Coaguli, trombi, clots… ma nessuna correlazione

https://twitter.com/France_Dessinee/status/1360652324461551616

Notizie da mio padre che aveva vesciche di sangue su tutto il corpo dopo la prima iniezione del vaccino @Pfizer_France

Riammesso ieri sera al pronto soccorso (ospedale Papeete-Tahiti) per difficoltà respiratorie
Trasfusione + ossigeno
Le stesse bolle di sangue nel suo corpo, compreso l’esofago

Papà è stato vaccinato il 31 dicembre. L’ho avuto al telefono e mi ha detto “Ti lascio bambino mio, faccio molta fatica a parlare con te”. La mattina del 1 la sua gamba non rispondeva più, cadde, ematoma intracranico è morto il 3 gennaio alle tre del mattino. Un grande ufficiale.

Sicilia, morto 2° agente delle forze dell’ordine a Catania: avevano ricevuto vaccino Astrazeneca dallo stesso lotto. Scattano inchieste, domani la prima autopsia
Sicilia: due gli agenti morti dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca.

Sicilia, morto 2° agente delle forze dell’ordine a Catania: avevano ricevuto vaccino Astrazeneca dallo stesso lotto. Scattano inchieste, domani la prima autopsia

… morte di 2 agenti delle forze dell’ordine, giovani e in perfetta salute, deceduti improvvisamente dopo aver ricevuto nei giorni scorsi la prima dose del vaccino Astrazeneca dallo stesso lotto, secondo quanto verificato dai giornalisti di LiveSicilia.

Stefano Paternò, 43 enne di Corleone in servizio ad Augusta come Sottoufficiale della Marina Militare, si aggiunge Davide Villa, poliziotto dell’Anticrimine di Catania. La sua è una storia terribile: il poliziotto, fratello del noto fotografo di fama internazionale Fabrizio Villa, è deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino, ma aveva iniziato a stare molto male dal giorno successivo all’inoculazione della dose, peggiorando drammaticamente di giorno in giorno fino al decesso. Proprio il fratello Fabrizio l’ha accompagnato al pronto soccorso quando la situazione stava degenerando, i medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia celebrale.

Insegnante morta 4 giorni dopo il vaccino: la Procura sequestra il telefonino

Insegnante morta 4 giorni dopo il vaccino: la Procura sequestra il telefonino

– Imfarto addominale, ossia coagulo nell’intestino. “Nessuna relazione”.

«L’ho visitata io, quella mattina: aveva un blocco intestinale. Poi ha perso conoscenza». Giuseppe Gaeta è un cardiologo esperto, ha lavorato al Cardarelli, nel Dipartimento di emergenza-accettazione. Ed è il medico che ha tentato di rianimare Annamaria Mantile, 62enne del Vomero. Inutilmente. L’amatissima insegnante di inglese è morta alle 13,30, martedì 2 marzo. A distanza di quattro giorni dal vaccino anti-Covid, anche se non è possibile stabilire alcuna correlazione.

Il dottore Gaeta ieri ha reso una dichiarazione ai militari. «Sono andato a casa Mantile tra le 8,30 e le 9,30», spiega al telefono. «La signorina aveva il battito accelerato, anche se l’elettrocardiogramma non mostrava altro. E la pressione molto bassa. Aveva avuto del vomito biliare, oltre che alimentare, già da giorni. Era disidratata, non stava mangiando. Soffriva di un problema addominale, da monitorare». Il cardiologo le aveva consigliato una terapia con l’aggiunta del cortisone. «Alle 13, qualche minuto prima di pranzo, ho chiamato per sapere come si sentisse, pensando che avesse fatto la flebo». Risposta? «La mamma anziana mi ha detto che stava malissimo e non respirava. Sono immediatamente tornato». Cinque, sei minuti al massimo.

….«Aiutato dal fratello, l’ho distesa sul letto. Insieme le abbiamo pulito il viso e praticato sia il massaggio cardiaco sia la respirazione bocca a bocca. Ma, quando è arrivata l’ambulanza del 118, non dava più segnali di ripresa». Sentito anche il medico di famiglia, Luciana Carrino, che precisa «di essere stata avvertita, il 2 marzo, solo dopo il decesso e, nei giorni precedenti, contattata quando la terapia era già cominciata su indicazione della guardia medica». Sabato 27 febbraio, due ore dopo l’iniezione di AstraZeneca, la professoressa aveva iniziato ad avere nausea, conati di vomito, dolori articolari e senso di spossatezza. «Con la cura, sembrava stesse meglio», aggiunge Carrino, spiegando di non averle prescritto farmaci in precedenza. La professoressa non soffriva di patologie croniche. «Non aveva malattie, ma tutti gli insegnanti e le forze dell’ordine sono in prima linea, e chiamati a immunizzarsi», dice il fratello Sergio, sociologo, che ha presentato l’esposto nella caserma di via Gemito e ieri ha ricevuto tanti messaggi di affetto e stima.

Immunità di gregge, ecco come arrivarci. Gli esperti alzano le stime: ormai serve l’80%

«Noi l’abbiamo ricordata con un minuto di silenzio, siamo una comunità molto unita», afferma Caterina Cernicchiaro, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Pavese, dove insegnava Annamaria. «Tutti i docenti sono profondamente addolorati, ancora increduli e abbracciano affettuosamente i suoi cari, in particolare la mamma», è il messaggio inviato ai parenti, accompagnato da una «lettera ideale» rivolta alla collega scomparsa. «Cara Annamaria, stamattina nessuno è in grado di far lezione, ciò vuol dire che quel freddo monitor non ci ha reso immuni dai sentimenti e tu ne suscitavi tanti: disponibilità, allegria, simpatia, empatia, generosità, dolcezza, dedizione verso gli altri. Questo è il tesoro che ci hai lasciato e noi lo faremo crescere pensando ad un altro angelo della grande famiglia Pavese che ci protegge con la sua grande dolcezza». Gli alunni, durante la Dad, hanno sollevato i disegni con cuori, frasi in inglese e la scritta: «Grazie prof».

TROMBOCITOPENIA – PRIMI CASI DI MALATTIE AUTOIMMUNI RARE E GRAVI CONTRATTE IN SEGUITO ALL’INOCULAZIONE DI PREPARATI A mRNA (Pfizer, moderna).

DIRETTAMENTE DAL NEW YORK TIMES SCOPRIAMO CHE SONO IN CORSO, IN USA, INDAGINI SU 36 CASI DI TROMBOCITOPENIA, DISTURBO CHE SI INNESCA QUANDO IL SISTEMA IMMUNITARIO ATTACCA E DISTRUGGE LE PROPRIE PIASTRINE E/O NE PRODUCE MENO DI QUANTO DOVREBBE, LE PROBLEMATICHE CHE INSORGONO SONO SANGUINAMENTI, FORMAZIONE DI CHIAZZE/LIVIDI E NEI CASI PIÙ GRAVI EMORRAGIE CEREBRALI (ictus), MORTE.

LE INDAGINI PER STABILIRE SE C’È UN NESSO CAUSALE CON LA TERAPIA A mRNA SONO INIZIATE DOPO LA MORTE DI UN GINECOLOGO 53ENNE DI MIAMI A GENNAIO, CHE INIZIÒ AD AVERE I SINTOMI DELLA MALATTIA 3 GIORNI DOPO L’INOCULAZIONE E QUALCHE GIORNO DOPO È DECEDUTO ➡️ https://www.affaritaliani.it/coronavirus/florida-indagine-sulla-morte-di-un-medico-aveva-ricevuto-il-vaccino-pfizer-715024.html

I DUBBI CHE SIA COLPA DEL VACCINO SORGONO IN QUANTO LA TROMBOCITOPENIA È UNA MALATTIA AUTOIMMUNE RARA CHE COLPISCE SOLO 1 AMERICANO ALL’ANNO SU 35 MILA, E RISULTA SOSPETTO CHE LE 36 PERSONE SU CUI SI INDAGA L’ABBIANO CONTRATTA PROPRIO IN CONCOMITANZA CON LA VACCINAZIONE.

LE CASE FARMACEUTICHE SI SONO SUBITO AFFRETTATE A DIRE CHE IL NESSO CON L’INOCULAZIONE NON DOVREBBE ESSERCI IN QUANTO NELLA SPERIMENTAZIONE NON ERA EMERSO QUESTO “EFFETTO COLLATERALE”.

➡️ “Guarda caso, però, nel foglio illustrativo del vaccino di Pfizer-BioNTech aggiornato a febbraio tra le avvertenze e le precauzioni c’è quella di rivolgersi ad un medico, farmacista o infermiere prima di fare il vaccino se si “ha un problema di sanguinamento, una tendenza alla formazione di lividi, o se usa medicinali per prevenire la formazione di coaguli di sangue”, ma non viene indicato tra i possibili, seppur rari, effetti collaterali gravi.

➡️ “In quello americano invece si precisa dopo la descrizione degli effetti indesiderati che “questi potrebbero non essere tutti i possibili effetti collaterali del vaccino Pfizer-BioNTech. Possono verificarsi effetti collaterali gravi e inaspettati”.

FONTE: NEW YORK TIMES ➡️ https://www.nytimes.com/2021/02/08/health/immune-thrombocytopenia-covid-vaccine-blood.html

ONORE ALLA TESTATA “ILSUSSIDIARIO. NET” UNICO SITO ITALIANO AD AVER RIPORTATO QUESTA IMPORTANTE NOTIZIA ➡️

https://www.ilsussidiario.net/news/trombocitopenia-tra-effetti-collaterali-vaccini-covid-36-casi-in-usa-cosa-sappiamo/2138268/amp/

Eventi Avversi Vaccino Covid, 1
Deceduta infermiera di 49 anni in Austria e infermiere di 35 anni manifesta una grave embolia polmonare dopo la somministrazione AstraZeneca.
La clinica sospende le vaccinazioni.

L’Ufficio federale per la sicurezza sanitaria (BASG) ha avviato un’indagine sulla morte di un’infermiera della Bassa Austria vaccinata con AstraZeneca . “Al momento non ci sono prove di una connessione causale con la vaccinazione”, ha sottolineato l’autorità.
Il capo della FPÖ Norbert Hofer ha quindi chiesto che le vaccinazioni di AstraZeneca vengano sospese per il momento.

Due casi sospetti

Oltre all’infermiera di 49 anni, anche un collega di 35 anni ha sviluppato un’embolia polmonare dopo il vaccino.
In entrambi i casi è necessario verificare se esiste un collegamento con la vaccinazione AstraZeneca.
La 49enne è morta per un grave disturbo della coagulazione dopo una giornata in terapia intensiva, il 35enne è in via di guarigione.
Si dice che entrambi abbiano ricevuto il vaccino dallo stesso lotto allo Zwettl State Hospital. Il lotto interessato non viene più inoculato. Il MedUni Vienna sta ora esaminando la possibile connessione tra vaccino e morte.

https://www.rainews.it/tgr/tagesschau/articoli/2021/03/tag-AstraZeneca-Impfstoff-Untersuchung-Oesterreich-0c0b89dc-e3ae-4cf5-baae-8cb6a5994e54.html

VACCINI SOSPESI E STRATEGIE MEDIATICHE
di Nicoletta Forcheri

Quella di sospendere dei lotti, solo di un vaccino, è una tattica per far credere che sono solo mele marce e che la sorveglianza farmacologica delle autorità funziona bene, e che pertanto ci si può fidare completamente degli altri lotti dello stesso vaccino e degli altri vaccini.

Il fatto di perseguire per omicidio colposo tutti tranne i responsabili che si nascondono dietro i consigli d’amministrazione  e la proprietà della multinazionale, è un’altra tattica, peraltro decisa e racchiusa nei contratti censurati con i governi: si indaga sugli operatori/sudditi che hanno manovrato i vaccini, perché non lo avrebbero fatto bene, non che invece è il vaccino stesso ad essere incriminabile.

Vaccino ai giornalisti!

  1. 03.21 12:38