Lo dice anche Prodi: stare con Putin si può

Da Il Fatto Quotidiano: 

LN

Caro bollette, Prodi a La7: “L’Italia faccia un contratto a lungo termine con la Russia. Siamo fedeli alla Nato, ma i nostri interessi sono sacri”

di F. Q. | 11 FEBBRAIO 2022

“La politica energetica europea non ce l’abbiamo mica: in Germania c’è tradizionalmente il gas, in Francia il nucleare. Gli interessi nella Ue sono diversi, quindi è necessaria una politica italiana. Secondo me, dobbiamo tornare a un contratto a lungo termine con la Russia, perché la Russia ha interesse a proteggerci”. Sono le parole pronunciate a “Piazzapulita”, su La7, dall’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, che dà il suo suggerimento per risolvere il caro energia e sottolinea: “Dobbiamo essere fedeli membri della Nato, ma abbiamo i nostri interessi che sono sacri”.

https://twitter.com/durezzadelviver/status/1492056058243727385

Non capita spesso di dar ragione a Prodi, sicché lo si fa persino con piacere. Ma la sua proposta è poco realistica, ora che l’intero Occidente – ormai l’Impero della Menzogna – sta urlando che Putin invade l’Ucraina, in una operazionew di psy-op (e false flag) allo scopo di rompere i rapporti economici e di normalità dell’Europa con la Russia?

La verità è che, come suona un titolo dell’analista dell’Alabama ,

“All’Europa conviene lasciare la NATO e integrarsi con la Russia”,

il che è evidente, o dovrebbe esserlo . Ma l’articolo dell’analista segnala che Putin – all’indomani del mega-accordo con il gigante cinese da cui rischia di essere inghiottito – ha teso una mano agli europei che non abbiano perso la ragione.

Lo fa a suo nome un uomo che ha l’orecchio di Putin, il professor Sergey Karaganov, presidente onorario del Consiglio per la politica estera e di difesa della Russia.

Questo signore è stato richiesto dal Financial Times  di scrivere un articolo; un articolo diretto alla leadership europea. “Ma il FT ora lo ha respinto per ragioni non dichiarate. È stato poi pubblicato sulla rivista Russia in Global Affairs e ora è stato ripubblicato da RT .

La Russia non invaderà l’Ucraina, scrive Karaganov. Il vero problema a portata di mano è la potenziale minaccia che la NATO potrebbe diventare per la Russia se si avvicinasse al confine con la Russia.

Afferma poi :

Il sistema di sicurezza in Europa, costruito in gran parte dall’Occidente dopo gli anni ’90, senza che un trattato di pace fosse stato firmato dopo la fine della precedente Guerra Fredda, è pericolosamente insostenibile.

Ci sono alcuni modi per risolvere lo stretto problema dell’Ucraina, come il suo ritorno alla neutralità permanente, o le garanzie legali di diversi paesi chiave della NATO di non votare mai per un’ulteriore espansione del blocco. I diplomatici, suppongo ne abbiano altri nella manica. Non vogliamo umiliare Bruxelles insistendo nel ripudiare la sua erronea richiesta di un’espansione senza limiti della NATO. Conosciamo tutti la fine dell’umiliazione di Versailles. E, naturalmente, l’attuazione degli accordi di Minsk.

Ma il compito è più ampio: costruire un sistema praticabile sulle rovine del presente . E senza ricorrere alle armi, ovviamente. Probabilmente nel più ampio quadro eurasiatico. La Russia ha bisogno di un fianco occidentale sicuro e amichevole nella competizione del futuro. L’Europa senza la Russia o addirittura contro di essa sta rapidamente perdendo il suo peso internazionale. Questo era stato previsto da molte persone negli anni ’90, quando la Russia si offrì di integrarsi nei sistemi del continente. Siamo troppo grandi e orgogliosi per essere assorbiti. Il nostro passo è stato respinto allora, ma c’è sempre la possibilità che non lo sia questa volta”.

L’analista dell’Alabama sottolinea la frase:

“La Russia ha bisogno di un fianco occidentale sicuro e amichevole nella competizione del futuro”.

La Russia si è appena alleata con la Cina.

Quale “competizione del futuro” immagina Karaganov che richiederebbe un “fianco occidentale amico” per la Russia? Quella “competizione” sarebbe a est o a sud della Russia? Karaganov sta pensando a un conflitto tra Stati Uniti e Cina che richiederebbe il sostegno russo alla Cina?

Alla fine degli anni ’90 la Russia ha effettivamente cercato di integrarsi con l’Europa, la NATO o un’organizzazione successiva. Ciò è stato rifiutato dagli Stati Uniti che non volevano un altro grosso cane nel suo branco di mordicchiatori europei.

Ma ciò che Karaganov sembra immaginare ora è un’integrazione della Russia con l’Europa senza il coinvolgimento degli Stati Uniti.

Questo è certamente qualcosa che anche il presidente francese Macron vorrebbe vedere, se è vero che insiste da tempo sulla sovranità europea anche in materia di difesa. Anche il cancelliere tedesco Scholz, se avesse coraggio, potrebbe d’accordo. Come farebbero altri paesi dell’Europa occidentale [l’Italia, perché no?].

Questo soprattutto dopo che il presidente degli Stati Uniti ha affermato con arroganza il potere su un progetto economico tedesco-russo con cui gli Stati Uniti non hanno alcuna relazione, il Nord Stream2 . Questo anche mentre il Cancelliere Scholz, in piedi accanto a lui nella conferenza stampa dopo l’ultimo incontro a due, ha evitato di assumere qualsiasi impegno al riguardo:

Ma creare un’organizzazione alternativa non è facile. Le attuali strutture dell’Unione europea a Bruxelles non consentono di farlo sotto l’egida dell’UE. Una nuova alleanza di Francia, Germania, Spagna e forse Italia potrebbe essere un inizio decente per poi integrarsi con la Russia.

Ciò attirerebbe certamente anche altri membri europei della NATO, sebbene alcuni paesi dell’Europa orientale sarebbero probabilmente in ritardo a causa della loro storica fobia per Mosca”

Tutto ciò appare oggi irrealistico, nel contesto di ostilità bellicosa dettata da Biden ai servi europei?.

“Ma ricordiamoci che solo cinque anni fa c’è stato un presidente degli Stati Uniti che aveva in animo di lasciare la NATO”.

Il discorso veramente irrealistico, oggi, è quello contrario: l’Europa che si mette in guerra contro la Russia per la menzogna dell “invasione” dell’Ucrauna. Come fa l’Europa con questo volume di import del gas russo? Con cosa pensano di sostituirlo, i guerrafondai europei?

import-gas-russo
Circa il 43 per cento del gas naturale consumato nell’UE arriva dalla Russia. Il resto viene dalla Norvegia, dalle forniture di Gnl dal Medio Oriente e dagli Stati Uniti, oltre che dall’Algeria e dalla Libia, secondo l’agenzia di statistica europea Eurostat.

Fare un contratto a lungo termine con la Russia, come dice Prodi? Orban l’ha fatto e non ha subito conseguenze e punizioni. Certo, bisogna avere i testicoli: un genere praticamente inesistente in Italia. Però il pericolo della viltà servile è sicuramente più esoso: fine del gas russo per le nostre industrie, rottura dei rapporti e magari guerra contro la Russia inquadrati nella NATO. Cosa vi fa più paura?