MANOCCHIA e ZIO DONALD

(copio e incollo)

Trump chiede un abbraccio tra Salvini e Di Maio

di Benny Manocchia

Su Affari Italiani di giovedì 15

Manocchia scrive:

“Mike Pompeo, mio compaesano abruzzese, qualche volta supera le richieste del comportamento etico e anche diplomatico, e mi da’ novita’ che nessuno conosce,tranne ovviamente i cervelloni che lavorano attorno al presidente Trump.  Cosi’, ho avuto modo di imparare che e’ Trump a chiedere continuamente le ultime novita’ politiche.

E qual’  e’ oggi il desiderio del presidente USA? Forse vi meraviglierete se vi racconto che Donald vorrebbe una pace lunga,duratura tra Salvini e Di Maio. “In fondo e’ un po’ come tentare di andare d’accordo con tua moglie” avrebbe detto Trump. “Eppoi, se finisci per litigare di brutto,puoi stare tranquillo che la prossima non sara’…migliore!”. Cosi’,con un paio di battute pronunciate,comunque,in tono serio. il presidente degli Stati Uniti si augura di vedere la pace politica in Itaiia. Chissa’!

http://www.affaritaliani.it/esteri/trump-chiede-un-abbraccio-tra-salvini-di-maio-620914.html?refresh_ce

Faccio solo notare due cose:

  • Benny Manocchia è un giornalista di 85  anni, in pensione, da una vita corrispondente dagli Stati Uniti: e in quanto  tale ha entrature (“abruzzesi”) che il nostro ministro degli Esteri (come si chiama? Moavero? Esiste? )  nemmeno si sogna.
  • Si era tutti sicuri, qui sui blog, che “siccome siamo una colonia americana”, l’America – sotto specie di mister Bannon – “aveva dato  l’ordine”  di rompere il nobile esperimento 5Stelle e Lega, e Salvini “aveva obbedito”.

Avevano capito male.

Bannon non ha dato ordini, ma una opinione libera da libero agitatore politico. E qui non ci sono stati “ordini”. Se dobbiamo credere a Giorgetti, “Salvini ha fatto tutto da solo”. Sbagliando i tempi e i  modi.

Non si sono “ordini”. Ci sono invece quelli che si vivono come servi,  e dunque si mettono agli ordini: o di Merkel e Macron (Légion de Déshonneur), di Schauble, persino di Disselbloem  –   o  degli “americani”.  Di chiunque,  pur di non rischiare di essere liberi.  Addirittura li prevengono, gli ordini. Li eseguono prima che siano stati impartiti. E a  volte capiscono male.

Notevole il fatto che Mike Pompeo abbia dovuto  dare il consiglio (ricucite, come marito e moglie) in questo modo irrituale e fuori dai canali diplomatici, affidando il messaggio al compaesano abruzzese.

Basterà?  Come dice di Maio, “Salvini è pentito ma la frittata è fatta”.

C’è da tener conto della lettera di Conte, che ha accusato  Salvini  di “slealtà istituzionale”.  L’avvocato Conte  ha torto sul piano strategico (ultra-merkeliano), ma gli riconosco le ragioni sul piano tattico: Salvini si è comportato da rozzo maleducato istituzionale (anche  maleducato tout court), ha fatto come se  fosse  lui il primo ministro, sperando di accumulare voti su voti.

Ora, se vuol cercare di  tornare alla vecchia moglie, deve tornare come membro “junior” –  ha  molte  cose da imparare  – e con  le orecchie basse. Il “grande  rimpasto”  se lo sogna.

Che fare?

Mettiamo che la coppia si  rimetta insieme, come  consiglia zio Donald,  se  è possibile  dopo tanti insulti e tradimenti reciproci. La cosa  che può  unirli – e rimetterli  in onore presso gli italiani –  è che finalmente pongano al centro “i temi chiave” per il rilancio  in tempo di ultra-recessione, rapidamente indicati di Micalizzi:

ricollocamento domestico dei titoli di Stato

(non c’è bisogno  di  andare all’estero  per farsi prestare i soldi  per gli investimenti pubblici,  offrite i BTP della Vittoria al tasso d’interesse attuale ai risparmiatori nazionali.  E’ incredibile che non l’abbiate ancora fatto

banca pubblica per gli investimenti

moneta fiscale per la domanda interna.

SENZA PERDERSI D’ANIMO – di Alberto Micalizzi

ANCHE i consigli di Nicoletta Forcheri sono da sentire:

https://www.maurizioblondet.it/bilancio-di-mezza-stagione-a-mezze-tinte-di-nicoletta-forcheri/

 

Bisogna che i grillini  – soprattutto  loro  ottusi  ideologi della decrescita –  si rendano conto che  in questa fase di  tragica ricaduta nella depressione  devono operare “in senso anticiclico”  perché la recessione è  già qui (con la Germania che cola a picco). Cosa faranno quando (prossimamente, temo) avremo un paio di  milioni di disoccupati in più?   Per la decrescita felice, c’è tempo domani.

Perché “l’Europa ci chiede patrimoniale e porti aperti”, secondo il sussidiario. Che sarebbe il vostro suicidio politico.  Non occorre patrimoniale se fate ciò che ha suggerito  – inascoltato – Micalizzi.

E magari licenziare Moavero e mettere al suo posto Manocchia.

E  per finire, copio e incollo: