Sul Rendimento Apocalittico Decrescente

Certo, ci sono i morti. Gli intubati. Medici e infermieri che hanno perso la vita, ospedali al limite; le economie di interi paesi rovinate; una tragedia globale, universale, titanica; e tuttavia, la pandemia non cessa di avere un carattere artificiale, posticcio, mediatico.
Un informatore filosofo, che si dà il nome di “Alexandre” sul blog dell’amico Nicolas Bonnal, parla di “rendimento apocalittico decrescente”….

“L’antropologo Joseph Tainter, esordisce, nel suo “Il collasso delle società complesse” (The Collapse of Complex Societies), mostra che le costruzioni più gigantesche di una società complessa vengono costruite proprio prima del loro crollo”

Vengono a mente la statua colossale di Costantino imperatore, l’interno gigantesco, illimitato, di Santa Sofia; fra i Maya i magazzini per gli alimentari – centro di una complessa logistica del cibo – diventano sempre più giganteschi – in entrambi gli imperi, la costruzione che diventa addirittura titanica è la complessità, invadenza, peso e dannosità della burocrazia e del fisco.
Tainter parla di “rendimento decrescente dell’investimento in complessità” . Fino ad un certo punto, lo scavo di nuovi canali e la formazione di scribi  e contabili (sottraendo le loro braccia all’agricoltura) per contabilizzare le tasse in natura (granaglie) e sapere in quali magazzini si trovano (le “riserve”), migliora la produzione agricola e vita di tutti; ma viene un momento in cui la complessificazione ulteriore rende sempre meno alla popolazione; e si arriva ad un punto in cui tutte le energie e risorse a disposizione di una civiltà sono necessaria unicamente per mantenere il suo livello di complessità..
Anche le catastrofi artificiali, che la società occidentale produce per tenere i suoi popoli sotto la paura e perpetuarsi, hanno un rendimento decrescente, dice “Alexandre”. E spiega:
“Nel 1973, lo choc petrolifero (col barile a 140 dollari) necessario alla finanza per uscire dall’ordine di Bretton Wood, per lo smantellamento del sistema industriale misto  europeo e la creazione del petrodollaro ossia inondare gli speculatori di moneta falsa, fu molto economico (nei due sensi del termine). Un ventennio fa, l’11 Settembre necessario per accompagnare il crack della Nuova Economia e le guerre senza fine invece di aumentare i salari, il prezzo da pagare è stato l’abbattimento di 3 grattacieli, un restauro di un’ala del Pentagono, 3 mila morti ; un costo già superiore, soprattutto in termini mediatici”.

Occorreva che ci proteggessero dal terrorismo, e per questo ci punteggiarono di attentati: metropolitana di Londra, strage al Bataclàn, bombe, autisti improvvisamente radicalizzati che travolgono la folla gridando Allahu Akbar, eccetera. Erano l’equivalente dei “richiami” vaccinali, per ricordarci che il Sistema ci stava proteggendo dal terrorismo.
“Ed oggi, si è dovuto provocare la crisi sanitaria mondiale, con ripercussioni economiche e politiche terribili; l’epidemia è la peggio delle peggiori crisi false flag, eppure il rendimento della catastrofe è basso”, sostiene Alexandre.

Basso?
Non che la gente non abbia paura,, e non chieda di essere protetta contro il nuovo terrore. “E’ che ha scoperto che il potere che dovrebbe proteggerla costituito da dilettanti”,  precisa “Alexandre”.
E come possiamo noi italiani non dargli ragione, con il governo Pd-5S “europeista” di dilettanti che ci sta imponendo dettami assurdi. Quindi ascoltiamo “Alexandre” con maggior concentrazione.
“Bisogna capire che nelle società complesse, i membri della classe dirigente sono pregati caldamente di seguire un ricettario. A questo mira tutto l’insegnamento che gli si prodiga [Bocconi? Luiss?] nella loro formazione: lo so perché sono stato uno di loro. Non gli si chiede di trovare soluzioni, ma di eseguire, cosa ovviamente del tutto diversa. Trovare soluzioni richiede persone statisticamente rare e un ambiente adeguato; ora, i quadri sono usciti da una cultura che rigetta positivamente le persone che sono più intelligenti della loro media (è consentito essere magari più scaltri). E siccome la media intellettuale del gruppo non ha mai cessato di scadere, oggi ci si ritrova con dirigenti che non servono – non sanno utilizzare l’apocalisse artificiale”.

Come , come?

“La popolazione ha bisogno di credere allo Stato (e allo strato sociale legato alla complessità della sua società: le elites). Invece vediamo, non solo in Italia e in Francia ma in tutto l’Occidente, membri di governo che agiscono con manovrine da città di provincia … Gli è stata fornita una crisi da gestire, e loro hanno mostrato che non sono più all’altezza delle loro funzioni. Le persone che sono attualmente al governo in Occidente sono state reclutate in funzione alle cricche delle famiglie dominanti”..
… o da noi sulla Piattaforma Rousseau…
“… sono assolutamente intercambiabili. Indossano i pennacchi e ricevono gli stipendi della meritocrazia, senza averne la sostanza”
Triste verità: noi abbiamo come capo della protezione civile un commercialista del Sud ignaro di tutto  che non sta ancora fornendo le protezioni, come ministro dell’economia uno che ha studiato storia ed esegue un programma europeo scaduto, e un premier avvocato di provincia; che si fa guidare da un comitato di “scienziati” tragicomici, che si rivelano sempre più sacerdoti di un “cargo cult” che chiamano “La Scienza”, e si contraddicono l’un l’altro: mascherine obbligatorie, anzi sono inutili, anzi dannose; la clorochina? No, assolutamente no – invece sì…
Senza contare un capo di stato appartenente al familismo siculo secolare…

In ascolto del Comitato Scientifico

“Il peggio – rincara Alexandre – è che ne approfittano per difendere con le unghie e coi denti gli interessi e i privilegi della loro classe privilegiata sotto assedio (il 4,9% che s’immagina di essere lo 0,1%) e reprimere in modo crudele e stupido, tutte le altre. Sono i sintomi di una classe dominante arrivata alla propria fine, perché in fine di dominanza.
“Si può scommettere che la schedatura universale della popolazione per smartphone, il suo immiserimento per disoccupazione di massa, e il suo dominio attraverso una massa di carta-moneta senza altro valore che quello che gli assegnano “I mercati” e il TG di LA7, non finirà bene. E questo perché la classe dominante non è più capace di gestire un piano troppo sofisticato per lei”.
Come nelle società idrauliche in cui l’estinzione fu preceduta dal gigantismo, come l’impero romano della statua colossale di Costantino e vacillante sotto le spese militari e le frumentationes (il reddito di cittadinanza) alle plebi inette al lavoro, il gigantismo è la risposta del potere ad un pericolo che il potere stesso sente “più grande”, in realtà essendo bisogni più grandi che l’aumento di complessità non riesce a soddisfare, anzi disorganizza.

Rendement Apocalyptique Décroissant : notre savant lecteur Alexandre philosophe avec Joseph Tainter sur nos élites bidons et cette crado-pseudo-apocalypse. Accrochez-vous, c’est ébouriffant…
Siamo a questo punto, come civiltà. Al lettore informato dai media può restare un dubbio:non esagera “Alexandre” sostenendo che da mezzo secolo tutte le catastrofi sono finte, volute dal potere?
Bonnal viene in soccorso. Con una citazione di Lucien Cerise, il  nouveax philosophe  che non vedrete nei talk shows di La Sette o di RaiTre, e  meno ancora firmare sul Corriere. Autore del testo fondamentale “Gouverner par le chaos”, fa parte di un collettivo pensante, originariamente estrema sinistra, che scava in questa idea: che il Sistema ci governa attraverso la paura. Il caos gli è funzionale.
“La minaccia terrorista in Occidente è largamente una fiction, come il debito pubblico, ma che s’inserisce perfettamente in questa gestione del “terrore virtuale”. Una vera e propria ingegneria della paura applicata ai popoli, ma senza più alcuna ragione obbiettiva, senza una ragione reale, non bisogna cessare di dirlo. La potenza della “comunicazione” ossia dei media, fa tutto”.
E’ una realtà del potere che non nasce negli ultimi decenni. Già H.L. Mencken (1880-1956), giornalista e satiro acuto della Gilded Age, contemporaneo di Francis Scott Fitzgerald
“Lo scopo generale della pratica politica è mantenere il popolaccio in allarme (e quindi clamante di essere portato in salvo) attraverso una serie incessante di babau, quasi tutti immaginari”.

Democrazia è l’arte e la scienza di dirigere il circo dalla gabbia delle scimmie
(Questa non la traduco)