La chemioterapia causa la morte in oltre il 25% dei pazienti oncologici
https://pharmatimes.com/news/chemotherapy_causes_death_in_more_than_25_of_cancer_patients_986391/
di Katrina Megget | 13 novembre 2008
Un’inchiesta britannica sull’uso della chemioterapia per il trattamento di pazienti oncologici gravi ha rilevato che il trattamento ha causato o accelerato la morte nel 27% dei casi.
Il rapporto, condotto dalla National Confidential Enquiry into Patient Outcome and Death (Inchiesta Nazionale Riservata sugli Esiti e i Decessi dei Pazienti), ha preoccupato gli esperti del settore e ha spinto il leader del cancro Mike Richards ad annunciare in anticipo i risultati del rapporto del National Chemotherapy Advisory Group su come migliorare l’assistenza.
Ha chiesto che i rapporti vengano esaminati “con urgenza”. L’inchiesta NCEPOD ha indagato su oltre 600 decessi entro 30 giorni dalla somministrazione della chemioterapia, sia come trattamento oncologico che come cure palliative per alleviare i sintomi.
I risultati hanno mostrato che il 43% dei pazienti ha sofferto di una significativa tossicità correlata al trattamento, nonostante avesse ricevuto altri trattamenti per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia. I consulenti dell’inchiesta ritengono che più di un paziente su quattro sia deceduto a causa di questi effetti collaterali piuttosto che a causa del cancro, un dato preoccupante considerando che il 14% dei pazienti stava assumendo il trattamento per curare il cancro.
L’inchiesta ha infatti concluso che il 19% dei deceduti non avrebbe dovuto ricevere alcun trattamento. L’inchiesta ha inoltre rilevato che il trattamento avrebbe potuto essere migliore in quasi il 50% dei casi e che l’assistenza è stata insoddisfacente nell’8%.
Tom Treasure, presidente del NCEPOD, ha affermato che, sebbene lo studio fosse “distorto” per individuare i casi peggiori, ha posto alcune “domande difficili e ha trovato risposte sgradevoli sulle decisioni prese nelle settimane precedenti la morte [dei pazienti]”.
“Queste meritano un’attenta valutazione”, ha affermato. I consulenti del rapporto ritenevano che l’assistenza fosse al di sotto di uno standard accettabile e hanno avvertito i medici di prestare maggiore attenzione durante la somministrazione del trattamento.
I consiglieri hanno raccomandato che il personale medico junior non autorizzi la chemioterapia, che le dosi del farmaco fossero ridotte per i malati gravi, che i pazienti ricevessero maggiori informazioni sul trattamento e che gli ospedali avessero le risorse necessarie per gestire la tossicità della chemioterapia.
Per fortuna, qualche altra informazione alle masse è arrivata:
Ora lo ammettono pubblicamente: calo verticale delle vaccinazioni pediatriche
“Dopo un cinquantennio di imponenti progressi, a partire dal 2010 le vaccinazioni nel mondo hanno subito una battuta d’arresto che si è ulteriormente aggravata durante la pandemia.
La forza esplosiva di Grazia Piccinelli e del Comitato Fortitudo, insieme ai dottori Giovannini e Tognocchi, unita al contributo delle storiche sigle critiche verso le vaccinazioni, come Corvelva e Comilva, e di tutte le altre realtà, sta mettendo seriamente in crisi il Sistema, che ormai non riesce più a reggere l’urto dei loro dirompenti colpi.
Oltre alle persone e alle associazioni citate, si ringraziano tutti quelli che si spendono per questa onorevole causa.
Avanti così con ancora più forza e determinazione.
Ora lo ammettono pubblicamente: calo verticale delle vaccinazioni pediatriche
Dopo un cinquantennio di imponenti progressi, a partire dal 2010 le vaccinazioni nel mondo hanno subito una battuta d’arresto che si è ulteriormente aggravata durante la pandemia.
Questo indica che stiamo facendo uno splendido lavoro, salvando tantissimi bambini da questi topicidi fognari killer.
La forza esplosiva di Grazia Piccinelli e del Comitato Fortitudo, insieme ai dottori Giovannini e Tognocchi, unita al contributo delle storiche sigle critiche verso le vaccinazioni, come Corvelva e Comilva, e di tutte le altre realtà, sta mettendo seriamente in crisi il Sistema, che ormai non riesce più a reggere l’urto dei loro dirompenti colpi.
Oltre alle persone e alle associazioni citate, si ringraziano tutti quelli che si spendono per questa onorevole causa.
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