Roberto Pecchioli

Scuola Ecclesia Mater: Un aforisma di Nicolás Gómez Dávila

Molti sono gli autori del Novecento e della contemporaneità che il vostro scrivano considera maestri, da Ortega y Gasset a Alain de Benoist e Guillaume Faye, sino a Gottfried Benn, Konrad Lorenz, Marcello Veneziani, Giano Accame, Roger Scruton , Franco Cardini, Jorge Luis Borges, Ezra Pound, Thomas S. Eliot, Simone Weil, santa Edith Stein, C.S. Lewis, Julius Evola e René Guénon. Un elenco incompleto di soggetti diversissimi tra loro, uniti dal disagio nei confronti della modernità. L’intellettuale che sento più … Leggi tutto

La cultura della cancellazione woke, sedicente risvegliata ( meglio se avesse continuato a dormire) , è una vendetta contro la storia, un suprematismo del tempo presente. Conduce una vera e propria guerra contro il pa di convinzioni radicate su cui intere comunità hanno fondato se stesse. Libri colpevoli di esprimere idee non conformi alla vulgata contemporanea vengono vietati. Roghi simbolici  in attesa dei falò reali. Quando non vengono nascosti o “purgati”, i testi considerati politicamente scorretti, i film , le … Leggi tutto

Fermate il mondo, voglio scendere. Sarà la vecchiaia, sarà l’alterità assoluta rispetto alle idee dominanti, ma non sopporto più i Buoni, i Pacifisti, le Anime Belle. Forse devo essere curato, poiché ogni scostamento dal pensiero magico progressista dell’occidente comatoso è considerato malattia. Psichica, naturalmente. Fobie inventate ogni mattina: xenofobia, omofobia, transfobia, tecnofobia, islamofobia . Chi più ne pensa, più ne metta. C’è sempre posto nell’ideario sinistrato. Se non sei come me, se pensi diversamente, ragiona il bravo progressista che trasuda … Leggi tutto

Roberto PECCHIOLI

Esistono criteri per decidere che cosa è giusto e che cosa è sbagliato, cosa è vero e cosa è falso, ciò che è valido e ciò che non lo è? L'attuale disastro– con persone che presumiamo colte incapaci di definire chi sia una donna e una crescente censura del linguaggio e dei temi – deriva dal fatto che è diventato normale pensare che la verità non esiste e che il bene e il male sono relativi, soggettivi. In … Leggi tutto

Viviamo nella bruttezza e nella bruttura. La bellezza è diventata la bruttezza alla moda. La frase è di Jean Cau , scritta mezzo secolo fa agli albori del degrado in un brillantissimo saggio misconosciuto nonostante ( o a causa) del suo valore, Le scuderie dell’Occidente. Cau, autore de Il cavaliere, la morte e il diavolo, allegoria sull’esistenza attraverso l’omonima incisione di Albrecht Duerer, fu in gioventù segretario del peggiore tra i cattivi maestri francesi, Jean Paul Sartre, per … Leggi tutto

Voltaire chiudeva i suoi scritti con l’esortazione “ecrasez l’infame”, schiacciate l’infame. L’infame di Voltaire era la religione. Schiacciate l’infame è anche il compiaciuto commento del progressismo psichiatrico dinanzi all’omicidio di Charlie Kirk. Per alcune femministe e molte anime belle schiacciare l’infame è la pesante condanna inflitta a Ciro Grillo e ai suoi amici per il caso della notte di stravizi e sesso nell’estate del 2019 in Costa Smeralda con la ragazza dal nome fittizio di Silvia. Otto anni per stupro … Leggi tutto

“Dalla perfezione suprema di Dio deriva che, creando l’Universo, ha scelto il miglior piano possibile, nel quale la più grande varietà possibile è congiunta con il massimo ordine.  possibile. E ciò perché, nell’intelletto divino, in proporzione alle loro perfezioni, tutti i possibili [enti] pretendono l’esistenza; il risultato di tutte queste pretese deve essere il mondo attuale, il più perfetto possibile. Senza di ciò non sarebbe possibile rendere ragione perché le cose siano accadute così e non altrimenti.” Parole di Gottfried … Leggi tutto

E’ in uscita un libro della giornalista di Repubblica Tonia Mastrobuoni dal titolo pesante come un macigno, La peste. Si tratta di un saggio sulla politica tedesca e la peste di cui tratta la firma del giornalone progressista è l’avanzata del partito AfD, Alternativa per la Germania, a cui è stata appiccicata l’etichetta di nazismo e lo stigma di ultradestra. Il programma di Afd è liberista in economia e occidentalista in politica estera. E’ il rigetto dell’immigrazione massiva a produrre … Leggi tutto