PERCHE’ CHIUDO I COMMENTI

Questo sito ha almeno 20 mila lettori. Che possono anche toccare i 50 mila in  casi di bruciante attualità.

Poi ci sono quelli che,appena appare un pezzo nuovo, si buttano a commentare. Sono non più di una dozzina di persone, sempre  gli stessi.  Salvo rarissime  eccezioni  e qualche garbato e caro amico, i loro commenti non danno alcun contributo migliorativo alla comprensione dei problemi o al dibattito. Per lo più questi quattro si mettono poi a chiacchierare e litigare fra loro, ripetutamente e con petulanza, in modo fastidioso e degradante, cosa  di estrema maleducazione.

Il livello è in genere (salvo eccezioni rare) intellettualmente così scarso, così vacuo e superficiale e  disimpegnato ed incolto, da far cascare le braccia. Ciò alla lunga ha, sul vostro cronista, l’effetto di scoraggiarlo e persino di degradarne lo stile e la qualità. Cerco di spiegarmi: ogni giornalista, istintivamente, tende a “ascoltare”  il suo pubblico e ad adeguarsi al suo livello. Questa dozzina di abituali coi loro chiacchiericci e le loro flatulenze di  pancia, è diventata un pubblico distorcente, che non rappresenta affatto, né rende onore ai ventimila che, siano d’accordo o no con le mie tesi, hanno l’intelligenza e la civiltà di non sentire il bisogno di interloquire con banalità e luoghi comuni.

Quando per esempio uno della dozzina sente  il bisogno di scrivere, all’indomani della immensa manifestazione  dei Giubbotti  Gialli in Francia, il commento tipo “chi è causa del suo  mal pianga se stesso” come se questi avessero votato in massa Macron, il vostro cronista si sente spinto a  pensare: “Questo non ha letto i miei pezzi precedenti sul truffaldino metodo di voto e di propaganda che ha indotto in Francia i  sottoproletari a  votare il prescelto da Attali, per  via della campagna che indicava la Le Pen come xenofoba? Non ha letto i miei pezzi di poche settimane fa  sulla “Francia periferica”, di questa classe di espulsi dalla new economy nelle città secondarie de-industrializzate?”.  Allora – vi parrà strano – la reazione del vostro cronista non è : questo è un cretino, per fortuna ci sono 20 mila lettori che hanno capito , bensì: “Non mi devo essere spiegato bene. Dunque, devo abbassare ancora il linguaggio,  ridurre la densità intellettuale e la concentrazione di  informazioni in ogni pezzo”, adeguarmi insomma ad un livello sempre più terra-terra.

Mi diventa difficile ricordare quello che devo ai 20 mila lettori colti, intelligenti, il vero  pubblico.

Oltretutto, un amico, si è assunto il  compito di moderare i commenti, gratuitamente: un lavoro improbo, visto che scrivo un pezzo al giorno o più,  e reso più avvilente  dalla petulante insistenza in cui questa dozzina di  superficiali  chiacchieratori protesta se  non trova la sua “opinione”, scrive a me insultandomi, con l’aria offesa perché la sua importantissima interlocuzione (di solito inutile) è stata “censurata”.  Signori,  non avete “diritto alla pubblicazione della vostra opinione”.  Non esiste un diritto all’opinione superficiale e imparaticcia. Oltretutto, siete solo una dozzina, sempre gli stessi, che ci state imponendo un  lavoro improbo e degradante.  Andate a chiacchierare fra voi al bar, fatevi un vostro sito di chiacchiere e superficialità. Non nel mio salottino. I commenti sono chiusi.

 

(Presto del resto anch’io chiuderò. Berlusconi è andato al Colle  e pare abbia avuto assicurazioni: se cade il governo, non ci saranno nuove  elezioni ma un  governo del presidente. Si avvicina il tempo di Irlmaer:…”Il Italia le cose vanno selvaggiamente”).

Berlusconi: “Presto possibile un governo di centrodestra con la Lega”. Incontro tra il leader di Fi e Mattarella

da Repubblica
Sarà per gli scricchiolii interni alla maggioranza. O per i venti di crisi sui mercati finanziari.  [Draghi, spread a 800] . Certo che è Silvio Berlusconi non nasconde più il suo ottimismo sulla caduta del governo. Una decina di giorni fa ha avuto un colloquio al Colle con Sergio Mattarella. Dal Quirinale confermano l’incontro ma precisano che non si è parlato di scenari futuri di governo o di legislatura. Il Cavaliere ha espresso le sue preoccupazioni sui conti pubblici e la sua analisi e la sua analisi in vista delle elezioni europee [“Se il governo cade e e tu ci fai andare ad elezioni anticipate, Salvini vince col 50% e Forza Italia scompare!” Chi paga le mie escort?”.][
[Mattarella ha dato assicurazioni,perché…]

Di sicuro Berlusconi è ormai convinto che i tempi siano quasi maturi per la fine dell’esecutivo. E scommette su un nuovo governo di centrodestra, perché non crede alle elezioni anticipate, ricordando come i capi dello Stato siano sempre propensi a garantire la regolare durata della legislatura senza traumatiche interruzioni.Il leader di Forza Italia confida che Salvini prima o poi vorrà liberarsi dell’alleanza con i 5Stelle. Ieri d’altra parte ci sono stati segnali di pace – o qualcosa di più – tra Salvini e Tajani, vicepresidente di Forza Italia. “Abbiamo governato insieme tanti anni, spero che con Tajani torneremo a lavorare insieme per altrettanti anni, gli mando un abbraccio”, ha detto Salvini. L’apertura al vicepresidente forzista sarebbe frutto di una strategia precisa del leader della Lega che peraltro ha così individuato l’interlocutore nel mondo berlusconiano.
Cavaliere – che sta studiando un restyling del simbolo, con un riferimento al Ppe  [il governo del golpe avrà la UE a favore, si piegherà a tutti i diktat di Macron-Merkel, così forse scenderà lo spread, forse ci infliggeranno comunque il trattamento Grecia –  in ogni caso  resteremo nell’euro fino alla morte dell’ultimo italiano] – è convinto che i problemi nella maggioranza cresceranno e ai suoi ha fatto sapere di voler puntare tutto sul Senato, dove il margine di voti della maggioranza è più ristretto. Conta sull’insofferenza dei senatori leghisti del Nord, e in particolare quelli veneti, rispetto al reddito di cittadinanza. E sul malessere di alcuni senatori penstastellati.
Qui, è d’uopo ricordare un’altra profezia, quella di Gustavo Rol: “Nel 2025 il 60% della popolazione italiana sarà di colore”.  Perché il nuovo governo  del presidente  tornerà ad aderire al progetto ordinato da Berlino e accettato da Renzi e piddini ” il Sud Europa ai negri”.
/Franco Rol, nipote di Gustavo recentemente ha chiesto di cambiare la data dal 2020 al 2025, data corretta dopo che é stata ritrovata una cassetta registrata da una persona presente alle parole di Gustavo/.