DEMENZE E AVVERTIMENTI

I media americani hanno celebrato Jeff Bezos, il  fondatore di Amazon, per il seguente motivo: “E’  l’uomo più ricco degli Stati Uniti, ha superato Bill Gates già dal 1999,  ora la sua ricchezza personale è di 106 miliardi di dollari”. 106 mila milioni di dollari. L’estate scorsa Trump aveva bollato la Amazon come “un monopolio che non paga tasse”,  suscitando le solite polemiche  per qualunque cosa  dica Trump.  Bezos adesso dona 33 milioni  dei suoi 106 mila ad un fondo che aiuta i “dreamers”, ossia i figli di immigrati in Usa illegalmente – quelli che Trump vuole tener lontani perché vengono da paesi di m., shitholes.  Come i più ricchi d’America, Bezos  conferisce parte delle sue azioni che si rivalutano agli enti”caritativi” che loro stessi hanno fondato:  e che sono esenti da tasse. Una bellissima carità con cui costoro sottraggono al Fisco i loro “capital gains”.  A questo, ovvio, Trump non pensa nemmeno di porre rimedio.

Essendosi sollevata qualche (lieve) polemica sui troppo miliardi che Bezos  ha fatto, lui ha chiesto via tweet  idee per donarne qualcuno (milione, non miliardi). Un giornalista gli ha suggerito: “Mister Bezos, paghi più tasse”.

Ma inascoltato. E tutti sembra normale che Bezos si tenga 106 miliardi, mentre ogni giorno 90 americani muoiono per la “epidemia da oppioidi”, farmaci prescritti dai loro dottori di cui poi diventano dipendenti: una piaga che colpisce soprattutto i maschi bianchi con poca istruzione. E non è solo che 64 mila ogni anno muoiono; centinaia di migliaia non si presentano al lavoro, minando alla base il progetto di reindustrializzazione trumpiano. Uno dei problemi, si è scoperto recentemente, è che solo pochissime contee forniscono gratis  tutti e tre i Medication Assisted Treatment  (MAT) consigliati dall’ente governativo chiamato  Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA). I tre MAT sono, ebbene sì, il metadone,  più la buprenorfina e il naltrexone, tre droghe sostitutive  con  effetti diversi; non basta una qualunque per “trattare” qualunque paziente, occorrono tutti e tre i MAT: Quasi nessuna contea li dà.

 

Dove le autorità sanitarie forniscono gratis tutti e 3 i farmaci antagonisti.

 

mappa dell’abuso di oppiacei

Probabilmente basterebbe qualche  decina dei  centomila milioni di Bezos per fornire i trattamenti all’intera federazione.  Ogni azienda sanitaria deve pagarsi le sue spese, essere in attivo, quindi, il 12 gennaio scorso, il  Maryland Medical Center  di Baltimora ha scaricato per strada, di sera e con la vestaglietta ospedaliera nell’inverno sottozero, una paziente malata mentale, perché non poteva pagarsi il ricovero.  Ripresa da un passante,  la cosa ha suscitato   qualche  polemica qualche ora.   Nessuna proposta a chi ha 106 miliardi  ne vengano sottratti dallo Stato una decina per coprire assistere la parte della popolazione   che ha perso la casa, il lavoro,che vive sotto le tende  (sono oltre mezzo milione) e sta morendo nella “opioid epidemic”.

Baltimora.  Se è povera, è colpa sua.

Ovviamente è  l’ideologia vigente del capitalismo che chiamiamo “terminale” (per distinguerlo da quello normale) a rendere  accettabile, per l’opinione comune, tutto ciò.  Uno dei caratteri di tale capitalismo è la crescita”, prevista nientemeno che del  4% in Usa, perché tale  “crescita” riguarda la Borsa, grazie al fatto che  la Fed fornisce denaro a tasso zero,   che  quelli come Bezos prendono a prestito gratis per comprare  le azioni proprie. Sui media mainstream si comincia  persino a  celebrare un”successo”  delle politiche di Trump per “dare lavoro” a quella classe che l’ha votato.

Ciò  naturalmente è  perfettamente vero: basta guardare questa tabella.

Sono i milioni di nuovi posti di lavoro a tempo pieno aggiunti decennio per decennio. Nei decenni precedenti si andava da 13 a 17 milioni ;  ancora 1997-2007  furono 14 milioni. Nel decennio dal 2007  al 2017,  quello della massima efficienza del capitalismo  finanziario,   sono stati 5 milioni.  Ed è il periodo dove si sono persi più posti di lavoro buoni  causa la recessione 2008; la”ripresa” ne ha  recuperati meno di quanto sia mai avvenuto nella storia. Ed anche questi consumatori americani hanno fatto del loro meglio,  sotto le feste, per   sostenere i consumi comprando, anche  loro profittando dei bassi tassi della Fed. Nonostante ciò  le vendite hanno deluso. Ormai i consumatori cinesi hanno raggiunto gli americani   negli acquisti interni al dettaglio.

 

Dunque è una ripresa ottenuta con sempre meno salari,   tipico successo del capitalismo ultimo quando raggiunge la sua massima efficienza.

 

E’ inutile  aggiungere che questa mentalità sta imperando anche in Europa, anche in Italia, giustifica insieme gli annunci di una “ripresa”  strombazzati sotto elezioni del governo PD e dai media ausiliari nello spargere ottimismo elettorale,   mentre  vigono le politiche di “austerità”  –   che in Italia si uniscono alle politiche di grossi stipendi pubblici dell’oligarchia parassitaria, veri “ricchi  di Stato” che  da gennaio hanno cessato di mettersi un limite ai 240 mila euro annui di emolumento; ora possono di nuovo salire.

Quindi non è per fare del moralismo sugli americani ideologicamente insensibili  alla povertà come problema sociale , che raccontiamo queste storie.  E’ solo per segnalare questa ideologia totale, non contrastata, sta avendo effetti psichici preoccupanti.  A suo tempo pochi riconobbero  che c’era qualcosa di folle nel  totalitarismo sovietico o giudeo-bolscevismo, la cui ideologia consigliava ai dirigenti di fare cose dementi:  come seminare milioni di tonnellate di grano in Siberia secondo le teorie del loro scienziato sovietico Lysenko,  che aveva convinto Stalin  della “vernalizzazione”,  ossia che esponendo le piante al freddo invernale se ne favoriva la fioritura, ciò in base alla ereditarietà dei caratteri acquisiti e della coscienza di classe  che le spighe avrebbero acquisito. O come “eliminare i contadini come classe”  senza alcuna preoccupazione per la carestia che ne conseguì; o far  scavare il permafrost coi picconi e senza macchinari il Canale Mar Bianco-Mar Baltico  a 300 mila prigionieri mandati lì dove non  c’erano nemmeno le baracche  per alloggiarli –  ragion per cui detto Canale risultò  malfatto ed inutile, e i due terzi dei trecentomila morirono di stenti senza aver dato il loro  storico contributo al Paradiso dei Lavoratori.

Le donne americane in lotta contro l’ultima diseguaglianza

Nell’Occidente totalmente dato alla ideologia del capitalismo “terminale” (ossia determinato dalla psicologia e dal potere degli speculatori finanziari, che nulla sanno di economia reale  e nemmeno di morale sociale)  siamo già a quel punto?

Per esempio: si apprende che nello New Hampshire  tre donne  sono scese in lotta “contro le disuguaglianze” e  ci si rallegra: era ora che  qualcuno contestasse la mancanza di cure  pubbliche contro la piaga degli oppiacei,  o che lascia sulla strada una paziente perché non assicurata. Le “donne”  sono potenti nelle loro “lotte”, abbiamo visto     a Hollywood, comincia una nuova era? Non proprio: le tre  pretendono l’uguaglianza con gli uomini nell’andare in pubblico senza camicia.  Una cittadina, Laconia, ha emesso un’ordinanza che vieta alle signore di circolare in topless, e quelle tre hanno fatto  appello: è una norma incostituzionale (il New Hampshire non ha una legge simile) in quanto opera una restrizione della libertà delle donne di far qualcosa che invece è perfettamente legale per gli uomini.

Ciascuno capisce l’urgenza di questa lotta.   La disuguaglianza fra Bezos e i milioni di  bianchi senza istruzione  nella trappola degli oppiacei, o che hanno perso casa e lavoro e vivono sotto le tende  in California, può aspettare.

https://www.zerohedge.com/news/2018-01-14/going-shirtless-necessary-freedom

Non si rida, per favore. Presto vedrete questa lotta contro la disuguaglianza  importata anche a noi, come tutti gli altri “diritti civili” inaugurati prima in Usa e poi adottati dalla Sinistra e le sue avanguardie Cirinnà, Scalfarotto e Boldrini; i media applaudiranno,  l’opinione pubblica, nei sondaggi, voterà a favore. Avremo seni nudi in strada, il  che farà dimenticare la disoccupazione giovanile al 47 per cento,  una “lotta per l’eguaglianza”  che  non  piace alla Sinistra globale e orgasmica.

O pensate ai 38 minuti di terrore che  l’autorità pubblica ha fatto passare agli americani delle Havaii, annunciando loro con   messaggini “Ballistic missile threat inbound to Hawaii. Seek immediate shelter. This is not a drill.”, ossia “missile balistico diretto sulle Hawaii, cerca immediatamente un rifugio, questa  non è un’esercitazione”.

Terrore alle Hawaii.  Col bispensiero.

Ponete mente alla condizione dei cittadini Usa: hanno immediatamente creduto che Kim, il noto dittatorello,  lanciasse la sua Bomba sugli Stati Uniti,come li avevano tante volte ventilato i valorosi media patriottici americani; e si sono sparsi qua e là a cercare “un riparo” (e dove?), a chiamare al telefono gli amati cari  per dir loro I love You, si sono raccomandati l’anima a Dio o Geova, eccetera.

Ciò, nonostante che Vladimir Putin – la cui influenza  sugli elettori americani, che  lui solo ha convinto a votare Trump, è  una certezza mediatica assoluta – avesse appena comunicato   di aver trovato Kim Jong Un “un politico competente e maturo”,  che “ha senza dubbio  ha vinto questa partita”  contro Trump e le sue minacce di guerra. Adesso che ha un missile da 13 mila chilometri e di un ‘atomica, sa che Washington non oserà sfidarlo con un vero conflitto.

Ma gli americani dell’arcipelago tropicale  hanno creduto, senza alcuna esitazione, che Kim   si fosse giocato la sua vittoria politica sparando il suo  missile sulle Hawaii,  strategicamente inutili,   decretando  l’incenerimento proprio e del regime; e si sono messi a correr qua e là a cercare “un rifugio immediato”.    A meno che non abbiano pensato: il nostro governo ha  deciso il solito false flag per  giustificare la guerra alla Corea del Nord,  e come Roosevelt sacrificò Pearl Harbor,   ha deciso di rendere vittime noi. In tal  caso, il terrore degli hawaiani si spiega perfettamente ed è non un segno di demenza, ma di  realismo e razionalità. Però questa ipotesi dovrebbe implicare nell’hawaiano medio una dose decisiva di “bispensiero”   (“Kim è pazzo ed è quindi capace di tutto” e  contemporaneamente, “Il nostro governo è capace di tutto” ): condizione che Orwell spiegò come necessaria a mantenersi ortodossi ai cittadini dell’URSS, pardon di Oceania. Il che porterebbe a confermare la nostra ipotesi sul dannoso effetto  psichico  che il capitalismo terminale ha sulle masse  ad esso soggette, paragonabile alle demenze sovietiche.

Si aggiunga l’effetto: “Avvertimento”. Questo errore – attribuito a un impiegato che ha schiacciato il bottone sbagliato – è già dimenticato dai media, che  tornano a dedicarsi al vero problema dell’America: che Trump avrebbe detto  la parola “shithole” riferita a paese di terzo mondo, secondo due testimoni anonimi che l’hanno sentito dire a due anonimi che erano presenti.  Può significare appunto che probabilmente era un”avvertimento”, qualcosa che serve a  tenere in allarme e nello stesso tempo ad abituare un popolo alla possibilità,  alla certezza che occorrerà bombardare la Corea del Nord.

Anche Berlusconi ha ricevuto un “avvertimento”.

Anche su questo fenomeno, non si pensi che avvenga solo in Usa. Anche Berlusconi ad esempio ha nei giorni scorsi ricevuto un “avvertimento”.  Il quotidiano La Stampa (e chi se no?) ha rivelato che la procura di Milano (quella di Mani  Pulite) stava indagando sulla vendita del Milan per 740 milioni di euro a quel  cinese  Yonghong Li  che palesemente questi soldi non li aveva, e se  li è fatti prestare da un fondo speculativo per tassi altissimi.  In realtà, secondo la procura, tutta l’operazione  poteva essere un trucco “per schermare  il rientro di un sostanzioso capitale detenuto dalla famigli Berlusconi all’estero.  Dopo qualche ore, il pm Greco (quello di Mani Pulite)  ha smentito:non  abbiamo aperto nessun fascicolo sul Berlusconi. La Stampa: no, il fascicolo c’è. Ora, se davvero il Cavaliere ha  fatto qualcosa del genere  (cosa che non ci stupirebbe poi del tutto) e nonostante ciò è di nuovo  “sceso in campo in politica”, è  una conferma della sua demenza senile.  O  di un ricatto che ha ricevuto: ti abbiamo scelto per frenare i sovranisti e populisti con la Sinistra, attento a non sgarrare. Un semplice “avvertimento”

Altri S-400 in Crimea.  Avvertimento.

Infine: “Una seconda divisione di sistemi missilistici difensivi S 400 è stata dispiegata in Crimea alla frontiera con l’Ucraina. Si aggiunge ad una prima divisione istallata agli inizi del 2017presso la città di Teodosia”, ha comunicato il comando della Quarta armata dell’Aria russa.  Per “garantire la sicurezza della popolazione come dei siti amministrativi,industriali e delle infrastrutture sensibili”.  Il sistema  S-400   è in grado di tirare simultaneamente 72 missili contro 36 bersagli (aerei, droni, missili da crociera ipersonici) che “avvista” da 600 chilometri di distanza.

 

Non si sa se questa sia  la risposta al fatti che la Svezia, da sempre neutrale, adesso  ha posto fine alla sua  neutralità lasciando porre sul suo territorio forze  NATO di intervento rapido, o all’intensificarsi dei lanci d’artiglieria  dal regime di Kiev contro la popolazione di Lugansk, o dal fatto che sono ami giunte sul  teatro le “armi  letali” anticarro    che la nuova Amministrazione ha decretato di consegnare.   Può anche  trattarsi solo di un avvertimento.