Umile supplica alla Sublime Porta chiamata UE

Lo scoop di Italia Oggi (che i “grandi media” si sognano)

Soros ha chiesto a Timmermans, vice di Juncker, di attivarsi per fare arrivare la Troika a Roma. 

In un incontro segreto avvenuto a novembre:

“Senza tanti preamboli, Soros chiese a Timmermans di attivarsi perché la Commissione Ue bocciasse la manovra italiana, aprendo la strada alla Troika. Il terreno sui mercati, con il rialzo dello spread, era già stato preparato. Mancava solo il colpo finale. E in questo la componente socialdemocratica della Commissione Ue, insieme a quella del Parlamento europeo, poteva giocare un ruolo decisivo, vuoi per la propria collocazione antipopulista e antisovranista rispetto al governo di Roma, ma anche perché debitrice a Soros e alla sua Open Society Foundation di un sostegno generoso, quanto dichiarato: è noto infatti che in un recente bilancio della Open Society era compreso un elenco di 226 eurodeputati (sui 751 dell’attuale Parlamento europeo) definiti «alleati affidabili», per lo più facenti parte del gruppo S&D”.

(Qui il resto:

https://www.italiaoggi.it/news/soros-ha-chiesto-a-timmermans-vice-di-juncker-di-attivarsi-per-fare-arrivare-la-troika-a-roma-ma-gli-2327002)

Ora, si vorrebbe umilmente sapere  quale articolo di trattati europei, quale codicillo del Trattato di Maastricht o altro a noi ignoto, dà diritto a un privato cittadino,  miliardario  ma straniero  di cittadinanza USA, di “consigliare”, per di più sttobanco, in un colloquio riservato, al vice di Juncker di mettere sotto amministrazione controllata e pignoramento uno Stato fondatore  dell’Unione Europea. Sappiamo che ciò è avvenuto ripetutamente:   Soros ha “consigliato” la stessa  misura a Mario Monti (come lo stesso Monti ha raccontato), quasi certamente al barone Gentiloni  quando l’ha incontrato  il maggio 2017.

Lo si vorrebbe sapere proprio  in  punta di diritto, magari da quel grande giurista che è il presidente Mattarella: perché qui è  in questione l’uguaglianza fra i cittadini UE,  ossia la libertà politica. Perché io non posso accedere a Timmermans dargli “consigli”? Perché Timmermans non ascolta anche altri cittadini europei più  preparati di Soros,  perché non riceve, che so, il ministro Savona, o il senatore Bagnai che sono cittadini europei con mandato popolare?

Cosa bisogna essere,  per avere accesso agli oligarchi che decidono il nostro destino? Basta essere miliardario? Occorre anche essere ebreo? Globalista?  Pagatore di lobbies? Di eurodeputati?Lo  si scriva nero su bianco, lo si incida su una “Direttiva europea”, che Soros è più uguale degli altri. O che bisogna essere globalisti ideologicamente e liberisti di mercato, altrimenti non si viene ricevuti , si viene solo combattuti a colpi di “mercati” e di spread gestiti dall’ex dipendente di Goldman Sachs.

Almeno così sappiamo come regolarci, con la “Europa”  che   ci domina.  Che le regole siano certe e scritte, anche se ingiuste, sarebbe già un gran  passo avanti nello Stato di Diritto . Non a caso furono i plebei a  volere le Dodici Tavole, le prime  leggi scritte  (siamo agli albori del diritto),  anche se dettavano fra l’altro lo squartamento del debitore:  meglio questo che l’incertezza del diritto. Almeno uno sa cosa lo aspetta.

Il dottor Mattarella, da gran giurista, lo comprenderà certamente: Quello che vige in  una Europa dove Soros e non ciascuno di noi può consigliare misure punitive e distruttive contro uno Stato fondatore ed un popolo europeo, non si chiama più  “Stato di diritto”. Dove i potenti operano secondo leggi non scritte, ignote al popolo, il  nome che spetta al regime vigente è: “Despotismo”. Più precisamente, Despotismo Orientale, ossia il regno dell’arbitrio dell’harem e degli eunuchi di corte,  che spadroneggiano  nel Diwan.   A meno che non si preferisca un altro termine per indicare un simile non-ordine: Mafia, Associazione a Delinquere di Stampo Mafioso, dove valgono gerarchie basate sulla forza e sull’obbedienza. Arbitrio. Inevitabilmente, un regime di menzogna, violenza ed oppressione, dove si è senza diritti.

Mattarella non spiega, comanda

Il dottor Mattarella  stesso, da gran giurista palermitano, saprà rispondere alla domanda: a che titolo (come scrivono i media) “ha fatto sapere al primo  ministro Conte che a lui,  la scelta di  Marcello Minenna non va bene”? A che titolo, giuridicamente,  si aspetta obbedienza assoluta su una scelta politica i governo – da cui lui  dovrebbe astenersi ?  Ebbene: se lo spiegasse – perché non  vuole Minenna – sarebbe già  un grande progresso,  perché si riconoscerebbe in qualche modo responsabile verso una  opinione  pubblica (non dico un popolo), anzi di più, legato – soggetto – alla ragione, alla logica, al ragionamento. Invece lui non spiega: non sente il bisogno di spiegare.  Ordina sottobanco, con un atto d’arbitrio, e si deve eseguire. Dica il lettore se questo non è appunto   despotismo, quando  colui che detiene il potere non ritiene di dover rispondere dei suoi atti ai sudditi, e nemmeno si ritiene legato alla ragione e al ragionamento. La volontà arbitraria del Sultano (forse  su istigazione dell’harem? Degli eunuchi di corte? Di Goldman Sachs?, non sappiamo), è Legge a se stessa.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/consob-mie-brame-ieri-quirinale-ha-fatto-sapere-fidato-premier-192529.htm

Uniti nella lotta contro i nazionalismi” (ha detto lei)

Merkel ad Atene, spietata coi greci

Questa è sempre più palesemente la “Europa”.  Lo ha dimostrato ieri la cancelliera Merkel scegliendo proprio Atene  per scagliarsi, in visita ufficiale, contro “il nazionalismo che ha spesso portato l’Europa alla catastrofe”, e ciò in mezzo alle macerie della catastrofe reale, effettiva e letale che la sua gestione della UE ha provocato alla Grecia, la morte del popolo ellenico essendo in corso, fra suicidi, malattie infantili, emigrazioni di giovani laureati –  per “pagare i debiti”  che ha contratto con le banche tedesche. Non può essere  che una profonda concezione di sé come Dèspota, a  rendere cieca la Cancelliera alle sofferenze del popolo ellenico, anzi a rallegrarsi con esso perché rigetta “il nazionalismo” e dunque può godere del privilegio di farsi spogliare e  strangolare dall’Europa. L’abitudine del Despota alla crudeltà inutile, alla insensibilità, è un noto elemento di  quel non-stato  di diritto che chiamiamo Despotismo Orientale.

https://www.nytimes.com/2019/01/10/opinion/greeces-great-hemorrhaging.html#click=https://t.co/p25LSQRFPb

Senza pietà verso i sudditi, questo regime di non-diritto esercita una carità menzognera verso quegli estranei che arruola a centinaia di migliaia proprio per  controllare col terrore i sudditi impoveriti.  Una quantità di servi volontari ha pianto e lacrimato, per giorni e giorni, sui poveri teneri bambini tenuti in mare dal duro cuore di un Populista.  Adesso finalmente sbarcati, ecco le immagini dei teneri bambini che fuggono dalle guerre e dalla fame.

I teneri bambini sofferenti per cui l’Italia progressista ha pianto, finalmente sbarcati.< (Chiunque sia stato in Africa riconosce dalle facce dei pregiudicati. Nel Terzo Mondo, i delinquenti hanno proprio facce da delinquenti, non come Draghi o Timmermans da noi, o la Merkel/em>

Essi sono palestrati, giovani, ma poveri.

 

(Le disavventure dei bambini malnutriti della    –  giacca a vento Lacoste. Grazie a per la segnalazione)

Quindi li dobbiamo accogliere, far posto loro nelle nostre case, perché ce lo chiede il Despota,  lo vuole Soros.- Questa è l’Europa, oggi. Finché non saremo in tanti a capirlo,  l’oppressione,  l’arbitrio spoliatore, lo stato di non-diritto non  farà che diventare più  ferreo.

 

Timmermans: “Per almeno vent’anni, di tanto in tanto ho parlato con George Soros, e il soggetto è sempre lo stesso. Come possiamo aiutare a rendere l’Europa più vicina?”