A-DIO FRANCO BATTIATO

di Gianuluca Marletta

“sono solo l’ombra della Luce”.

Da giovane, quando cercavo spesso senza trovare, le canzoni di Battiato – alcune delle quali riecheggeranno sempre per bellezza e profondità – erano una delle colonne sonore delle mie giornate.

Volente o nolente, Battiato era l’unico cantautore che aveva il coraggio di mettere in musica dei riflessi di Sapienza, l’unico che parlava “di certe cose”. Certo, non su tutto mi trovavo o mi trovo d’accordo con lui, ma quella è un’altra storia. Oggi più che mai, alle soglie del mezzo secolo, sono convinto che la prima, basilare e ineliminabile discriminazione fra gli esseri umani sia tra chi cerca la Verità e chi non la cerca (quest’ultimi, a dirla tutta, non possono nemmeno considerarsi in senso stretto come Uomini).

Negli ultimi anni, Battiato era stato molto male, la sua mente era decaduta ma – canta il salmo – “mentre io (l’ego superficiale) dorme, il Cuore veglia”. Possa la Misericordia “proteggerti dalle forze contrarie” ora che la notte ti circonda; possa la Benevolenza condurti ad una Terra di Luce.

E qualunque sia la strada che percorrerai, ogni elemento di Conoscenza, pur parziale, se realmente acquisito, rimane per sempre, qualunque sia lo stato che l’essere dovrà rivestire.
Possa il tuo Cuore aver invocato l’Altissimo prima dell’ultimo sospiro.
Amen.