Rapporto speciale: Il sipario si chiude su Yevgeny Prigozhin

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Questo è davvero uno dei più completi, logici e condivisibili articoli che ho letto fino ad ora sulla questione Prigozhin.

Simplicius prende in considerazione ogni ipotesi, la analizza con video e documenti. Ho provato a tradurla ma è difficilissimo inserire in scaletta tutti i documenti ed i filmati che pubblica lui, è da un’ora che li cerco ma non li ho ancora trovati tutti, quindi piuttosto che rischiare di mettere qualcosa che non corrisponde alla pubblicazione originale preferisco darvi il link.

L’autore prima parte dalla ricostruzione “dell’incidente” con i video a disposizione e i dati registrati dell’aereo prima dell’impatto: è normale diminuire ed aumentare la velocità di un aereo in quel modo? Prigozhin usava sempre due aerei per spostarsi, e risultava sempre nella lista passeggeri di entrambi: se fosse stato un ordigno, come è stato possibile spostarlo all’ultimo momento nel caso in cui fosse stato messo sull’aereo sbagliato?

“Naturalmente entrambi gli aerei potrebbero essere stati colpiti da un esplosivo. Oppure lo stesso Prigozhin avrebbe potuto in qualche modo portare un ordigno esplosivo, a sua insaputa, nello stesso modo in cui fece Vladlen quando accettò la statua/busto a sua somiglianza”. A chi è giovato tutto questo? Lo stile non appartiene alla Russia, non lo avrebbe fatto in suo territorio e così platealmente, sembra più uno stile CIA, magari con l’aiuto di una talpa.

I due mesi dall’insurrezione Wagner potrebbero sembrare sia un regolamento dei conti russo che un uso strumentale di chi vuole incastrare la Russia. E se, ipotesi remota scrive l’autore, non fosse morto e abbia inscenato la sua morte con il supporto di Putin? E’ di un paio di giorni fa la notizia che Surovikin è stato sostituito, da tempo non si vedeva in incontri ufficiali, eppure ci sono già stati precedentemente generali che sono stati destituiti ed ai quali è stata data la possibilità di entrare in Wagner, che avevano sempre sostenuto (es. Mizintsev). Questi due eventi sembrano correlati. Per alcuni poi, Wagner/Prigozhin e il Ministero della Difesa russo sarebbero recentemente entrati in competizione per il fronte africano.

E il nocciolo della questione era che il MOD stava cercando di sostituire Wagner in Africa, lentamente ma inesorabilmente, con una serie di proprie PMC. (ci sono dei passaggi sull’argomento Africa che meritano davvero attenta lettura, peraltro tra le righe smentirebbe che il video in Africa di tre giorni fa sia effettivamente la prova della Wagner già lì.. “se vi ritrovate a schierarvi con Wagner in questa disputa speculativa sull’Africa, dovreste considerare quanto sia pericoloso per una società avere così tanto controllo e potere, indipendentemente da come potreste sentirvi riguardo al Ministero della Difesa russo e alla sua adeguatezza e competenza. , ecc.

Nessuna organizzazione privata dovrebbe vantare le chiavi di un continente e la capacità di trattenerle.”) Putin non è necessariamente al di sopra di fare ciò che deve essere fatto durante eventi o periodi di tempo “sensibili”. Se difende gli interessi della Russia, non gli importa che rovini l’ottica o getti cattiva luce su qualche spettacolo. I propagandisti ora tenteranno anche qualche incantesimo di agitazione della mano per farci credere che i “patrioti” come Prigozhin e Strelkov vengono puniti dal malvagio Putin.

Eppure lo stesso Prigozhin non solo era un acerrimo nemico di Strelkov, ma lo considerava un vile. Per un singolo individuo e la sua società/organizzazione/interesse privato esercitare così tanto potere e tentare di influenzare le politiche dello stato, non importa quanto carismatico o ben intenzionato, è pericoloso. Come disse una volta Putin a un giornalista: “Non sono tuo amico, sono il presidente della Russia”. Detto questo, anche considerando questi conflitti di interessi, non possiamo ancora essere certi che la Russia avrebbe fatto ricorso a farlo fuori in modo così ostentato, nientemeno che alla periferia di Mosca.

Potrebbe comunque benissimo essere stato un attore maligno di terze parti con l’intento di incastrare la Russia e fomentare la divisione e una nuova ribellione. Dopotutto, i tempi sono peculiari date le azioni della Russia nei confronti del licenziamento di Surovikin, ma, al contrario, i tempi sono altrettanto “interessanti” date le stesse promesse disperate dell’Ucraina – e per estensione della NATO e dei relativi servizi di intelligence – di escalation e di una bisogno urgente di qualcosa di nuovo per destabilizzare la Russia e per salvare la propria disastrosa “controffensiva”. Alla fine, concludo io, più ci si pensa, meno la situazione torna.

https://simplicius76.substack.com/p/special-report-the-curtain-closes