20 euro orari, contro i 15 di un operatore in carne ed ossa, ma già entro il 2020 il costo per unità dei robot applicati alla logistica  sarà di 100.000 euro, il che, … Leggi tutto

di Andrea Cavalleri

Sollecitato dall’articolo dell’amico Blondet, vorrei offrire una chiarificazione teorica sull’argomento.

 

Che io sappia, l’allocuzione “reddito di cittadinanza” nasce in epoca moderna ne “Il paese dell’utopia” di Giacinto Auriti.

Il motivo per cui il professore Abruzzese lo propose (insieme all’abolizione delle tasse) fu che considerava il denaro ricchezza, pertanto lo Stato, stampando denaro, avrebbe prodotto tutta la ricchezza necessaria per tutti.

Questo svarione nasce dal fatto che Auriti accettò l’antiquata ed errata definizione del denaro … Leggi tutto

di Roberto Pecchioli

Il giorno dopo le elezioni ha sempre qualcosa di divertente, ed è l’acrobatica operazione dialettica dei politici.  La nostra riflessione si volgerà altrove, e riguarderà la partecipazione degli elettori al voto. Le comunali hanno fatto registrare un tasso di affluenza del 62,14 per cento, inferiore di cinque punti a cinque anni fa. La tendenza è inequivocabile, e riguarda ogni tornata elettorale, politica, regionale o europea. In Italia si votava davvero tutti, fino a circa vent’anni fa. Le … Leggi tutto