E’ l’Austria a bloccarci il gas

La famosa solidarietà UE

Gazprom : “è stato sospeso a causa del rifiuto dell’operatore austriaco di confermare le nomine di trasporto. Il motivo è legato ai cambiamenti normativi avvenuti in Austria alla fine di settembre. Gazprom sta lavorando per risolvere il problema insieme ai buyer italiani”.

Eni sul proprio sito. “Gazprom ha comunicato che non è in grado di confermare i volumi di gas richiesti per oggi, considerato che non è possibile fornire gas attraverso l’Austria”. Eni darà aggiornamenti in caso le forniture siano ristabilite.

“Ci risulta però che l’Austria stia continuando a ricevere gas al punto di consegna al confine Slovacchia/Austria. Stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi verso l’Italia”, afferma un portavoce di Eni.

https://twitter.com/DefensorFideiPL/status/1576178439945527296

Lascia che fluisca! La Polonia sta diventando il leader nella sicurezza energetica dell’Europa centro-orientale. Sarà l’hub principale per il gas naturale per tutti i suoi amici vicini nel 21° secolo.

Blinnken, segretario di Stato (j): l’interruzione de flussi Blinken confessa : la distruzione dei flussi enetrgetici in Eropa è “una meravigliosa opportunità di rimuovere, una volta per tutte, la dipendenza dal gas russo … ciò è estremamente significativi ed offre una meravigliosa opportunità strategica”

Visco: i rincari altissimi ottima opportunità per incentivae la transizione energetica

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la criminale signora Europa

La grave crisi energetica in corso, con l’aumento dei prezzi del gas, dei combustibili e di tutti i beni di consumo, è cominciata ben prima dell’intensificarsi della guerra in Ucraina: infatti i rincari energetici erano già stati preannunciati nell’autunno del 2021.

Le cause sono da collocarsi nelle scelte politiche degli ultimi anni, laddove l’Unione Europea, su spinta di Washington, ha adottato contratti “spot” a breve termine anziché i ben più vantaggiosi contratti a lungo termine per l’approvvigionamento di gas, vincolando il prezzo alla Borsa di Amsterdam.

A questo si aggiungono oggi le sanzioni volute dagli Stati Uniti contro il principale fornitore di gas, la Federazione Russa, con il prevedibile effetto di danneggiare maggiormente i Paesi europei.

Mentre il rischio di una guerra aperta si fa sempre più concreto ed il prossimo inverno si preannuncia drammatico, i gasdotti Nord Stream 1 e 2 vengono danneggiati con una deliberata azione di sabotaggio per la quale i mezzi di informazione occidentali si spingono fino ad accusare la stessa Russia.

Tutto ciò pone in secondo piano qualunque sensato piano di transizione energetica e va a scapito della cosiddetta sostenibilità, poiché parte del gas necessario verrebbe importato in Europa proprio dagli Stati Uniti, dove si utilizzano tecniche di estrazione come il “fracking”, deleterie sia in termini ambientali che economici.

Ci ritroviamo sabato 8 ottobre alle ore 18.00 in Casa Rossa, via Privata Monte Lungo 2, Milano (MM1 Turro).

– Dalle ore 18.00 tratteremo di questi argomenti in collegamento con Demostenes Floros, Senior Energy Economist del CER – Centro Europa Ricerche e autore del libro “Crisi o transizione energetica?” che sarà in vendita in Casa Rossa.

SABATO 8 OTTOBRE 2022 ALLE ORE 18.00 IN CASA ROSSA, VIA PRIVATA MONTE LUNGO 2, MILANO (MM1 TURRO)
– Ore 20.00 circa cena popolare con sottoscrizione, per la quale chiediamo di prenotare entro e non oltre giovedì 6 ottobre al numero 353-4351278 oppure alla e-mail lacasarossamilano@gmail.com

La Casa Rossa  Evento Facebook:

https://www.facebook.com/events/797234764850229/

Blinken resuscita le Pussy Riot

Nadezhda delle Pussy Riot, al dipartimento di stato americano: “Abbiamo discusso con il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il suo team della (mancanza di) libertà di parola in Russia e dell’importanza dei media indipendenti … che forniscono le VERE notizie sulla guerra in Ucraina.

Abbiamo parlato dell’importanza di fare una distinzione tra i russi che sostengono Putin e la guerra e quelli che si oppongono alla dittatura di Putin – noi esistiamo e siamo quelli che ricostruiranno la Russia e la sua reputazione dalle ceneri, dal dolore e dalla tragedia che Putin ha causato.”Quindi per ridare reputazione alla Russia il dipartimento di stato americano punta su chi si infila i polli surgelati in figa al supermercato, bestemmia in chiesa, fa’ orge all’ottavo mese di gravidanza all’interno di musei, ed è un agente straniero stipendiato dagli americani. Le Femen erano praticamente scomparse dal 2014.

L’ultima loro apparizione “degna di nota” era stata durante il golpe di EuroMaidan a Kiev.

Adesso riappaiono, non a caso, dopo che l’Open Society di Soros ha dato l’ok. E lo fanno per sostenere una nuova “rivoluzione colorata”: quella in corso in Iran.
Annamo bene…

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Le nostre Pussy

https://twitter.com/barbybongioanni/status/1575726068907941901

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