Come la Merkel ci ha rovinato tutti in UE, spiegato bene

Michael A. Arouet

Una delle grandi menzogne ​​del #EU è stata la disputa “Nord laborioso contro Sud cialtrone” degli anni 2010.

Gli italiani con un PIL pro capite superiore a quello dei tedeschi smentiscono le arroganti narrazioni sui tedeschi lavoratori ed efficienti e sugli italiani pigri. Sorpresi?

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La Germania n0n è mai stata la locomotiva d’Europa

In realtà, la Germania ha semplicemente approfittato di una valuta cronicamente debole – l’euro , per noi invece forte – per investire poco in ricerca e sviluppo e infrastrutture. Le aziende e poco competitive a livello globale.

La politica tedesca ha peggiorato ulteriormente la situazione: Angela Merkel ha avviato un insensato ritiro dall’energia nucleare, ha sottoinvestito in infrastrutture e forze armate, si è concentrata sull’immigrazione di personale poco qualificato e ha posizionato la Germania verso una dipendenza energetica totale da una vera e propria dittatura (la Russia).

Peggio ancora, la Merkel ha di fatto bloccato qualsiasi progresso nell’integrazione europea usando la comoda scusa dell’Europa a “due velocità”.

Ma la cosa peggiore non è che questo sia successo. Piuttosto, è la superiorità morale dei tedeschi in tutto questo che è stata (ed è ancora, in una certa misura) insopportabile. Ricordo vividamente chiunque dotato di onestà intellettuale e di una qualche conoscenza di macroeconomia denunciava gli errori della Merkel e gli evidenti limiti dell’UE.

Stiamo ancora pagando le cattive politiche della Germania degli anni 2010, e credo che pagheremo a lungo. Credo anche che Angela Merkel passerà alla storia come una delle principali responsabili del fallimento del progetto europeo. È quantomeno interessante notare come la Germania sia storicamente e ripetutamente responsabile della maggior parte dei problemi europei.

Dalle guerre franco-prussiane, alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale, fino all’ossessione per l’austerità fiscale e l’eccessiva regolamentazione degli anni 2010, che hanno impedito all’Europa di innovare e di diventare non competitiva. L’unico periodo in cui l’Europa ha davvero prosperato è stato tra la Seconda Guerra Mondiale e gli anni ’90, quando la Germania era letteralmente divisa in due e metà era uno stato fantoccio dell’URSS. Ancora una volta, il vero problema è che i tedeschi non imparano mai dai propri errori e mantengono inalterata la loro arroganza dopo quasi due secoli di fallimenti totali.

L’Europa che commette un suicidio industriale in un grafico. Ma ehi, chi ha bisogno dell’industria? Anche trasformarsi in un museo a cielo aperto per i turisti americani è un’opzione.

I prezzi dell’energia sono stati sicuramente  causa diretta di questo declino. FT racconta la catastrofica conclusione delle decisioni tedesche riguardo al settore energetico, in particolare la rinuncia all’energia nucleare. L’economia sta crollando a causa degli elevati prezzi dell’energia, spesso doppi rispetto a quelli dei concorrenti! La dipendenza della Germania dall’energia russa è assoluta.

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Non aspettate Il nuovo Hitler: l’abbiamo già da decenni sul collo. Si chiama Ursula Merkel von der Pfizer.