La riforma Cartabia rischia di essere un bluff: tempi ridotti sulla carta comprimendo i diritti dell’imputato

Il vero scopo? Ottenere i miliardi del Recovery Fund…

nonostante il trionfalismo con cui molti giornali hanno accolto la proposta di riforma, il “lodo Cartabia” è ben lontano dall’essere quel “passo in avanti nella modernizzazione della giustizia”, come l’ha definito il ministro per gli affari regionali Mariastella Gelmini.

Finora, la strada perniciosa intrapresa dai governi italiani è stata essenzialmente una: limitare la durata temporale dei processi attraverso una progressiva riduzione dei diritti dell’imputato. Così è andata nel caso della riforma Bonafede – che andava a bloccare la prescrizione dopo il primo grado, di fatto ribaltando il principio di presunzione di innocenza – e così sembra anche nella proposta Cartabia.

La riforma Cartabia rischia di essere un bluff: tempi ridotti sulla carta comprimendo i diritti dell’imputato