EMERGENZA PROFUGHI: LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

PAOLO SENSINI – Basta solo un rilievo, per la verità di un’evidenza elementare, per smontare tutta la canea mediatica sui “profughi da accogliere perché scappano dalla guerra”. Ma se uno fosse davvero tale, cioè arrivasse effettivamente da zone o Paesi dove sono in corso conflitti armati, perché non portare con sé i documenti personali che ne attestino seduta stante la provenienza? Dovrebbe essere lui il primo interessato a portarseli dietro, o no? Tutti i “migranti”, invece, ne sono sistematicamente sprovvisti, e dunque ci vogliono mesi e mesi per identificarli e attribuirgli l’eventuale status di “profugo”. E intanto le coop e compagnia cantante ce magnano… Strano, vero? Qualcuno, se può, lo faccia presente al mongolino Afghano…