USA: Nella perfetta plutocrazia, 42 milioni di cittadini sono dipendenti dalla carità  pubblica per mangiare.

Perché i ricchi hanno tagliato  “i costi” del loro salari. Ora gli affamati minacciano rivolte

 

Da Detroit News:

La scorsa settimana, i funzionari statali hanno annunciato che i sussidi alimentari per 1,4 milioni di abitanti del Michigan sarebbero stati ritardati a novembre a causa di finanziamenti insufficienti durante la chiusura federale. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti aveva precedentemente affermato che 42 milioni di persone in tutto il paese non avrebbero ricevuto i sussidi del Programma di Assistenza Nutrizionale Supplementare (Supplemental Nutrition Assistance Program, SNAP) a partire dal 1° novembre.

 

I giudici federali del Massachusetts e del Rhode Island hanno stabilito venerdì che l’amministrazione Trump deve continuare a finanziare il SNAP utilizzando fondi di emergenza durante   lo shutdow   del governo  (vedi nota in foondo), ma potrebbe decidere se finanziare il programma in parte o per intero per novembre. Non è stato immediatamente chiaro con quale rapidità le carte di debito utilizzate dai beneficiari per acquistare generi alimentari potrebbero essere ricaricate dopo la sentenza. Questo processo richiede spesso da una a due settimane.

 

Dopo l’annuncio iniziale della sospensione dei sussidi SNAP, decine di persone hanno minacciato sui social media di saccheggiare i negozi se i loro sussidi SNAP fossero stati sospesi.

 

I funzionari della polizia locale hanno preso nota e si stanno preparando a possibili problemi.

 

“Siamo venuti a conoscenza di post sui social media di persone che hanno dichiarato di voler fare la spesa senza essere pagate”, ha dichiarato il capo della polizia di Highland Park, James McMahon, in una nota. “Di conseguenza, stiamo dispiegando unità di controllo speciale presso supermercati, mercati e altri negozi che forniscono cibo. Queste unità collaboreranno con le aziende e i consumatori per affrontare qualsiasi sfida che possa sorgere da questo tipo di situazioni”.

 

Anche la polizia di Southfield ha un piano in atto nel caso in cui i sussidi venissero sospesi, ha affermato il capo della polizia Elvin Barren.

 

“Siamo consapevoli della preoccupazione (per le persone che perdono i sussidi)”, ha detto Barren. “I centralinisti e gli agenti di pattuglia sono stati avvisati. Abbiamo incaricato i nostri agenti di prestare particolare attenzione ai supermercati”.

 

Il Dipartimento di Polizia di Detroit non ha risposto a una richiesta di commento.

 

Sami Bahoua, proprietario del Liberty Food Center in W. McNichols a Detroit dal 1986, ha dichiarato di prepararsi ai problemi.

 

“Abbiamo paura”, ha detto Bahoua. “Ci sono molte persone che vivono di stipendio in stipendio, con un reddito limitato, e non sappiamo davvero cosa succederà se i loro sussidi verranno sospesi. È tutto incerto in questo momento e stiamo cercando di prepararci, anche se non sappiamo esattamente a cosa ci stiamo preparando.”

 

Oltre alle preoccupazioni per la sicurezza, Bahoua ha affermato di essere preoccupato di non poter vendere prodotti deperibili.

 

“Abbiamo appena fatto un ordine minimo”, ha detto. “Non abbiamo nulla nel retro e abbiamo ordinato pochissima frutta. Non voglio perdere soldi.”

 

I commercianti di generi alimentari “sentiranno sicuramente l’impatto (se i sussidi SNAP verranno sospesi)”, ha affermato Vic Veda, portavoce della Michigan Retailers Association, l’organizzazione ombrello della Michigan Grocers Association.

 

“Molti dei nostri negozi di alimentari fanno affidamento sui contributi SNAP e il volume dei prodotti diminuirà drasticamente se le persone non potranno acquistare generi alimentari”, ha affermato Veda. “Incoraggiamo i nostri rivenditori ad adottare ulteriori misure di sicurezza se lo ritengono necessario. La sicurezza dei lavoratori è sempre una priorità assoluta e vogliamo che tutti facciano tutto il possibile per garantire la sicurezza di tutti”.

 

I sussidi SNAP in Michigan vengono erogati nelle prime tre settimane del mese, a seconda del numero di previdenza sociale del beneficiario.

 

I leader eletti del Michigan stanno adottando misure per cercare di colmare il vuoto. La governatrice Gretchen Whitmer ha dichiarato che lo stato stanzierà 4,5 milioni di dollari al Food Bank Council of Michigan per sfamare le famiglie. Giovedì, il Senato, controllato dai Democratici, ha votato 27 a 4 a favore di una proposta provvisoria che stanzierebbe 50 milioni di dollari per aiutare le persone e le famiglie a basso reddito ad acquistare cibo e 21 milioni di dollari per le banche alimentari e altri programmi di assistenza. Ma la legge deve essere sospesa per cinque giorni prima che la Camera, guidata dai Repubblicani, possa votare sulla misura.

 

Altro: I legislatori del Michigan valutano l’intervento con l’avvicinarsi del taglio dell’assistenza alimentare

 

Se i legislatori riusciranno a ottenere l’approvazione dei fondi e la relativa firma da parte di Whitmer, o se la chiusura terminerà la prossima settimana, solo le famiglie che riceveranno i pagamenti all’inizio del mese subiranno un ritardo.

 

Venerdì sera, il sindaco di Detroit Mike Duggan ha annunciato di aver autorizzato 1,75 milioni di dollari in contratti di emergenza per fornire cibo alle dispense locali nel caso in cui il Congresso non intervenga per continuare i finanziamenti e i benefici del programma SNAP.

 

I fondi per il cibo in scatola/in scatola saranno distribuiti a Forgotten Harvest per un importo di 770.892 dollari, mentre la Gleaners Food Bank riceverà 770.892 dollari. I fondi per i prodotti freschi andranno a Metro Food Rescue per 250.000 dollari.

 

La prossima settimana Duggan dovrebbe annunciare una rete di distribuzione alimentare di emergenza di oltre 100 punti in città, dove i residenti potranno accedere a questo cibo,

Lo “shutdown USA” è un blocco delle attività del governo federale, non essenziali, che si verifica quando il Congresso non riesce a trovare un accordo sul bilancio per finanziare le agenzie. Durante uno shutdown, i dipendenti pubblici non essenziali vengono messi in congedo non retribuito (o continuano a lavorare senza stipendio), mentre i servizi critici come difesa, sicurezza e sanità continuano. Questo provoca la chiusura di parchi, musei e altre attività governative e può causare ritardi nei servizi pubblici. 

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