Su Tina Anselmi tutto falso: lo dice la nipote

Ricevo e volentieri posto:

Gentile Dott. Blondet,

Mi chiamo Valentina Magrin, sono un’autrice di documentari e programmi TV e sono la nipote di Tina Anselmi. Mi è stato segnalato un articolo comparso sul Suo sito nel quale si riporta una notizia imprecisa e artefatta riguardante mia zia, che in diverse sedi ho già avuto modo di smentire. Si tratta dell’attentato che la mia congiunta avrebbe subito in seguito a una sua denuncia di un tentativo di corruzione. Le specifico dunque quanto segue:

  • mia zia nel 1979 non denunciò né parlò di alcun tentativo di corruzione;
  • di conseguenza, non ci fu alcun attentato alla sua auto in seguito a questa fantomatica denuncia. Faccio presente per inciso che mia zia non aveva nemmeno la patente;
  • mia zia non fu costretta a dimettersi. Il governo Andreotti cadde e quindi, come sempre accade, tutti i ministri decaddero;
  • solo nel 1984 (quindi 5 anni più tardi) mia zia parlò per pa prima volta, durante un comizio a Brescia, di generici tentativi di corruzione di cui si sarebbe resa conto solo a posteriori. Ne seguì una polemica di qualche giorno e nulla più.

Le chiedo pertanto di correggere o eliminare l’articolo pubblicato, dando adeguata visibilità alla rettifica.

Grazie

Cordiali saluti

Valentina Magrin