Un grande ciclo si chiude

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Innanzitutto, c’è quel nome … un nome pesante! La prima ELISABETTA è stata la vera creatrice della potenza britannica: la sovrana che ha umiliato l’invisibile armada dei maldestri spagnoli, quella delle prime colonie in Nord America e in India. Ma anche, a ben vedere, una figura inquietante, con una corte imbottita di occultisti tra i più ambigui e sulfurei: la regina che ha stipulato il Patto per ottenere il dominio del mondo, alla cui corte nasce il sogno del “New Order” (quello che, qualche secolo dopo, sarà chiamato Nuovo Ordine Mondiale).

La seconda ELISABETTA sembra aver chiuso un ciclo: non solo il ciclo dell’impero Britannico ma forse di tutto L’Occidente e del mondo moderno che è invenzione inglese.

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Forse suonerà strano alle orecchie dei nostri contemporanei, ma un sovrano/sovrana rappresenta, anche suo malgrado, un “ponte” verso altre dimensioni (celesti o oscure), analogamente a quello che rappresentano i Sacerdoti su altri piani. Per questo i sovrani sono molto più che “capi di stato” – e alcuni in Inghilterra e anche oltre credo lo sappiano bene…

Per capire quale potere viene attribuito ai sovrani britannici in certi “ambienti” che la sanno lunga, guardatevi due ‘innocui’ cartoni per bambini: “Il cacciatore di giganti” e “Il grande gigante gentile – GGG”. In ambedue i film troverete l’idea che la Corona Inglese abbia il potere sul “mondo dei giganti” (il mondo tenebroso e terribile di coloro che “sfidarono il Cielo”, Gog e Magog, le cui statue non a caso sono poste all’ingresso della City di Londra…).

Ecco, tornando a noi, la morte di Elisabetta II suona come (l’ennesimo) segno della fine di un ciclo e conferma una “sensazione” che è nel cuore di molti.

E chi ha orecchie per intendere, intenda.

Gianluca Marletta