Amalek

E’ stato assassinato vicino Teheran lo scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi.

Fakhrizadeh, scrive il Jerusalem Post, era il “capo del programma nucleare iraniano”, un alto ufficiale dei Guardiani della rivoluzione dell’Iran, docente di fisica all’Imam Hussein University di Teheran ed ex numero uno dell’Iran’s Physics Research Center (Phrc).

“I terroristi hanno assassinato oggi un importante scienziato iraniano. Questa vigliaccheria, con gravi indicazioni di un ruolo israeliano, dimostra un disperato bellicismo da parte degli autori – scrive in un tweet il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif – L’Iran chiede alla comunità internazionale, e soprattutto all’Unione Europea, di porre fine ai loro vergognosi doppi standard e di condannare questo atto di terrorismo di stato”.

Per il comandante dei Guardiani della Rivoluzione dell’Iran (i Pasdaran), Hossein Soleimani, “l’assassinio di scienziati nucleari è l’atto di ostilità più brutale e palese del sistema egemonico per impedirci di raggiungere risultati nella scienza moderna”.

I responsabili dell’uccisione di Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi se ne “pentiranno”: si è espresso così il generale iraniano Hossein Dehghan, consigliere militare della Guida Suprema Ali Khamenei. “I sionisti – ha detto il generale in dichiarazioni riportate dall’agenzia iraniana Mehr – stanno facendo di tutto per innescare una guerra a tutto campo facendo pressioni sull’Iran”. “Ci abbatteremo – ha aggiunto – sugli assassini di questo martire innocente come un tuono e li faremo pentire di quello che hanno fatto”.

Ricordate questo nome, Fakhrizadeh” aveva detto due anni fa il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e oggi quella frase viene ricordata dai giornali israeliani dopo la notizia dell’uccisione di Fakhrizadeh.

2018:


Elijah J. Magnier
@ejmalrai

Ho appena parlato con le mie fonti in #Iran : credono che questa non sia la fine e altri accadimenti  potrebbero essere previsti prima del 20 gennaio. L’Iran crede @realdonaldtrump ha una vendetta personale perché l’Iran lo ha ignorato e ha rifiutato di sedersi con lui al tavolo dei negoziati.

Da allora Amalek è stato il nemico emblematico e inconciliabile di Israele, il simbolo dei male attraverso i secoli, e la sua distruzione è considerata un sacro dovere religioso”