6 giorni dopo aver celebrato il ‘100% di energia rinnovabile’, la Spagna accusa un “raro fenomeno atmosferico” per il disastro nazionale

Sei giorni fa, i media iberici hanno celebrato un traguardo significativo: per la prima volta, la rete elettrica nazionale spagnola è stata utilizzata esclusivamente con energia rinnovabile durante un giorno feriale

“…nulla di tutto ciò avrebbe dovuto sorprendere. La fisica di base era nota da anni e le vulnerabilità specifiche erano state ripetutamente descritte in avvisi tecnici ignorati dai politici. …

Man mano che i paesi sostituivano centrali pesanti e rotanti con generatori leggeri basati su inverter, la rete diventava più veloce, più leggera e molto più sensibile alle interruzioni. Questa realtà fisica di base era stata esplicitata in avvisi pubblici già nel 2017.

… Sebbene i leader politici promettessero che le energie rinnovabili avrebbero fornito energia stabile e a prezzi accessibili, nella pratica la Spagna è diventata sempre più dipendente dalle rimanenti centrali nucleari e a gas naturale per sostenere l’inerzia, anche se il governo ne spinge la chiusura. …

Nonostante tutti questi avvertimenti, il potere politico e normativo in Europa è rimasto concentrato sull’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili, non sul miglioramento della stabilità di base della rete. In Spagna, la produzione solare ha continuato a crescere rapidamente fino al 2023 e all’inizio del 2024. Chiusura delle centrali a carbone.

Dismissione delle unità nucleari. In molte giornate di primavera, entro il 2025, la produzione solare spagnola di mezzogiorno ha superato la domanda totale pomeridiana, causando frequenti prezzi dell’elettricità negativi. Il sistema era stato spinto al limite. E oggi, alle 12:35, si è rotto.

Il blackout spagnolo non è stato solo un guasto tecnico. È stato un fallimento politico e strategico. A meno che la Spagna non investa rapidamente nell’inerzia sintetica, non mantenga ed espanda la sua flotta nucleare, o non aggiunga qualche altra nuova forma di generazione a rotazione pesante, il rischio di futuri blackout non farà che aumentare.

Leggi l’opinione completa di Michael Shellenberger qui…

“Ha stato il Riscaldamento Globale”

Il gestore della rete elettrica portoghese, REN (Rede Eléctrica Nacional), ha affermato che la massiccia interruzione di corrente che ha colpito Portogallo e Spagna è stata causata da un “raro fenomeno atmosferico”, in particolare da “estreme variazioni di temperatura” nella rete elettrica spagnola.

L’emittente britannica LBC News ha fornito maggiori dettagli sull’affermazione di REN: A causa di queste variazioni nell’entroterra della Spagna, si sono verificate “oscillazioni anomale nelle linee ad altissima tensione (400 kV), un fenomeno noto come ‘vibrazione atmosferica indotta’”.https://www.public.news/p/over-reliance-on-renewables-behind

“Queste oscillazioni hanno causato problemi di sincronizzazione tra i sistemi elettrici, causando successive perturbazioni lungo la rete europea interconnessa.”

Sono in Spagna e credetemi, il problema non è il buio… Non è possibile effettuare pagamenti senza contanti (quindi niente cibo e trasporto), internet molto limitato e non ho idea se il problema verrà effettivamente risolto…

  • i pagamenti con lo smartphone.
  • E le auto elettriche.?
  • E il monopattino elettrico.?
  • E Netfix.?
  • E WhatsApp.?

Inferiori, vi spengono quando vogliono.

Ha stato Putin?

Zero Hedge:

Red Electrica provided no details about what caused the nationwide blackout.

How long until Brussels blames the Russians? 

Red Electrica non ha fornito dettagli sulla causa del blackout nazionale.

Quanto tempo ci vorrà prima che Bruxelles dia la colpa ai russi?

Ci hanno provato per mezz’ora parlando  di attacco hacker  di filorussi… poi  hanno dovuto smettere

L’uniCA IPOTESI CHE NON VIENE NOMINATA: I GIGANTESCHI dATA cENTERS PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

mostruosamente enregivori

FALLIMENTO DEL MODELLO ENERGETICO “VERDE”

Florian Philippot, politico francese e leader del movimento sovranista “Les Patriotes”, lancia un duro monito dopo l’enorme interruzione di corrente che ha colpito Spagna e Portogallo:

“Mai adottare un sistema elettrico basato esclusivamente sulle energie rinnovabili o andremo verso il caos totale!”

Philippot, noto per le sue posizioni fortemente critiche nei confronti dell’Unione Europea, è stato in passato vicepresidente del Front National. Oggi guida un movimento che si batte per la sovranità nazionale, la difesa delle libertà civili e contro le imposizioni tecnocratiche di Bruxelles.

Secondo lui, il blackout iberico dimostra i pericoli concreti di un sistema energetico fondato quasi esclusivamente su fonti rinnovabili intermittenti, come il solare e l’eolico, prive di un’adeguata infrastruttura di backup.

Eppure, l’UE continua a spingere in questa direzione, imponendo transizioni rapide e forzate che rischiano di destabilizzare interi Paesi. Il blackout è un campanello d’allarme per l’Europa intera: l’energia “verde”, se mal gestita, può spegnere le nazioni.

Il recente blackout che ha paralizzato la Spagna e il Portogallo potrebbe essere solo l’inizio di un piano nascosto. In un momento di crisi energetica, il governo spagnolo ha imposto un “blocco invisibile”, spingendo milioni di persone a rimanere in casa, paralizzando attività e vita quotidiana.

Se i blackout continueranno a intensificarsi, potremmo trovarci di fronte a un lockdown mascherato, dove la paura dell’instabilità energetica diventa il pretesto per limitare ulteriormente le libertà individuali. Le crisi possono essere strumentalizzate per ottenere un controllo più stretto sulla popolazione. Dobbiamo stare all’erta.

La tesi sposata da Sascia

*Spagna, un indizio … …più indizi fanno una prova!*

Klaus Schwab lo ha scritto nero su bianco: un attacco informatico globale è imminente (entro il 2030). Io ti dico: probabilmente sarà un attacco mirato alle banche. Un attacco progettato per danneggiare la credibilità “sociale” del vecchio sistema finanziario e completare il piano della Quarta Rivoluzione Industriale: l’istituzione delle valute digitali delle banche centrali (CBDC).

Il Nuovo Ordine Mondiale ha una data d’inizio: il 2030. I grandi cambiamenti sono già in corso e si intensificheranno nei prossimi anni. La Quarta Rivoluzione Industriale non è un progetto futuro: è già in atto. Un crollo economico di proporzioni epocali è previsto e soprattutto è considerato necessario per smantellare il sistema attuale e poter introdurne uno nuovo.

*Ma quale sarà questo nuovo sistema?* Il World Economic Forum (WEF) ha già messo in guardia contro una “prossima pandemia”: un cyberattacco su scala globale che potrebbe disconnettere Internet stesso. Questo evento rafforzerebbe il programma globale di identità digitale e l’adozione delle CBDC.

In pratica, il “vaccino” sarà la tua valuta digitale: senza di essa, rischierai di vedere il tuo conto bancario hackerato o congelato.

Il piano è semplice: • Attacchi informatici simultanei a livello globale • Banche colpite e collasso del sistema bancario • Perdite diffuse tra cittadini e imprese • Crollo dei mercati finanziari • Reset del sistema economico globale Il governo non si assumerà responsabilità: incolperà gli “attacchi informatici” per il disastro economico e presenterà le CBDC come la “soluzione sicura”.

Ti diranno che le nuove valute digitali sono invulnerabili agli hacker, trasparenti, ecologiche ed efficienti, grazie alla tecnologia blockchain. Per riconquistare la tua fiducia, dopo averti fatto perdere tutto, ti offriranno incentivi in valuta digitale in cambio della tua “reputazione digitale” — proprio come è accaduto durante la pandemia, con premi e restrizioni. La narrativa sarà questa: “Non è colpa nostra, sono stati gli hacker. Per questo dobbiamo passare alla blockchain e alle CBDC.” Il motivo: l’economia americana viene divorata dall’inflazione e dal debito e sanno che ormai non possono più salvarla. Serve una crisi controllata per ripartire da zero, senza perdere il consenso popolare e poter così mantenere il controllo (potere).

Cadranno una banca dopo l’altra. La crisi sarà più devastante del COVID, più sanguinosa di qualunque crollo nella storia moderna. Sarà il perfetto alibi per cancellare decenni di errori finanziari e politici, dalla fine del gold standard alla creazione di denaro dal nulla. Alla fine, quando milioni e milioni di persone avranno perso tutto, offriranno l’unica “salvezza” rimasta: la CBDC.

. Siamo nel pieno della transizione dalla vecchia economia alla nuova. Stiamo vivendo la Quarta Rivoluzione Industriale. Quando la diffusione delle diseguaglianza eccede un certo limite, serve riequilibrare la distribuzione delle risorse pena la fine del sistema che ha prodotto la diseguaglianza. Questo avviene quando una contro-élite vuol sostituirsi a quella al potere.

Gli spostamenti di potere e delle risorse vedono sempre vinti e vincitori. A volte (raramente) è la stessa elite governante che, capito il rischio che corre, provvede in proprio a cambiare le carte in tavola (tassa di successione, imposte altissime sui redditi più elevati, imposta di proprietà, etc etc), riequilibra e riparta con l’accumulo di risorse restando in cima.

A volte (spesso), in assenza di un élite forte e coesa, è la violenza (rivoluzione francese, russa…) a muovere la nuova ripartizione del potere. Le rivoluzioni redistribuiscono il potere e restano stabili al comando se insieme al potere redistribuiscono anche le risorse. Ci risintonizzeremo tra 5 anni se Dio vorrà….

Altre informazioni a sostegno:

Per i servizi segreti spagnoli Soros è una delle principali minacce per il Paese

Il Primato Nazionale
https://www.ilprimatonazionale.it › esteri › servizi-segreti…

Quegli strani legami tra Soros e il premier spagnolo Sanchez

 

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9 ago 2018 — Tra i pesci che hanno abboccato all’amo di Soros ci potrebbe essere anche il premier spagnolo Pedro Sanchez. … di Spagna Begoña Gómez e, appunto …
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Carlos Astiz: “Il premier spagnolo è una pedina di Soros e …

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