Meyssan: “È agli Straussiani – i neocon – che la Russia ha dichiarato guerra”

Thierry Meyssan

La Russia non fa guerra al popolo ucraino, ma a un piccolo gruppo di persone intrinseche al potere statunitense, gruppo che ha trasformato l’Ucraina a sua insaputa: gli Straussiani. Meglio noti come “neocon”, neoconservatori . Una consorteria costituitasi mezzo secolo fa e che già ha perpetrato un numero incredibile di crimini in America Latina e in Medio Oriente, senza che il popolo statunitense ne fosse consapevole.

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E’ uscito nel 2002

(mb: i più giovani non che non hanno “visto” l’11 Settembre architettato da Paul Wolfowitz e Richard Perle e né capito che si è trattato di un colpo di Stato, come ho scritto nel mio libro, commesso in Usa per lanciarlo in 20 anni di guerre per Israele, non sanno chi sono gli “straussiani”. Come spiega Meyssan,

Sono personaggi, tutti ebrei, assolutamente non rappresentativi né degli ebrei statunitensi né delle comunità ebraiche nel mondo. Sono stati formati dal filosofo tedesco Leo Strauss, rifugiatosi, all’avvento al potere dei nazisti, negli Stati Uniti, ove divenne professore di filosofia all’università di Chicago. Molte testimonianze attestano che Strauss plasmava un ristretto gruppo di fidati allievi attraverso l’insegnamento orale, segreto, di cui perciò non esistono tracce scritte. Spiegava loro che il solo modo per gli ebrei di sottrarsi a un nuovo genocidio è costituire una propria dittatura. Chiamava gli allievi opliti (i soldati di Sparta) e li spediva a disturbare le lezioni dei rivali. Da ultimo insegnava loro la discrezione ed elogiava la «nobile menzogna». Strauss è morto nel 1973, ma la comunità studentesca si è perpetuata.

Mezzo secolo fa, nel 1972, gli Straussiani iniziarono a formare un gruppo politico. Tutti facevano parte della squadra del senatore Democratico Henry “Scoop” Jackson, in particolare Elliott Abrams, Richard Perle e Paul Wolfowitz (j). Lavoravano a stretto contatto con un gruppo di giornalisti trozkisti, anche loro ebrei, che pubblicavano la rivista Commentary.

La parte di Blinken nella corruzione ucraina

[MB: il pezzo è lunghissimo, quindi di difficile lettura da pc. Chi fosse interessato all’integrale lo trova in italiano qui: https://www.voltairenet.org/article215878.html. Io riprendo la parte finale più attuale, quella che spiega che spiega come Blinken, il ministro degli esteri di Biden, sia un neocon e cosa ha fatto della Ucraina, colonia loro):

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Biden fa “affari” con Blinken in Ucraina da 8 anni. Ora ne ha fatto il suo ministro degli Esteri.

Il cambiamento di regime a Kiev del 2014 fu organizzato dagli Straussiani (neocon). L’allora vicepresidente Biden vi s’impegnò risolutamente. Victoria Nuland (j, moglie di Robert Kagan straussiano) si recò in Ucraina per sostenere gli elementi neonazisti del Settore Destro e supervisionare il commando israeliano “Delta” [11] in piazza Maidan. Un’intercettazione telefonica rivelò il suo auspicio «in culo all’Unione Europea» (sic), nella tradizione del rapporto Wolfowitz del 1992. Ma i dirigenti dell’Unione Europea non capirono e si limitarono a deboli proteste [12].

“Jake” Sullivan e Antony Blinken sistemarono il figlio del vicepresidente Biden, Hunter, nel consiglio di amministrazione di una delle più importanti società di gas, Burisma Holdings, nonostante l’opposizione del segretario di Stato John Kerry. Hunter Biden è un eroinomane che servirà da paravento a una gigantesca truffa a danno del popolo ucraino. Sotto la sorveglianza di Amos Hochstein, il figlio di Biden individuerà parecchi suoi compagni di sballo per farne altri uomini di paglia a capo di diverse società, così da saccheggiare il gas ucraino.

Sono costoro che il presidente Putin ha definito «cricca di drogati».

Sullivan e Blinken si appoggiano al padrino mafioso Ihor Kolomoïnsky, che possiede la terza ricchezza del Paese. Ebreo, finanzia i duri del Settore Destro, organizzazione neonazista che lavora per la Nato e si batté in piazza Maidan al momento del “cambiamento di regime”.

Kolomoïnsky approfitta delle sue entrature per prendere il potere nella comunità ebraica europea, ma altri della sua stessa parrocchia si oppongono e lo espellono dalle associazioni internazionali. Ciononostante riesce a far nominare il capo del Settore Destro, Dmytro Yarosh, vicesegretario del Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa ucraino e a farsi nominare governatore della regione di Dnipropetrovsk.

È il loro gruppo che il presidente Putin ha definito «cricca di neonazisti».

Nel 2017 Blinken fonda WestExec Advisors, società di consulenza di cui fanno parte ex alti funzionari dell’amministrazione Obama e molti Straussiani. L’attività di questa società è estremamente discreta. Utilizza le relazioni politiche degli adepti per fare soldi: ciò che in ogni Stato di diritto sarebbe chiamato corruzione.

I NEOCON SEMPRE UGUALI A LORO STESSI

Con il ritorno di Joe Biden alla Casa Bianca, questa volta come presidente degli Stati Uniti, gli Straussiani (neocon) governano l’insieme del sistema. Sullivan è consigliere nazionale per la Sicurezza, Blinken è segretario di Stato e al suo fianco c’è Victoria Nuland come sottosegretaria. Come ho riferito nei precedenti articoli, a ottobre 2021 Nuland si reca a Mosca e minaccia di schiacciare l’economia della Russia se questa non si mette in riga. È l’inizio dell’attuale crisi.

A Kiev la sottosegretaria di Stato Nuland tira fuori di nuovo Dmitro Yarosh e lo impone al presidente Zelensky, ex attore televisivo protetto da Ihor Kolomoïsky, che il 2 novembre 2021 lo nomina consigliere speciale del capo delle forze armate, generale Valerii Zaluzhnyi. Quest’ultimo, autentico democratico, inizialmente si oppone, alla fine accetta. Interrogato dalla stampa sulla sorprendente coppia che forma con Yarosh, Zaluzhnyi si rifiuta di rispondere e allude a un problema di sicurezza nazionale. Yarosh offre tutta la sua collaborazione al “führer bianco”, colonnello Andrey Biletsky, e al suo Battaglione Azov. Dall’estate 2021 questa copia della divisione SS Das Reich è inquadrata da ex mercenari statunitensi di Blackwater [13].”

Conclusione di Meyssan:

“l’aspirazione della Russia è comprensibile, perfino auspicabile. Sbarazzare il mondo dagli Straussiani significherebbe rendere giustizia agli oltre milione di morti che hanno causato e salvare quelli che s’apprestano ad ammazzare. Resta da vedere se l’intervento militare in Ucraina è il mezzo appropriato.

In ogni caso, se la responsabilità degli avvenimenti in corso cade sugli Straussiani, anche tutti coloro che li hanno lasciati agire senza intervenire ne portano la responsabilità. A cominciare da Germania e Francia, che sette anni fa firmarono gli Accordi di Minsk e non hanno fatto nulla per farli rispettare; in secondo luogo la cinquantina di Stati che, sebbene firmatari delle dichiarazioni dell’OSCE che vietano l’estensione della Nato a est della linea Oder–Neisse, non hanno fatto nulla. Solo Israele, che si è sbarazzata dei sionisti revisionisti, ha espresso una posizione non categorica sugli avvenimenti”.

Invece, i neocon – protagonisti del Male – sono riusciti a scatenare, forse, la Terza Guerra Mondiale. Avendo messo al potere un Biden demente, che dice frasi come: “Putin può circondare Kiev coi tank, ma non conquisterà mai i cuori e le anime del popolo iraniano”

iranian people

Preghiamo che Dio mandi in malora le loro macchinazioni…