Lo fanno apposta – per lo spopolamento

il costo di produzione medio del gas russo è circa 8 euro per MWH e per 20 lo vendono il costo sul mercato TTF del gas liquefatto (che poi ENI fa pagare..) è 240 euro

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al 25%. Ora… Sui mercati azionari, quando un titolo mostra eccessi di rialzo o di ribasso viene sospeso dalle contrattazioni. Sul mercato TTF invece, dove si fissa il prezzo di una materia prima che influisce radicalmente sull’economia di un intero continente, chiunque con un po’ di capitale e spregiudicatezza può spostare i prezzi tanto da far capitolare intere economie nazionali. Senza sospensioni, cautele, freni. Senza che nessuno dica o faccia nulla. Nessuna autorità di regolazione, nessun Commissario europeo con il ditino alzato, nessun governo.

Questo è il cosiddetto libero mercato europeo, voluto da quelli che hanno l’ossessione delle regole, delle percentuali, del deficit, del rapporto debito/PIL. Strano, davvero strano, che per il gas non ci sia un cane, tra Bruxelles, Francoforte e Berlino, che pronunci la formula magica “Whatever it takes”.

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MB –

Col razionamento del gas, non sarà solo la chiusura di centinaia di aziende e freddo. La scarsità di acqua calda obbligherà all’abbandono della doccia frequente milioni di persone. Sarà non solo freddo e fame, ma più sporcizia. E, come ha spiegato la dottoressa Silvana De Mari in un recente video, la sparizione di epidemia come il colera e la peste è dovuta non a vaccini, bensì all’aumento e miglioramento dell’igiene generale, conseguenza del benessere aumentato. Torneranno le cimici, le pulci e i pidocchi cui si de