Chi finanzia la guerra del Genocida?

Di Alessandro Volpi.

Dove prende i soldi Israele? Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2025, lo Stato di Israele ha emesso obbligazioni destinate a finanziare la guerra – war bonds – per quasi 20 miliardi di dollari che sono state comprate da 7 banche:

  • Goldman Sachs ne ha acquistate per 7,2 miliardi;
  • Bank of America per 3,5;
  • Citigroup per 2,9;
  • Deutsche Bank per 2,5;
  • Bnp Paribas per 2 miliardi;
  • Jp Morgan per 700. milioni;
  • Barclays per 500 milioni.

In sintesi, le banche delle Big Three e una manciata di banche europee hanno “investito” sulla guerra di Israele. Ad alcune società produttrici di armi israeliane  è arrivato 1 miliardo di euro di fondi del programma europeo Horizon e, soprattutto, attraverso la società greca Intracom Defense, interamente posseduta dalla compagnia pubblica di armamenti israeliana, la Israeli Aerospace Industries ha potuto partecipare ai finanziamenti di ben 15 progetti europei.

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Se si leggono le carte, è facile capire chi consente a Netanyahu di portare la guerra ovunque.

Fraancesca ALbanese (ONU)

Gran parte dell’Occidente sta cancellando ogni regola, superando ogni limite. Se è ammissibile attaccare basi nucleari di un paese “non alleato”, chi proteggerà i territori e le popolazioni delle altre potenze nucleari? Se l’omicidio extragiudiziale di chi è al potere diventa norma, chi proteggerà i governanti che hanno supportato il genocidio— che meritano di essere portati davanti alla giustizia, non giustiziati?

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1. Tecnicamente si chiamano “omicidi extragiudiziali” e sono omicidi, appunto, cioè assassinii. Per chi ci crede violano il 5° comandamento, per chi non ci crede, violano la legge che vieta di uccidere, se non dopo giusto processo e –dove ancora esiste e quando- l’esecuzione di una condanna a morte. Ma noi abbiamo giornalisti (e politici, specchi gli uni degli altri) che evidentemente hanno superato da un pezzo la soglia etica che divide il bene dal male, non ne riconoscono più l’esistenza, perché invocano o plaudono allegramente l’eliminazione di