BERLINO HA AVUTO UN’IDEA. Quella prevista da Gustavo Rol sul 60% di italiani di colore.

Devo correggere il mio articolo precedente: non è vero che da Berlino non arriva una sola idea, una sola iniziativa nuova per risolvere i giganteschi problemi dell’Europa. La soluzione è lì, e Handelsblatt (l’organo  della Confindustria tedesca) la enuncia  senza nessuna  ipocrisia:

“L’Europa non deve accettare tutti i migranti”, ma l’Italia dovrebbe  farlo “per non  nuocere al prestigio del Continente” (Handelsblatt, 18.06.18, „Morning Briefing“).

Traduce Jeremy Cliffe, il capo della redazione di Economist a Belino:

“E’ sempre più chiaro che la ‘soluzione europea’ della Merkel contempla una serie di accordi bilaterali col Meridione d’Europa  sullo stile di quello che ha stretto con la Turchia . Metterà mano al libretto  degli assegni?”

“Stabilizzare economicamente i trasferimenti tedeschi all’Europa del Sud mascherandoli come parcella per la gestione dei confini”  da parte  di italiani e greci.

Il giornalista austriaco Benjamin Wolf commenta: “Sarebbe anche un modo elegante di  incanalare  più fondi verso il Meridione  per qualcosa di concreto,  evitando l’apparenza dell’ “unione dei trasferimenti” detestata dai tedeschi. Sì, è cinica ma può funzionare”.

Funzionerà a meraviglia, per loro. D’incanto, mette  fine alla spaccatura fra Merkel e Seehofer: quest’ultimo in  fondo cosa vuole, se non che  i “migranti” vengano tenuti alla larga della sua Baviera? La crisi rientra, e il governo Merkel procede unito e felice.

Con noi, un accordo come con la Turchia. Soldi contro  “migranti” senza limiti.

Alla Grecia hanno già offerto una remissione del debito di 15 miliardi, in cambio.

Con qualche decina di miliardi, si  acquieta la rivolta italiana, e sì dà l’elemosina di cui i greci hanno bisogno, senza riformare la UE; senza cambiare nulla; senza curare le imperfezioni della zona monetaria squilibrata (una zona monetaria equilibrata  esige trasferimenti dal Nord al Sud,  cosa che ai tedeschi è stata venduta come “paghiamo noi la bella vita dei latini”.  Non si parlerà più, qui da noi, di uscita dall’euro e di recuperare la nostra sovranità.

II prezzo è, ovviamente, che l’Italia e la Grecia – le due culle della civiltà, coi loro tesori – diventino la discarica  dei negri che i tedeschi non vogliono.  Li facciano accampare fra  il Partenone e gli Uffizi, dentro il Pantheon e sulla scalinata di Piazza di Spagna, o sulla scala santa che tanto non serve più a nessuno.  Se ne riempiano fino all’orlo ed oltre.

Voi direte: impossibile che il governo Conte (Salvini-Di Maio) accetti. Anch’io lo penso. Ma  sono sicuro che il prossimo governo accetterà. Ed il prossimo governo PD è dietro l’angolo.  Basterà che la BCE  porti lo spread a 500; basterà che blocchi i bancomat come ha già fatto per la Grecia, basterà l’urlo di tutti i media che questo governo non ha avuto cura di farsi amici (li abbiamo già sentiti ululare abbastanza con l’Aquarius e il “fascista” Salvini che lascia morire i bambini in mare), e il “popolo italiano” farà cadere il governo, e implorerà dalla  UE un nuovo Monti,  un vecchio Cottarelli.  Naturalmente,  Berlino spenderà subito qualcosa perché la prossima junta europeista  possa dare qualche soldo alle plebi, calmarne le paure. E lasciare che si riempiano di negri  equatoriali. E’ tutto previsto:

A questo punto,  la  previsione  che nel 1991 fece il veggente Gustavo Rol, ossia che nel 2020  (o nel 2025, secondo una versione  corretta  del testimone che gli sentì fare la previsione)  la popolazione di colore sarà il 60% e quella italiana il 40,  sta diventando realistica. Nel ’91 sembrava assurda, oggi un po’  meno. E i media continuano a ripetervi che voi, egoisti, avete tra di voi meno immigrati di ogni altro Stato. La realtà, è che sono già più del 10 per cento della popolazione. 

I clandestini che sbarcano alla spicciolata, da nessuno controllati, possono già essere più di un milione. Diciamo che 2,5 milioni sono “bianchi”:  romeni,  altri dell’Est, albanesi, sudamericani. Sarà interessante  – sul piano dell’antropologiia culturale –  vedere se come  ci e si difenderanno dalle meraviglie del “melting pot”; ossia  dai maschi negri equatoriali, che si stanno accorgendo come  la vecchietta indifesa a cui scaricano il carrello per un euro, ha una casa piena di roba, dove si può andare ad abitare (una volta  silenziata la vecchietta).  Siamo un intero popolo di vecchietti indifesi.

E dal 2014, già mille europei sono stati uccisi o feriti da immigrati richiedenti asilo.

http://www.dailymail.co.uk/news/article-5849611/Radicalised-asylum-seekers-murdered-injured-1-000-terror-attacks-2014.html

Africano equatoriale al lavoro.

Io confido molto nella laboriosa minoranza cinese.  So per esperienza che quelli, al bisogno, si organizzano.