Sì, Hitler fu ebreo. Come si fa a non vederlo?

“Zelensky è ebreo? Anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei”, così ha buttato là Lavrov a Rete 4. Rabbia, strilli, urli, stracciamento di vesti Israele ha denunciato lunedì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov per aver detto che Adolf Hitler aveva origini ebraiche, accusando Lavrov di diffondere l’antisemitismo e sminuire l’Olocausto. Il ministro ha convocato l’ambasciatore. Dani Dayan, presidente di Yad Vashem, il Museo della Memoria di Gerusalemme, s’ fatto intervistare dalla radio pubblica israeliana Dayan ha denunciato che su un elemento rimasto oscuro relativo alle origini del nonno di Hitler da parte paterna “si siano poi costruite teorie del complotto del tutto infondate secondo le quali lo stesso Hitler sarebbe stato ebreo.

La presidente della Comunità ebraica italiana Ruth Dureghello ha fatto sapere tramite una nota che le parole di Lavrov “riscrivono la storia sul modello dei Protocolli dei Savi di Sion, il fondamento della letteratura antisemita….

Come tarantolati davanti a una affermazione marginale di Lavrov, che rivela che la dirigenza russa sa e può documentare l’affermazione.

E’ addirittura da 22 anni che la ricerca genetica ha provato l’esistenza nel DNA hitleriano di un elemento genetico ebraico. Il Fatto Quotidiano del 25 agosto 2010 titolava:

Adolf Hitler aveva origini ebraiche e africane Adesso c’è la prova del Dna

L’articolo:

“L’analisi del Dna di Adolf Hitler, ottenuto da campioni di saliva di 39 parenti del dittatore nazista, dimostrano che aveva origini ebraiche e nordafricane. In particolare è stato trovato un cromosoma, l’’Aplogruppo Eib1b1, raro tra gli occidentali ma comune nei berberi in Marocco, Algeria e Tunisia, così come tra gli ebrei ashkenaziti e serfarditi. E’ quanto scrive il Daily Telegraph citando la ricerca di un giornalista e di uno storico belgi, Jean-Paul Mulders e Marc Vermeeren. L’ Aplogruppo Eib1b1 e’ legato al 10-20% del cromosoma Y degli ashkenaziti e tra l’,8,6 e il 30% dei sefarditi. In passato era emerso che il padre di Hitler, Alois, fosse il figlio illegittimo di una cameriera di nome Maria Schickelgruber e di un 19enne ebreo, noto come Frankenberger”.

Una rivelazione genetica che mi sembra superflua e insignificante perché l’ebraismo di Hitler non ha bisogno di essere ricercato con il microscopio a livello di cromosomi, ma è lì da vedere, anzi vistosissimo nella sua azione di duce tedesco: è il suo razzismo politico e ideologico.

L’ebraismo infatti non è tanto una razza (o ben poco), ma una educazione, una ideologia di cui i figli d’Israele s’imbevono fin dall’infanzia dal Talmud, dalle prediche del rabbino e dalla mamma, in genere dal loro ambiente: che loro sono la razza superiore, e che tutti gli altri uomini sono “animali parlanti” perché senza un’anima spirituale, da usare come schiavi della razza eletta e da sfruttare, governandoli col terrore.

Questo disprezzo e odio per il resto dell’umanità è il carattere precipuo di un ebreo, ciò che lo caratterizza come ebreo; ci sono ebrei che come il dottor Zelenko che lotta per curare gli altri esseri umani senza distinzione con le cure vietate dal Potere Pfizer, anche se porta i cernecchi e la kippà e il barbone non lo considero giudeo, aderisce alle idee universali dell’uomo che sono cristiane. O meglio cristiano-romane: il diritto romano conobbe a suo danno ed identificò il particolarismo e razzismo ebraico (financo biologico, come attesta la stretta endogamia, anche fra primi cugini), fomite di continua turbolenza e sedizione, definendo giuridicamente il gruppo “inimicus humani generis”, essendo la amicitia verso il genere umano il dovere e il compito dell’imperium augustale, da Augustus (che fa crescere, prosperare).

Dunque Hitler nutriva questo carattere ebraico – ritenere le altre razze inferiori – e non come sentimento privato, il che sarebbe stato ancora tollerabile; ne fece il nerbo dell’ideologia del Terzo Reich; lo incarmò nella sua politica; il che privò il movimento nazionalsocialista del carattere di universalismo politico che sarebbe stato necessario per trasformare l’avanzata della Wermacht ad Est in una campagna e propaganda di liberazione dei popoli slavi dall’oppressione sovietica – inizialmente avevano accolto i germanici con pane e sale – e farne dei collaboratori e non dei nemici sconfitti da spregiare ed opprimere. Perseguto ad esempio i polacchi biondi ed alti molto più degli ebrei, che nel ghetto di Varsavia furono lasciati auto-amministrarsi. Questo limite, il particolarismo razziale, determinò, in fondo, anche la sconfitta della sua politica di espansione armata: non se ne poteva o voleva fare un un messaggio di liberazione universale.

azov-ebreoIn Sion corre una battuta di spirito che dice pressappoco: “Hitler aveva ragione in tutto, salvo un errore: sbaglio la Razza Eletta”

Post Scriptum:

Da Talmud. I goym, (=non ebrei) non hanno un’anima spirituale, ma animale (commenti vari a Ez 23,20; Kerituth 6b, p.78); sono diversi dagli animali solo per la forma (Midrasch Talpioth, fol. 225d.). Hanno un anima diabolica e immonda (Zohar I, 131,a), “L’anima degli empi viene da Keliphah, che è morte e ombra di morte” (Emek Hammelech 23,d). -i beni in proprietà ai goym, sono defraudati/rubati agli ebrei (commenti vari a Is 60,5). -i goym sono stati creati da Dio come servi degli ebrei (commenti vari a Giosuè 9,27; Dan 2,27). . .-alla venuta del Messia ogni ebreo avrà 2.800 schiavi (Shabbath 23 b). -i goym sono destinati all’inferno (Rosh Haschanach 17, a).

https://studylibit.com/doc/1071270/il-talmud-in-10-parti