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UNITED COLORS OF MONEY

Il centrodestra è ormai soltanto un mero strumento elettoralmente tattico. Esso risponde ad un nome senza più sostanza. Nominalismo allo stato puro. Nel centrodestra sono attualmente costrette a convivere una corrente apertamente conservatrice, incarnata da Forza Italia, ed una corrente sovranista a forte vocazione social-nazionale, incarnata da Lega e Fratelli d’Italia.

La prima corrente crede nel primato dell’offerta ed auspica politiche di austerità, deflattive, contenimento salariale, flessibilità del lavoro e tagli alla spesa pubblica anche se … Leggi tutto

                                                           di Roberto PECCHIOLI

A fine agosto è il tempo dell’incontro annuale di Comunione e Liberazione. Lo chiamano meeting, e già questo non ci piace, convinti che una delle ragioni della decadenza nazionale sia la colonizzazione culturale cui si è assoggettata. Chi scrive è ancora credente per due ragioni: la grazia immeritata della fede, dono gratuito dell’Altissimo e la lontananza da ogni movimento e associazione religiosa. Cresciuto nel culto di Don Bosco, i cui salesiani dettero un’educazione e un mestiere … Leggi tutto

PUBBLCITA' REGRESSO

di Roberto PECCHIOLI

Nessuno è più schiavo di chi si crede libero senza esserlo. L’aforisma di Goethe, tratto dalle Affinità elettive, è la sintesi della civilizzazione contemporanea. Drogati di presunte libertà, convinti di vivere nel giardino delle delizie delle opportunità, delle scelte autonome ed individuali, siamo diventati liberi schiavi, burattini in mano a un sistema che ci spreme, dirige e orienta. Il grande meccanismo, la potentissima sovrastruttura dalla quale siamo dominati, è la pubblicità.

Pubblicità in senso proprio, … Leggi tutto

                                                                    di Roberto PECCHIOLI

Non volevamo crederci. Il crollo del Ponte Morandi, che noi genovesi, con una punta di provincialismo da colonizzati chiamavamo ponte di Brooklyn, è una tragedia sconvolgente, per il suo carico di vittime, dolore, distruzione e per le conseguenze terribili che si trascineranno per anni. Non è il tempo degli sciacalli, ma dei soccorsi, del cordoglio, dell’aiuto, della collaborazione. Tuttavia, non si può tacere, tenere a freno la collera per un’altra tragedia sinistramente italiana: un’opera di quell’importanza non … Leggi tutto

Cottarelli ed il ruolo nella questione greca. I documenti

dato che sembra vogliano ripetere lo stesso frame con l’Italia, ci siamo permessi di andare a cercare qualche documento ufficiale sulla questione. Nulla di segreto, tutta roba ufficiale messa a disposizione del pubblico e già conosciuta.

Il documento più interessante sulla questione greca è il report del Indipendent Evaluation Office del FMI; cioè l’ufficio che effettua l’auditing sulle operazioni del FMI. Abbiamo già specificamente trattato questo tma in precedenza, ma ci … Leggi tutto

di Roberto PECCHIOLI

I genovesi sono taccagni; i napoletani cantano e mangiano pizza; gli inglesi sono flemmatici e non ci sono più le mezze stagioni. Gli italiani sono feroci razzisti impegnati da mane a sera nella caccia al negro. L’ ultima ridotta del progressismo italico è il luogocomunismo antirazzista, declinato secondo modalità e forme fobiche. Superata la fase umoristica e poi pavloviana del riflesso condizionato, le orfanelle sinistrorse hanno decisamente imboccato una deriva prossima alla paranoia. Come i complottisti in … Leggi tutto

DAMASCO, SIRIA (16:00) – Dopo aver estromesso lo Stato islamico dall’ultimo punto d’appoggio, nella campagna occidentale di Daraa, le forze governative siriane hanno avviato un’operazione di rastrellamento su larga scala per bonificare completamente l’area.

L’operazione ha portato alla luce enormi depositi di armi e rifornimenti; in particolare nelle città di Koya e Qusayer che sono state le ultime roccaforti dell’ISIS a essere liberate.

Le armi, per lo più di fabbricazione israeliana, includono: proiettili di mortaio, GdR, ATGM, fucili d’assalto e Leggi tutto

Roberto PECCHIOLI

La stazione ferroviaria di una città padana, interno sera di una soffocante domenica estiva. Rari passeggeri scendono dal treno di una linea secondaria, in attesa della coincidenza. Nell’atrio, la biglietteria è già chiusa; sprangati, letteralmente, i due o tre negozi, il bar, la tabaccheria- edicola.

Tra l’uscita e i giardini che danno sulla piazza, un grande baccano. Una folla di persone, tutti africani. Le donne, per atteggiamento e vestiario, sono manifestamente in attesa di iniziare un antico, triste … Leggi tutto