HUXLEY DENUDATO DA FABBRONI

Di Massimo Martelli

Danilo Fabbroni ha scritto un libro interessantissimo,

ALDOUS HUXLEY – OLTRE LA BAIA DELLL’UMANITA’,

nel quale pubblica una serie di lettere inedite da leggere assolutamente.

huxley

Huxley era un uomo di quella elite che pianifica i nostri futuri destini in modo nefasto, a differenza della propaganda che lo dipinge come un uomo che denuncia le cospirazioni dei potenti.

Il lavoro prende spunto da un libro di David Bradshow – THE HIDDEN HUXLEY (L’Huxley nascosto).

In queste lettere che scrive ai parenti e agli amici, parla senza peli sulla lingua e si vede un Aldous Huxley totalmente opposto al personaggio stereotipato diffuso dai grandi mezzi di comunicazione. In lui torna alla mente il pensiero di Leo Strauss. La verità esoterica per le elite e la “verità” per le masse.

Sempre in queste lettere scopriamo che Aldous Huxley fu un frequentatore del Partito Fascista inglese, che non fu un movimento secondario.

Aldous Huxley, in una delle sue lettere scrive:

“Anche un’onda di marea può avere i suoi aspetti positivi. Se non altro si porta via le catapecchie. I nostri governi e le nostre municipalità sono meno brutali; ma sono anche, ahimè, molto meno efficaci”.

“Le oligarchie attive quanto intelligenti di uno stato ideale ancora non hanno preso piede, non esistono.

Ma il Partito Fascista in Italia, quello Comunista in Russia, il Kuomintang in Cina costituiscono comunque i suoi precursori seppur ancora inadeguati”.

La famiglia del nostro personaggio era parte dell’elite inglese. Il fratello, Julian Huxley, fu il primo presidente dell’Unesco.

In questa lettera leggiamo:

“Se vogliamo fare qualcosa di ragionevole a questo mondo, noi dobbiamo avere una classe di persone che versi in una condizione sicura, salva dall’opinione pubblica, salva dall’eventuale indigenza, appagata, non costretta a perdere il proprio tempo nella routine imbecille che va sotto il nome di “onesto lavoro” – ”

Quale corrispondenza con la nostra attualità, e con le  CAste dau grossi stipendi che hanno “occupato  la legalità”.

Aldous Huxley era un razzista eugenetico, per la sterilizzazione delle classi meno abbienti.

in un’altra lettera afferma:

I deficienti mentali sono congenitamente incapaci di (…) autocontrollo (…) di riconoscere una buona causa, un buon principio. Quindi non possiamo aspettarci da loro che essi limitino la loro capacità di procreazione. Ne consegue che in una misura o nell’altra la loro fertilità deve essere limitata. (…) la sterilizzazione obbligatoria (di queste masse) avviene legalmente ora in Germania (…)”.

Il periodo era della fine degli anni Trenta del Novecento.

Aldous Huxley è considerato un campione del progressismo, e un esempio per i progressisti odierni come Hollande che, ad esempio di Huxley offese i poveri in Francia (ripreso in un fuori onda), chiamandoli in modo spregiativo “sdentati”.

Aldous Huxley fu amico e collaboratore di Victor Rotschild il quale era diventato un funzionario del MI5 (il servizio segreto per gli affari esteri inglesi).

Poi Victor Rotschild divenne consulente/collaboratore della Thatcher e successivamente dei Laburisti.

Sul tema della scienza Huxley affermava, sempre in una delle sue lettere:

Una società civilizzata su basi scientifiche deve essere organizzata sulla base delle caste.

I legislatori ed i loro esperti consulenti saranno, in virtù di una speciale e misteriosa sapienza,

vaste orde di intellettuali equivalenti ai Sudras od agli intoccabili”.

Oggi ci siamo dentro. La programmazione di Huxley è in via di realizzazione.

Un altro dei pilastri del programma di Aldous Huxley era la lotta contro la famiglia:

“La famiglia ha cessato di essere l’istituzione inevitabile e divina che fu un tempo. (…)

Noi crediamo fortemente che i nostri ragazzi abbiano i loro diritti e che noi non siamo autorizzati

ad imporre loro una disciplina troppo rigida o impositiva”.

Oggi di fatto i ragazzi sono abbandonati ai loro capricci, e guai a riprenderli per correggerli!

Arrivano subito le nuove SS, i servizi sociali, e sono guai.

Poi si arriva al capitolo del nuovo disvelamento politico. Sempre in una delle sue lettere Aldous Huxley scrive:

“(..) noi dobbiamo abbandonare la democrazia e permettere a noi stessi di essere irregimentati in una maniera dittatoriale da una schiera di individui che ci costringeranno a farlo (…) altrimenti se persisteremo nella nostra democrazia noi dovremo inventare una tecnica psicologica per indurre l’elettorato ad agire (…) oppure potremmo usare ambedue questi metodi e cioè la costrizione e la propaganda per far apparire la prima accettabile”.

“Oggi a questo ci si è gia arrivati”, dice Danilo Fabbroni autore del libro che raccoglie le lettere inedite di Huxley,

“Ed è ben descritto dal filosofo francese Michel Clouscard nel suo libro IL CAPITALISMO DELLA SEDUZIONE”

https://www.lintellettualedissidente.it/controcultura/societa/il-capitalismo-della-seduzione-lideologia-del-desiderio-clouscard/

Il nostro progressista elitario continua con i suoi pensieri nelle sue lettere:

La dittatura e la propaganda scientifica possono essere i soli mezzi per la salvezza dell’umanità dalla miseria e dall’anarchia”.

Ed ancora:

“Circa il 99,5% della popolazione del pianeta è stupida e gretta (…) tale e quale la massa inglese. La cosa che ritengo importante dal mio punto di vista non è quella di attaccare il 99,5% (…) ma di veder che lo 0,5% restante sopravviva, ritenga quindi le sue qualità al massimo livello possibile e auspicatamente stia nelle vesti del dominatore”.

Ricordiamoci i commenti sulla Brexit o sulle elezioni italiane. Chi non ha votato per i partiti dell’elite

è stupido e gretto, vecchio, rimbambito etc…

Leggiamo ancora il suo odio feroce per il genere umano:

“Non c’è alcuna contraddizione intima, psicologica, tra uno sdolcinato rispetto per i cani pechinesi (…) e l’odio sanguinario per gli esseri umani”.

Abbiamo visto recentemente la prof. in Inghilterra che propone l’eliminazione dell’umanità per salvaguardare il pianeta.

“(…) noi dobbiamo tornare alla natura (…) vivere come primitivi (…) il problema con ciò che questo programma non può essere perseguito a meno che d’esser pronti a sacrificare come minimo otto o nove milioni di vite”.

Finiamo con un’attualità impressionante:

“Noi dovremmo essere tutti colonizzati.

L’Europa non sarà più l’Europa”.