su Pio XII: le accuse di filonazismo contro di lui arma intraecclesiale dei modermisti

https://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/171q04a1.html 

In questa recensione, apparsa su L’Osservatore romano, molto importante è la sottolineatura del fatto che il falso storico di Pio XII connivente con Hitler sia stato usato dentro la Chiesa dai modernisti contro i tradizionalisti. La tesi era quella per cui la Chiesa preconciliare, tridentina, fosse destinata inevitabilmente all’alleanza con i fascismi intesi come la reazione che ha provato a fermare il progresso dell’umanità verso il sol dell’avvenire. Sicché solo con il Vaticano II la Chiesa si sarebbe poi emendata dalle sue bimillenarie colpe inaugurando una “Nuova Era”, una “Nuova Chiesa” frutto della “Nuova Pentecoste” conciliare. Una tesi del tutto errata a partire dall’inquadramento dei fascismi nel fronte tradizionalista. È ormai acclarato, grazie al lavoro filosofico e storiografico (Augusto Del Noce, Renzo De Felice, Zeev Sternhell, Francesco Perfetti, Emilio Gentile e tanti altri) che i fascismi, d’altro canto molto diversi tra loro, non sono stati fenomeni conservatori ma squisitamente rivoluzionari e di sinistra. La loro origine è nel socialismo e nel demogiacobinismo ottocentesco e nella filosofia moderna dell’immanentismo più radicale. Essi sono stati un fenomeno essenzialmente e profondamente moderno, hanno costituito il figlio inatteso della modernità secolarizzante.

Non riportavano, quindi, indietro la storia ma ne sottoscrivevano il presunto senso lineare ascendente. Sicché cade tutta la narrazione cattomodernista e cattoprogressista della Chiesa tridentina naturale alleata della reazione antimoderna sub specie fascista. Questo va fatto intendere soprattutto a tanti cattolici non modernisti che continuano a fare da utili idioti al progressismo ecclesiale quando sposano tesi o umori di tipo più o meno latamente nazistoide. Studiare la storia, prendere atto dell’opposizione della Chiesa di Pio XI e di Pio XII al nazismo (ed anche del fatto che, nonostante il suo anticomunismo, Pio XII nel dopoguerra non assunse affatto il ruolo di “cappellano dell’Occidente”), per quel che essa è davvero stata serve anche ad evitare questi trabocchetti… LC.