Il Governo ordina: sieri a mRNA a bambini dai 5 anni

Nessuna discontinuità  nemmeno qui, del governo Meloni .

Da Il Secolo d’Italia:

Covid, ok a vaccino Omicron 4 e 5 in bimbi di 5-11 anni: ecco la circolare del ministero

Via libera in Italia al vaccino anti-Covid Comirnaty di Pfizer/BioNTech aggiornato a Omicron 4 e 5 anche nei bambini dai 5 agli 11 anni. Lo comunica il ministero della Salute, in una circolare firmata dal direttore generale Prevenzione Giovanni Rezza, dopo il pronunciamento dell’Agenzia italiana del farmaco.

Covid, via libera al vaccino aggiornato a Omicron 4-5 in bimbi 5-11 anni 

«La Commissione tecnico scientifica di Aifa – si legge nel testo – nella seduta del 5 dicembre 2022, accogliendo il parere espresso dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema), ha autorizzato la formulazione Original/Omicron BA.4-5 (5/5 microgrammi) del vaccino Comirnaty con l’indicazione di utilizzo come dose di richiamo per la fascia di età 5-11 anni. Pertanto, si estende la raccomandazione della dose di richiamo ai bambini nella fascia di età 5-11 anni (compresi), che presentino condizioni di fragilità

Disponibile anche per gli altri su richiesta dei genitori

«Inoltre – si precisa – tenuto conto dell’indicazione di utilizzo autorizzata da Ema e Aifa, tale formulazione» bivalente «potrà essere resa disponibile anche per il richiamo dei bambini, nella fascia di età 5-11 anni (compresi), che non presentino tali condizioni, su richiesta del genitore o di chi ne ha la potestà genitoriale».

Iss, famiglia Cerberus al 73% e no Kraken nell’ultima settimana

Intanto per quanto riguarda le varianti la famiglia Cerberus è al 73%. Nessuna nuova sequenza Kraken rilevata in Italia secondo i dati relativi all’ultima settimana di campionamento disponibile (2-8 gennaio), diffusi dall’Istituto superiore della sanità via Twitter in alcuni grafici a corredo del monitoraggio settimanale Covid”.

Questa decisione non ha alcuna giustificazione terapeutica, essendo i bambini non colpiti dal Covid (che probabilmente nemmeno esiste più, e comunque non uccide) ed è un puro omicidio: le morti improvvise di bambini stanno a dimostrarlo:

Cerignola, bambino di otto anni muore improvvisamente in casa: già ieri colto da malore poi oggi la tragedia

Ieri era uscito prima da scuola perché si era sentito male

basta-ragazzi

Vanno avanti come treni.

La stessa disposizione è attuata in tutti i paesi occidentali, e da un anno, come spiegava un articolo dello stesso Secolo:

“Sono milioni i bambini fra i 5 e gli 11 anni che hanno già ricevuto i vaccini contro il Covid in tutto il mondo. Nei soli Stati Uniti, secondo i dati del Cdc, in questa fascia d’età sono sette milioni e mezzo i piccoli che hanno ricevuto almeno una dose. E gli Usa ora raccomandano anche la terza per i piccoli con fragilità. Per ora non si segnalano gravi reazioni avverse.

Vaccini ai bambini, ecco un panorama della situazione nel mondo

Vaccini usati ed età. Per i più piccoli, la maggior parte dei paesi ha scelto Pfizer per la fascia 5-11. Ma la Cina ha approvato l’uso di due vaccini Sinovac e uno Sinopharm per i bambini a partire da tre anni. Anche in Argentina, dove si usano i vaccini cinesi, si parte dai tre anni. Cuba, con il suo vaccino Soberana, ha avviato l’immunizzazione a partire da due anni e altrettanto fa il Venezuela che usa lo stesso vaccino.

Avvio delle vaccinazioni. Israele ha vaccinato alcune centinaia di bambini più fragili la scorsa estate, ma il vero avvio delle immunizzazioni per i bambini più piccoli è stato a novembre. Il Bahrein ha autorizzato le vaccinazioni il 2 novembre con Sinopharm, gli Stati Uniti il 3 con Pfizer. In Canada l’autorizzazione è arrivata il 19 novembre, in Israele il programma è partito il 22.

Vaccinazioni in Europa

Vaccinazioni bambini in Europa. L’Ema, l’ente regolatorio dell’Eu per i farmaci, ha autorizzato il vaccino per la fascia 5-11 il 25 novembre, ma nella maggior parte dei paesi il programma è partito a metà dicembre in attesa dell’arrivo delle dosi, che per i bimbi sono ridotte. In tutto sono 27 milioni i piccoli europei interessati. Danimarca e Austria sono partite anche prima del via libera dell’Ema: il 15 novembre duecento bambini hanno ricevuto la prima dose a Vienna. In Danimarca un bambino su quattro è stato vaccinato nelle prime due settimane. Altri Paesi europei sono partiti più lentamente: in Francia la campagna è cominciata con i bambini più fragili, poi è stata estesa a tutti il 22 dicembre. Ma l’8 gennaio si segnalava che solo l’1% dei bambini fra i 5 e gli 11 anni era stato vaccinato. Fuori dall’Ue, in Europa il vaccino per i la fascia 5-11 è disponibile anche in Svizzera, mentre in Gran Bretagna viene somministrato ai più piccoli solo in caso di fragilità”.

Ricomincia tutto. Tant’è vero che El Papa, sempre il più zelante nel conformarsi alla Direttiva,

Impone la “vaccinazione” mRNA ai giornalisti che vogliono accompagnarlo nell’imminente viaggio in Africa.  

Come riferisce il sito LifesiteNews:

Il mandato del Vaticano arriva nonostante nessuno dei due Paesi del prossimo viaggio di Papa Francesco richieda l’iniezione per entrare nel Paese.

CITTÀ DEL VATICANO ( LifeSiteNews ) – Il Vaticano sta ancora imponendo le iniezioni di COVID-19 contaminate dall’aborto per i giornalisti che desiderano accompagnare Papa Francesco nel suo prossimo viaggio in Congo e Sud Sudan.

Dal 31 gennaio al 3 febbraio Papa Francesco compirà un viaggio nella Repubblica Democratica del Congo. Da lì si recherà in Sud Sudan, dove raggiungerà l’Arcivescovo anglicano di Canterbury e il Moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia nel compiere un “pellegrinaggio ecumenico di pace”, dal 3 al 5 febbraio.

Ma nei documenti forniti ai giornalisti che desiderano accompagnare il Papa nel suo viaggio, la Sala Stampa della Santa Sede rivela che la vaccinazione per il COVID-19 è obbligatoria. Le “vaccinazioni” COVID-19 non impediscono la trasmissione del virus altamente sopravvissuto.

La prova di aver preso il numero sufficiente di iniezioni di COVID dovrà essere mostrata alla Sala Stampa della Santa Sede, oltre che all’operatore aereo.

I giornalisti che vogliono unirsi al Volo Papale, e quindi poter viaggiare con il Papa e fargli domande, sono tenuti a presentare alla Sala Stampa un “relativo certificato di vaccinazione”.

Il Vaticano osserva inoltre che “durante le procedure di check-in per i voli, è obbligatorio presentare il certificato di vaccinazione prescritto”.

L’eminente cardiologo Dr. Peter McCullough ha parlato con Edward Pentin del National Catholic Register a febbraio, criticando fortemente la spinta del Vaticano a fare l’iniezione.

McCullough ha affermato che il Vaticano “dovrà già rendere conto di potenziali centinaia di migliaia di vite perse a causa del vaccino in tutto il mondo” perché ha violato il Codice di Norimberga , un insieme di principi etici che escludono qualsiasi pressione, coercizione o minaccia di rappresaglia, per qualsiasi trattamento medico, specialmente se nuovo e sperimentale.

Al 30 dicembre 2022, il sistema Open VAERS ha segnalato 918.508 segnalazioni avverse a seguito della somministrazione delle iniezioni di COVID. Ci sono stati 16.246 decessi segnalati volontariamente, con 1.831 aborti spontanei e 15.810 disabilità permanenti”.

Che dire? La soluzione giusta per i giornalisti sarebbe di “non” andare con El Papa e lasciarlo solo a rodersi nel vuoto mediatico. Ma non avverrà, essendo i giornalisti per lo più sfegatati pro-vax e proclamatori della innocuità- del siero.

Si faranno la quarta dose. E’ innocua. Se gli dovesse capitare un infartino, sarà perché – come ha scoperto la Scienza hanno mangiato troppa frutta secca insieme ai broccoli.

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