Questa velenosa campagna elettorale prefigura uno scenario drammatico per l’Italia

Danilo Quinto

Per una parte consistente del mondo politico e dirigente italiano – mero esecutore di strategie ideate da altri – l’Italia che abbiamo conosciuto non deve esistere più. Questo era l’obiettivo del piano iniziato a febbraio del 2020 per volere dei fautori del Nuovo Ordine Mondiale, che si sono avvalsi per attuarlo dei due governi che si sono succeduti: Conte 2 e Draghi. Il primo ha spianato la strada, il secondo ha pianificato in maniera scientifica la seconda fase, nella quale siamo immersi.

L’adesione al regime delle sanzioni nei confronti della Russia e l’invio delle armi all’Ucraina (misura contraria al dettato della Costituzione e che espone il nostro paese ad un rischio altissimo, perché sede di basi NATO e dell’Alleanza Atlantica, trasformandolo in una polveriera in senso tecnico e con il rischio che sia uno dei primi bersagli in caso di degenerazione nucleare del conflitto); la crisi energetica (provocata in modo subdolo e per motivi speculativi) e il razionamento degli approvvigionamenti (già deciso dall’attuale Governo, che anche in ragione di questa necessità e in un silenzio tombale, si è auto-investito di poteri speciali che entreranno in vigore, in base alla Gazzetta Ufficiale del 9 settembre, proprio il giorno prima delle elezioni!); la crisi economica in atto (di entità enormemente superiore a quella del dopoguerra, con un aumento dell’inflazione che ha già superato i livelli di trent’anni fa); l’incremento vertiginoso del numero di famiglie che dovranno sopravvivere (se ce la faranno) con lo spettro della povertà; la crisi alimentare (già ampiamente in corso a livello globale); la crisi climatica (inventata, per consentire il business planetario della cosiddetta transizione ecologica); la ripresa prevedibile dell’inesistente emergenza sanitaria e delle conseguenti misure liberticide nei confronti dei cittadini, rappresentano la continuazione di quel piano, scritto nero su bianco nell’Agenda Davos 2030, che intende da una parte far decrescere la popolazione mondiale di qualche miliardo di individui (come ha sostenuto un Ministro dell’attuale Governo) – rendendo quelli che sopravvivrebbero dopo questa pianificazione, servi di poteri occulti – dall’altra trasformare l’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, in una macchina al servizio della tecnologia, nella quale inserire i codici dei suoi comportamenti. Lo chiamano transumanesimo. Straparlano di sobrietà, di nuovi stili di vita. Manca l’Anticristo, che ancora non si è manifestato – quei pastori che disgraziatamente abitano la Chiesa di Cristo, per la loro pochezza non possono essere considerati neanche suoi precursori – ma siamo sulla buona strada.

L’esecutore principale di quel piano in Italia è il Partito Democratico di Enrico Letta. L’andamento della campagna elettorale – la peggiore che l’Italia abbia conosciuto nella sua storia – lo conferma in pieno. La criminalizzazione dell’avversario e l’uso di dossier che dovrebbero rimanere secretati e che invece vengono utilizzati come armi contro gli avversari politici, la guerra tra bande che ne consegue e quello che ancora potrebbe accadere di qui alla fine della campagna elettorale, appartengono allo stile e al metodo dell’ideologia comunista, che è sempre stata abituata a usare tutto per conservare l’egemonia e il potere.

Votare PD – o votare i suoi possibili alleati post-elettorali, il movimento di Azione o quello di Conte (le continue apparizioni televisive di Calenda, che viene usato per sottrarre voti al centrodestra e l’intercambiabilità di voto tra PD e M5S, auspicata in questi giorni dal presidente della Regione Puglia, lo testimoniano) significa votare a favore di quel piano. Sottovalutare la forza pervasiva del PD, che giocherà tutte le carte a sua disposizione – e sono tante – per sovvertire i pronostici che lo danno sconfitto (ai quali, personalmente, do poco credito) è del tutto errato.

Per i cattolici, votare PD significa anche votare a favore di tutte le devianze, come ha affermato Enrico Letta. Votare, cioè, per tutte quelle leggi che, nel solco di un’azione volta alla negazione dei  principi dell’ordine naturale, iniziato e perseguito dalla Massoneria alcuni secoli or sono, hanno trasformato l’Italia da luogo caro a Dio a luogo che conosce l’abbandono dell’uomo da parte di Dio, che sembra lasciarlo al suo destino. Si attaglia perfettamente ai catto-comunisti che si apprestano a votare PD, quanto scrive san Paolo nella Lettera ai Romani: “Pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti (…). Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore (..). Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami (…). E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa”.

Il voto del 25 settembre deve quindi contrastare il combinato disposto dell’attuazione di quel piano – che priva la persona umana del suo bene supremo, la libertà e la rende serva del dispotismo che si erge a ragion di Stato – e la prosecuzione di una legislazione che, com’è stato dichiarato, intende legittimare tutte le devianze.

Come agire, quindi?

Lo insegna san Paolo, in Corinti 13, 1-13: “Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe. La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino. Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora, dunque, rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!”.

In nome della Carità – che è Amore, quindi in nome dell’Amore per il Verbo, che si è fatto Carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi – mi permetto di lanciare un appello a chi legge: diffondete la Verità su quello che state vivendo e su quello che avete compreso sta accadendo. Non rimanete inerti e non continuate a dimostrarvi servi della menzogna e dell’inganno che imperano. Destatevi dal vostro torpore. Non fatevi assalire dall’angoscia e dalla disperazione. Sappiate che le forze del male godono a vedere l’uomo succube dei loro nefasti progetti. Non rassegnatevi al male e non ritenete che sia tutto ineluttabile. Non è affatto così. Considerate soprattutto sempre – come ha affermato in una recente conferenza Jim Caviezel, il protagonista de La passione di Cristo – che il male è impotente se il Bene è senza paura.

Tenendo presente che l’astensione – pur legittima e politicamente significativa nel contesto in cui ci troviamo – favorisce di fatto il PD, se intendete recarvi alle urne e se ne avete la possibilità, scegliete di votare persone che nelle votazioni in Parlamento si sono opposte o non hanno partecipato al voto sui provvedimenti restrittivi della libertà personale e sulla partecipazione dell’Italia alla guerra oppure scegliete persone che si presentano per la prima volta e che appaiono integre dal punto di vista morale. È possibile. Ve ne sono. L’importante, in questo momento, è contrastare l’egemonia del Partito Democratico e dei suoi governi tecnici o di larghe intese – specchietti per le allodole per avventurieri della politica – sull’intera società italiana.

Vi invito a inviare un’email a pasqualedanilo.quinto@gmail.com per prenotare una copia del libro Da servo di Pannella a figlio libero di Dio, con il quale nel 2012 raccontai la storia della mia conversione. È un’edizione aggiornata ed arricchita dai fatti avvenuti negli ultimi dieci anni della mia vita. Diffondete, se potete, la notizia di questo nuovo libro.

La donazione è di 18 euro. Può essere fatta con una delle seguenti modalità:

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  • Bonifico sul conto intestato Pasquale Quinto IBAN IT 54 Y 36081 0513820 1764601769
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Grazie. Un caro saluto,

Danilo Quinto