Ve lo dice il British Medical Journal, ve lo dice Lancet… Ma vi arriva l’ID Pay di Colao: benefici sociali solo se vaccinati

È più probabile che i vaccini Covid ti facciano andare all’ ospedale più che tenertene fuori: l’analisi del direttore del BMJ su Pfizer e Moderna

Un nuovo articolo dell’editore BMJ Dr. Peter Doshi e colleghi ha analizzato i dati degli studi sui vaccini Pfizer e Moderna covid e ha scoperto che è più probabile che i vaccini ti mandino ospedale con un grave evento avverso piuttosto che ti tengano fuori proteggendoti dal Covid .

Il pre-print (non ancora sottoposto a revisione paritaria) si concentra sugli eventi avversi gravi evidenziati in un ” elenco prioritario di potenziali eventi avversi rilevanti per i vaccini COVID-19″ approvato dall’OMS. Gli autori hanno valutato questi gravi eventi avversi di particolare interesse come osservati in “trial randomizzati di fase III di vaccini mRNA COVID-19”.

Un evento avverso grave è stato definito secondo i protocolli di studio come un evento avverso che si traduce in una delle seguenti condizioni:

  • Morte;
  • pericolo di vita al momento dell’evento;
  • ricovero ospedaliero o prolungamento del ricovero in corso;
  • disabilità/incapacità persistente o significativa;
  • un’anomalia congenita/difetto alla nascita;
  • evento clinicamente importante, sulla base del giudizio medico.

Il Dr. Doshi e colleghi hanno scoperto che i vaccini Pfizer e Moderna mRNA COVID-19 erano associati a un aumento del rischio di eventi avversi gravi di particolare interesse di 10,1 eventi per 10.000 vaccinati per Pfizer e 15,1 eventi per 10.000 per Moderna (IC 95% -0,4 rispettivamente a 20,6 e da -3,6 a 33,8). Quando combinati, i vaccini mRNA erano associati a un aumento del rischio di eventi avversi gravi di particolare interesse di 12,5 per 10.000 vaccinati (IC 95% da 2,1 a 22,9).

Gli autori osservano che questo livello di aumento del rischio post-vaccino è maggiore della riduzione del rischio di ricovero per COVID-19 negli studi Pfizer e Moderna, che era 2,3 per 10.000 partecipanti per Pfizer e 6,4 per 10.000 per Moderna. Ciò significa che su questa misura, il vaccino Pfizer determina un aumento netto degli eventi avversi gravi di 7,8 per 10.000 vaccinati e il vaccino Moderna di 8,7 per 10.000 vaccinati.

Affrontando la differenza tra i loro risultati e quelli della FDA quando ha approvato i vaccini, gli autori osservano che l’analisi della FDA sugli eventi avversi gravi “includeva migliaia di partecipanti aggiuntivi con pochissimo follow-up, di cui la grande maggioranza aveva ricevuto solo uno dose”. La FDA ha anche contato le “persone colpite” piuttosto che i singoli eventi, nonostante ci fossero il doppio degli individui nel gruppo del vaccino rispetto al gruppo del placebo che hanno avuto più eventi avversi gravi.

Gli autori si chiedono dove siano gli studi del governo degli Stati Uniti sugli eventi avversi. Notano che nel luglio 2021, la FDA ha riferito di aver rilevato quattro potenziali eventi avversi di interesse a seguito della vaccinazione Pfizer – embolia polmonare, infarto miocardico acuto, trombocitopenia immunitaria e coagulazione intravascolare disseminata – e ha dichiarato che avrebbe indagato ulteriormente sui risultati. Tuttavia, non è ancora apparso alcun aggiornamento.

Notano inoltre che “mentre CDC ha pubblicato un protocollo all’inizio del 2021 per l’utilizzo di rapporti di segnalazione proporzionali per il rilevamento del segnale nel database VAERS, l’agenzia non ha ancora segnalato uno studio del genere”.

Gli autori sottolineano che i loro risultati sono compatibili con una recente analisi pre-stampa degli studi sui vaccini COVID-19 di Benn et al. , che non ha riscontrato “nessuna evidenza di una riduzione della mortalità complessiva negli studi sui vaccini mRNA”, con 31 decessi nei bracci del vaccino contro 30 decessi nei bracci del placebo (aumento del 3%; IC 95% da 0,63 a 1,71).

Notando che il loro studio è limitato dal fatto che i dati grezzi degli studi clinici sui vaccini COVID-19 non sono disponibili pubblicamente, sottolineano che “date le implicazioni sulla salute pubblica globale, è urgente rendere pubblici tutti i dati degli studi sul COVID-19, in particolare in merito a gravi eventi avversi, senza ulteriore ritardo”.

Concludono che sono necessarie analisi formali del danno-beneficio per i vaccini Covid, tenendo conto dei diversi livelli di rischio di Covid grave e di eventi avversi che esistono tra i gruppi demografici. Idealmente, questo sarebbe basato sui dati dei singoli partecipanti, dicono, sebbene tali dati rimangano frustrantemente non disponibili.

La rivista Lancet

“Serious Adverse Events of Special Interest Following mRNA Vaccination in Randomized Trials”

“Rilevanti eventi avversi gravi a seguito della vaccinazione con MRNA negli studi randomizzati”

ABSTRACT

📊 “INTRODUZIONE: Nel 2020, prima del lancio del vaccino contro il COVID-19, la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (https://cepi.net/) e la Brighton Collaboration (https://brightoncollaboration.us/) hanno creato una lista prioritaria, approvata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dei potenziali e rilevanti eventi avversi dei vaccini COVID-19. Abbiamo sfruttato l’elenco della Brighton Collaboration per valutare gli eventi avversi gravi di particolare interesse osservati negli studi randomizzati di fase III sui vaccini ad mRNA COVID-19.”

⚠️ “RISULTATI: I vaccini COVID-19 ad mRNA di Pfizer e Moderna sono stati associati ad un aumento del rischio di rilevanti eventi avversi gravi, con un incremento del rischio assoluto rispettivamente di 10,1 e 15,1 [eventi] ogni 10.000 vaccinati rispetto ai valori basali del placebo […]. Combinati insieme, i vaccini mRNA erano associati ad un aumento del rischio assoluto di 12,5 rilevanti eventi avversi gravi ogni 10.000 [vaccinati] (…). L’eccesso del rischio di eventi avversi gravi ha superato la riduzione del rischio di ricovero per COVID-19 rispetto al gruppo placebo in entrambi gli studi di Pfizer e di Moderna (rispettivamente 2,3 e 6,4 ogni 10.000 partecipanti).”

❗️”DISCUSSIONE: L’eccesso del rischio di eventi avversi gravi riscontrato nel nostro studio indica la necessità di analisi [del rapporto] rischio-beneficio, in particolare di analisi stratificate in base al rischio di esiti gravi in seguito al COVID-19, come il ricovero o la morte.”

https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=4125239

ansa-decessi
Ve lo dice perfino l’ANSA!

Colao, in arrivo piattaforma IDPay per benefici sociali ai soli vaccinati

Il Ministro per l’Innovazione 3D e la Transizione Digitale Vittorio Colao ha dichiarato:

“Stiamo elaborando una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il nome è IDPay, dove avverrà tutto direttamente in digitale.

GIÀ PER APRILE ci sarà l’avvio della «piattaforma dell’INTEROPERABILITÀ» dove alcune grandi pubbliche amministrazioni come l’AGENZIA DELLE ENTRATE, l’ANAGRAFE, il MINISTERO DELL’INTERNO e l’INPS AGGANCERANNO I PROPRI DATI.

In questa piattaforma sarà presente ANCHE il FASCICOLO SANITARIO di ogni cittadino, “al fine di avere anche sul piano sanitario la possibilità di teleconsulto, telemonitoraggio e gestione da remoto”.

In caso di emergenza sanitaria, basterà attivare nella piattaforma nazionale IDPay il fatto che per essere in regola è necessario aver fatto il vaccino per quel determinato virus, ed ogni cittadino che deciderà di non vaccinarsi 💉, in automatico accenderà un “allarme” nei monitor dell’INPS in merito alla NON IDONEITÀ AL LAVORO e verrà segnalato automaticamente presso l’Agenzia delle Entrate che, agganciandosi all’irregolarità, potrà revocate sussidi o assistenza finché il cittadino non si metterà in regola con il piano vaccinale.

La stessa piattaforma, consentirà anche che un cittadino, entrando in un negozio, si registrerà automaticamente e questo, consentirà all’Agenzia delle Entrate di tracciare non solo le spese 🛍️ di ogni singola persona in maniera esatta ma anche gli incassi 💰 reali di ogni commerciante.

Tutto questo su una piattaforma in grado di incrociare dati rilevando ogni incongruenza ed ogni irregolarità cittadina o aziendale.

La Sogei, azienda “ingaggiata” per strutturare e l’IDPay già gestore della piattaforma Green Pass, richiederà il numero del conto corrente di ogni cittadino.

Fonte 📰:

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/03/02/colao-in-arrivo-piattaforma-idpay-per-benefici-sociali_95c4223d-9106-4c1e-8fb7-a7f18ba768b1.html

ANSA.it (https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/03/02/colao-in-arrivo-piattaforma-idpay-per-benefici-sociali_95c4223d-9106-4c1e-8fb7-a7f18ba768b1.html)

Dalla fine di aprile trotterella su e giù per l’Italia il “Jumbo Truck” della “Banca del Cuore”, un camion bianco attrezzato di tutto punto per fare lo “screening” cardiologico a tutti i cittadini che ne faranno richiesta. “Banca del Cuore” è il nome dato a quest’iniziativa dalla “Fondazione per il Tuo cuore”, che gode del patrocinio della presidenza del consiglio, della protezione civile, della RAI e di Federfarma, l’associazione dei farmacisti.

“Metti il cuore in cassaforte!” è lo slogan della campagna di quest’anno. Assieme al cuore, nella cassaforte andranno anche “dati socio-sanitari, delle patologie associate, dei consumi alimentari e farmacologici, degli stili di vita e dello stato individuale”, al nobile fin di creare il “primo grande registro permanente nazionale di elettrocardiogrammi e dati sanitari di area cardiovascolare”; alla fine, nel rispetto della privacy e tutto il resto, le chiavi di questo grande registro le avranno loro, ma la custodia è “gratuita e prontamente disponibile”. Ad ogni previdente italiano che si farà imprigionare il cuoricino e tutte le animelle, infatti, la Banca del Cuore fornirà (sempre “in modo totalmente gratuito…”) la “BANCOMHEART”, la “speciale card che permette tramite internet la connessione al proprio storico sanitario relativo al proprio cuore in modo semplice e intuitivo 24 ore su 24, da qualunque parte del mondo”. Pur se attivi dal 2017, i banchieri cardiologici hanno moltiplicato gli sforzi quest’anno: pare che il Long Covid stia colpendo duro a livello cardio-circolatorio. Il coviddi, come tutti i grandi amori, ha lasciato una ferita nel cuore degli italiani. Gli “screening”, a detta dei dottori che vi partecipano, stanano parecchi cardiopatici inconsapevoli, che a quel punto vengono presi in consegna dai farmacisti, i quali con discrezione si fregano le mani. Le iniziative di questo tenore vanno moltiplicandosi: a Piacenza, dopo apposito screening, sono stati installati un centinaio di defibrillatori semiautomatici nell’ambito del progetto “Condominio Cardioprotetto”, ed è stata pure creata una app per “essere sempre informati sugli arresti cardiaci che si verificano nelle vicinanze”. Ad un livello superiore, parecchi giovani di successo nell’ambito dello show business condividono urbi et orbi i loro problemi di salute: anche l’invalidità diventa cool. I malori improvvisi fanno parte della vita. Tutto sta a restare in piedi fino all’arrivo della Siringa Suprema, quella che lenirà ogni male una volta per tutte.