Le nascite sono crollate per l’austerità tedesca

Data fatale: il 2008,

la crisi globale dei subprime “curata” dalla BCE di Trichet con l’aumento dei tassi d’interesse quando doveva abbassarli. Per l’Italia è seguita l’imposizione eurocratica di rientrare dal debito pubblico, ordine eseguito dai governi piddini con disumano servilismo per decenni: Italia in avanzo primario (ossia spendeva meno di quel che estraeva dall’economia) per trenta (dal 1992). Da allora sono calate tragicamente le nascite – se le giovani coppie non hanno prospettive di salari decenti o in crescita, “risparmiano” sui figli – ed aumentati morti. I tagli e le austerità hanno non solo danneggiato le infrastrutture e l’apparato industriale, ma la scuola, il livello d’istruzione, la ricerca scientifica, persino il livello intellettuale medio: a che studiare e sforzare l’ingegno, se la Germania ci aveva assegnato il destino di ristoratori, pizzaioli e albergatori?

Un enorme crimine genocida è avvenuto contro di noi. E uscivano libri di una “economista” chic moglie di un granbanchiere che dettavano: