PERCHE' ABBIAMO PUNTATO SU AL  SARRAJ

Ma perché l’Italia s’è schierata con  Al Sarraj, come capo del governo della Libia, che non ha nemmeno  la lealtà di buona parte delle sue milizie, invece che con Haftar, che ha la forza e gli appoggi militari che contano?  La risposta prefabbricata  è  che Sarraj   “è riconosciuto dalla comunità internazionale”. Già, ma quando e  perché lo ha riconosciuto la “comunità internazionale”?

Ovviamente, su pressione del presidente Obama e del suo ministro degli Esteri, Hillary Clinton:  che hanno scelto  la … Leggi tutto

L’eurogarchia ringrazi se stessa...

 

Wolfgang  Munchau  la mette piano:

“La  UE deve ripensare il suo atteggiamento nelle trattative commerciali col Regno Unito – E’ stato  un errore  storico  da parte  di alcuni leader della UE di colludere con quelli del “Remain”   –  Avrebbero dovuto venire incontro in ogni modo a Theresa May…” invece di  umiliarla obbligandola ad andare al Parlamento inglese un patto che “nessuna nazione sovrana  poteva accettare”.  Bruxelles e Berlino hanno perso  una negoziatrice debole e  ne hanno trovato uno forte … Leggi tutto

OMAGGIO A NIGEL FARAGE, EROE  DEL POPULISMO

Un omaggio a  Nigel Farage,  eroe democratico.   Non ha partecipato alle ultime votazioni  – nonostante  avesse da poco piazzato, nelle europee, il Brexit Party di sua invenzione come più grosso partito britannico nell’europarlamento, annunciando prima la desistenza sua e del suo partito perché Boris Jocnson potesse avere la maggioranza di governo abbastanza grande da “fare il Brexit”.

La sua desistenza  è stata qualcosa più che decisiva: molti dei votanti per il Labor nella “barriera rossa” del Nord de-industrializzato avevano votano, … Leggi tutto

LORO POSSONO

Ricordate le reazioni americane, europee  ed ovviamente dei media nostrani a direzione ebraica  al memorandum di intesa che l’Italia  ha osato stringere con la Cina a marzo? Rimproveri durissimi. Minacce e vere e proprie di sanzioni. Cipiglo di Merkel e  Macron. Visite di pentimento di Di  Maio al soglio di Washington, “pietà, la Nato  resta la nostra casa…pagheremo gli F35, ci stiamo allontanando da Putin e dal suo petrolio”…

“ Di Maio ha sgualcito l’immagine che a fatica si era … Leggi tutto

LA  BOLLA DELLA SINISTRA FUCSIA

Boris Johnson e  con lui i conservatori hanno conquistato la maggioranza persino nella Blyth Valley, desolata plaga post-industriale del Northumberland in cui l’elettorato  votava “rosso” dal 1950:  e rossi duri. Il programma di Corby  era davvero socialista,  a cominciare dalle nazionalizzazioni. –  Allo stesso modo ha votato tories – inaudito  – il “paese nero”  –  dall’antico ricordo del carbone estratto che alimentò la prima  gigantesca rivoluzione  industriale, Northumberland, Stoke-on-Trent, Wolverhampton North East, West Bromwich East  Sedgefield  tradizionale feudo di Tony … Leggi tutto

LA RAPIDA DISCESA  DA CIVILI A DEGENERATI.

Secondo un’ipotesi, i “selvaggi”  che ancora sopravvivono in certe isole indonesiane o nel Mato Grosso o nello stato indiano dell’Orissa (alcune di  tali tribù visitai  io stesso, nei loro villaggi  di capanne)  non sono affatto dei “primitivi”, bensì dei de-generati, scaduti da più antiche ed alte civiltà perdute. Pochi gli indizi: gli etnologi indicavano il trasparire,nelle credenze di tali selvaggi,la credenza in un Dio Unico e “Padre di tutti”, ancorché non più venerato.  La teoria, chiamata Urmonotheismus,  non è … Leggi tutto

PERCHE' QUESTA SETE MAI SAZIA DI SACRILEGIO?

Mönchengladbach – Nella chiesa cattolica della città Mönchengladbach fornisce una croce per Knatsch.

Invece di Gesù appeso lì in una stanza attigua – dalla chiesa ben visibile – con bende di garza imbevute di sangue di agnello, a forma di carcassa senza testa. Un’opera d’arte, un dono dell’artista padre Axel († 64).

Ma non tutti nella comunità amano la Croce di sangue. Deve andare, dicono i critici. Uno ha persino avviato una petizione online.

Le bende di garza sulla croce
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SUL SILENZIO DI SPARTA
(Un mio vecchio articolo  – repetita juvant)

Alla radice della civiltà occidentale Sparta e Atene si contrappongono come archetipi. Atene è il dibattito, Sparta il silenzio. Atene ci ha lasciato il Partenone, l’Eretteo, i rilievi di Fidia; Sparta poche pietre mute (non aveva altre mura, come si diceva, che i petti dei suoi cittadini).

Atene è l’agorà della disputa politica, Sparta è un sistema autoritario, dove ciascuno appartiene allo Stato. Atene è la libertà, Sparta la … Leggi tutto