Il vecchio Leone Cinese cardinale Zen scompiglia il super Sinodo: mio dovere dire che è un cavallo di Troia per indebolire la Chiesa

Il turbine delle notizie su Israele e sul Sinodo di Bergoglio non ci faccia dimenticare che questi eventi indicano che si avvicina la Fine dei Tempi per “questa generazione”.

Perciò faccio precedere la notizia sul cardinal Zen da questo appello di Fulton Sheen:

UNA PAROLA AGLI ATEI

Sulla Croce, Gesù Nostro Signore, ha parlato agli atei, ai comunisti, agli agnostici, ai non credenti e a tutti coloro che vivono l’inferno interiore, specialmente a quelli che avevano la fede e poi l’hanno persa. L’inferno non inizia nel mondo futuro. Inizia qui.

Come potrebbe essere salvato un ateo, un agnostico o un miscredente se il Signore sulla croce non avesse preso delle misure per redimerli tutti?

Il Nostro Salvatore si è dunque impegnato a soffrire la solitudine, l’isolamento e la separazione da Dio che tutti gli atei condividono. Ha quindi accettato di rimanere senza alcuna consolazione divina e di essere sull’orlo dell’inferno per sentire cosa significa essere dannati.

In quel momento, nell’oscurità di quel giorno quando il sole si eclissò, come se si vergognasse di far splendere i suoi raggi sul delitto dell’uccisione di Dio, Nostro Signore rivestì la sua anima di tenebre e in riparazione per tutti gli atei gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

Cristo ha vissuto l’inferno di Voltaire, Camus, Sartre, Giuliano l’Apostata e di tutti coloro che hanno rinnegato il loro Dio. Da quel momento in poi, tutto quello che devono fare per essere salvati è invocare Lui. Ma devono invocarLo.

(Fulton J. Sheen)

Il cardinale Zen esprime in una lettera forti preoccupazioni per il Sinodo

Uno dei cardinali firmatari dei dubbi inviati al Papa sul Sinodo, il cinese Joseph Zen Ze-kiun, ha redatto anche una lettera indirizzata a vescovi e cardinali nella quale esprime serie preoccupazioni ai cardinali e ai vescovi di tutto il mondo riguardo all’incontro di Roma. La Catholic News Agency ha ottenuto una copia di questo documento riservato, con cui l’anziano porporato punta il dito contro gli organizzatori dell’assemblea sinodale, denunciando quella che – più che parte di un percorso ecclesiastico – ha definito come manipolazione e come perseguimento di un ben preciso programma.

Secondo Zen, già mettendo fra parentesi La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesaun documento della Commissione teologica internazionale, si rischia una potenziale e gravissima deviazione dai principi ecclesiastici fondamentali. Il cardinale ha inoltre condiviso «una confusione e una preoccupazione ancora maggiori» dinnanzi all’ipotesi «che si affermi che finalmente sia arrivato il giorno di ribaltare la piramide, cioè con la gerarchia sormontata dai laici».

Al centro della critica di Zen, poi, il Cammino sinodale tedesco, i cui partecipanti – come noto – hanno votato a favore di testi che chiedono l’ordinazione sacerdotale delle donne, le benedizioni per persone dello stesso sesso e modifiche all’insegnamento della Chiesa sugli atti omosessuali, suscitando accuse di eresia e timori di scisma. È vero che dalla Germania c’è chi tende a ridimensionare tali pericoli, come il vescovo di Passau, mons. Stefan Oster, secondo cui chi ha per esempio aspettative sinodali sul sacerdozio femminile «verrà deluso», ma le preoccupazioni del cardinale cinese, evidentemente, non sono solo due.

Rispetto a questo, comunque, la lettera di Zen mette apertamente in guardia dai tentativi di allontanarsi dall’ordine ecclesiastico tradizionale, suggerendo che qualsiasi apparente riorientamento democratico è accompagnato da proposte di cambiamenti rivoluzionari nella costituzione della Chiesa e negli insegnamenti morali sulla sessualità. Lo Zen rileva altresì il precipitoso calo del numero di fedeli cattolici in Germania dall’inizio del Cammino sinodale, affermando: «La Chiesa in Germania sta morendo».

In effetti, i numeri, come si suol dire, parlano chiaro. Secondo i risultati preliminari dell’indagine della Conferenza episcopale tedesca diffusi a gennaio, nel 2022 nei seminari delle sue 27 diocesi ci sono stati solo 48 nuovi candidati al sacerdozio in tutta la Germania: è il minimo storico. Ha insomma ragione Zen: «La Chiesa in Germania sta morendo». Per il bene della Chiesa universale, quindi, il Sinodo dovrebbe orientarsi su spinte non diverse ma letteralmente opposte a queste. Anche se ci sono spinte molto forti in altra direzione.

https://blog.messainlatino.it/2023/10/il-testo-integrale-della-lettera-al.html