Pnrr, clamorosa nota nel documento Mit: “Ci vergogniamo di questo decreto”

“Visto che nessuno dei ministri si è vergognato a firmare una simile legge, noi ci vergogniamo di pubblicare l’Allegato e ci limitiamo a pubblicare il testo coordinato (già più che sufficiente a provocare ulcere gastriche nei lettori)”. Recita così una clamorosa nota aggiunta in carattere di colore rosso, in un estratto della Gazzetta Ufficiale del 30 luglio 2021 relativo al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta di una critica, al momento anonima, ma che risulta pubblicata nel sito del Ministero dei Trasporti, come riportano Open e Libero.

Il giallo dell’autore e del caricamento

“Viste le date, è possibile che sia stato modificato successivamente?” Si chidere Open. “Una stranezza c’è, ed è quella relativa a un documento di luglio 2021 caricato nella cartella dei files del ministero del mese di ottobre 2021: nell’url leggiamo la data “2021-10”. E dunque che cosa può significare? “Che quel documento potrebbe essere stato creato e modificato lo stesso giorno dalla stessa persona – o almeno dallo stesso ufficio – dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato” spiega Open. Il file risulta tra l’altro modificabile da chiunque. “L’autore andrebbe cercato all’interno degli uffici dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Resta da capire come mai sia stato caricato nel sito del MIT nel mese di ottobre”, si conclude.

Il commento di Sacchetti

Stamane si è diffuso il panico tra i media di regime perché in calce al testo del cosiddetto PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza, è apparsa questa scritta.

“Visto che nessuno dei ministri si è vergognato a firmare una simile legge, noi ci vergogniamo di pubblicare l’Allegato e ci limitiamo a pubblicare il testo coordinato (già più che sufficiente a provocare ulcere gastriche nei lettori).”

Questa nota è comparsa sul sito ufficiale del ministero dei Trasporti attualmente guidato da Enrico Giovannini, uno degli uomini del regime di Draghi con una lunga carriera nelle istituzioni globaliste, tra le quali il Club di Roma della famiglia Rockefeller. I media si stanno adoperando disperatamente per cercare di risalire alla identità di chi ha scritto questo messaggio. Questo vuol dire che i nostri alleati sono ovunque. Sono in polizia. Sono nei carabinieri. Sono nei servizi. Sono nei ministeri. E questo che probabilmente inizia a fare paura al regime di Draghi. Hanno paura perché il dissenso contro la dittatura si sta estendendo in ogni singolo apparato dello Stato.+-