Vaticano: 115mila immobili in Italia, ma per gli immigrati non c’è posto

Dal Vicariato di Roma alla Caritas, passando per le Ancelle Francescane del Buon Pastore e l’Arcipretura di Magliano Romano: non finisce più l’elenco delle proprietà immobiliari delle istituzioni e associazioni religiose che, com’è ovvio, proprio a Roma custodiscono gran parte del “tesoretto”.

Primo risarcimento: scristianizzare i “migranti” e farli tornare alle loro fedi originarie: vediamo se monsignor è d’accordo…

http://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/cei-giusto-accogliere-immigrati-25561/

Follia dei vescovi: “Gli immigrati? Giusto accoglierli, dobbiamo risarcirli”

Aggiunto da Giorgio Nigra il 17 giugno 2015.

 

Roma, 17 giu – Sia la retorica dell’accoglienza che la colpevolizzazione dei popoli europei sembrano essere due pratiche particolarmente in auge nella Chiesa cattolica. Ora anche la Cei si schiera apertamente contro i popoli europei, rivelando il suo ruolo di pilastro della globalizzazione.

Secondo monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, infatti, “oggi accogliere gli immigrati è una sorta di risarcimento. Un risarcimento per i danni che per anni abbiamo consumato e per i furti che abbiamo commesso”.

Per l’alto prelato, gli Usa, l’Occidente e l’Europa devono fare “autocritica”, in quanto “abbiamo fatto schifo. Siamo andati solo a rubare, a colonizzare e sfruttare…”.

Poi ha portato l’esempio di una strada costruita in Congo dal Belgio: “Una lunghissima strada non costruita per i congolesi ma unicamente per trasportare meglio le materie prime che vengono rubate. Noi quindi li sfruttiamo ancora una volta. Non esiste solo lo sfruttamento di Mafia Capitale… È troppo poco parlare di vergogna”.

Ora, la storia della colonizzazione è davvero troppo complessa per essere ridotta a questa favoletta buonista sugli europei lupi cattivi, non foss’altro perché di modelli coloniali ce ne sono stati diversi e non sono stati tutti uguali. A quasi tutti, però, la Chiesa cattolica ha dato la sua benedizione, fornendo anzi un ingrediente che ha reso il processo particolarmente odioso: la volontà evangelizzatrice.

Ma al di là delle complessità della storia, che si trova a livelli sideralmente più alti del sermone di Galantino, resta l’agghiacciante esortazione alla distruzione delle società europee come “risarcimento” per colpe ancestrali che i nostri popoli dovrebbero espiare. A quando il riconoscimento del diritto di vendetta dei poveri popoli africani, secolarmente sfruttati dall’uomo bianco cattivo?

Giorgio Nigra