La Nuland sotto inchiesta FBI?

E’ quel che dicono queste fonti, di cui non so valutare la credibilità

https://twitter.com/GeromanAT/status/1765018448160035108

“Le dimissioni di Cookie Nuland sono dovute principalmente alle imminenti indagini dell’FBI e dell’Ufficio delle operazioni speciali. indagini del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, dove sono stati spesi 10,5 miliardi di dollari per Maidan in Ucraina (al pubblico è stato detto circa 5 miliardi), così come 120 miliardi di dollari sono stati spesi per questioni aperte e quasi la stessa cifra per questioni segrete bilancio della CIA e del Pentagono con il 2018. La quarta ispezione del comando statunitense in sei mesi a Kiev è ancora in corso. I risultati del lavoro e del reporting sono rigorosamente classificati. Vengono immediatamente trasferiti al Segretario di Stato sotto la supervisione dell’FBI. Il divertimento è appena iniziato”.

“Il Ministero della Giustizia e l’FBI hanno avviato un’indagine su dove più di 200 miliardi di dollari di spese del Dipartimento di Stato e della CIA sono andati in Ucraina.

Se questo fosse confermato, sarebbe un si ntomo di voler trovare il capro espiatorio non per la scelta strategica, per il costo mostruoso dell’operazione – che èstata fra l’altro una colossale “lavanderia”, per la corrotta famiglia Biden – come mostra la vignetta sopra – ora che la sconfitta dell’Ucraina non può più essere nascosta. Può darsi che l’FBI si riposizioni, ora che Trump appare lì inevitabile vincitore, e i federali hanno da farsi peronare la campagna che organizzarono contro The Dolnald …

Interessante in questo senso l’invito ad aprire un dialogo da parte di Foreign Affairs., la rivista globalista del Council on Foreign Relations, Deep State se mai ce n’è:

Come aprire la strada alla diplomazia per porre fine alla guerra in Ucraina – Charap, Shapiro / Affari esteri, 5 marzo 2024

La sfida di discernere le intenzioni di un avversario è quasi impossibile in assenza di dialogo. Pertanto, è necessario aprire canali di comunicazione in modo da essere in grado di sfruttare l’opportunità di perseguire la pace quando questa opportunità si presenterà.

Eppure la sfiducia reciproca tra i belligeranti è una caratteristica di ogni guerra, e quindi di ogni negoziato che ha posto fine a quelle guerre. Se la fiducia fosse un prerequisito per comunicare, i belligeranti non inizierebbero mai a parlare. Le parti possono e devono iniziare a dialogare nonostante la reciproca sfiducia. Arrivare al tavolo non sarà facile, ma l’alternativa è una guerra infinita e devastante che nessuna parte pretende di volere ed entrambe perdono continuando a combattere.

Commento del blogger “Moon of Alabama”:

Non riesco a immaginare che l’attuale amministrazione americana possa avviare colloqui con Mosca. È già nel bel mezzo di una campagna elettorale e qualsiasi fuga di notizie sui colloqui con Mosca distruggerebbe la sua strategia anti-Russia. Dato che gli Stati Uniti stanno ora lasciando che sia l’Europa a pagare il conto per la disavventura in Ucraina, sarebbe sicuramente utile se alcuni negoziatori europei potessero intervenire. Purtroppo non vedo alcun leader europeo disposto o in grado di farlo.