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Stimabile Signor Blondet,
mi spiace sottrarLe del tempo, ma desideravo solo metterLa al corrente
di certe informazioni. La seguo sempre leggendo avidamente i Suoi
articoli e, devo dire,  le Sue critiche, espresse in molti di essi,
alla classe politica e amministrativa del mio Paese sono in maggior
parte giustificate. Mi conceda però una puntualizzazione, che
riguarda la relativa arretratezza del comparto di produzione tedesco
comparato a quello U.S.A., britannico e nippo-coreano. La Germania,
all’ indomani della resa incondizionata e del … Leggi tutto

SIMBOLOGIA CATTOLICA E RITUALITA’ POLITICA

di Giorgio  Morganti

Ricordo come fosse oggi, quando mi raccontavano delle vecchiette in confessionale, alle quali veniva suggerito dai preti di votare DC. Ed è vivo altrettanto il ricordo del simbolo di quel partito, con la Croce sullo scudo. DC poi, stava per Democrazia Cristiana. Un partito politico, quindi, con la Croce sul simbolo e Cristiano nel nome. Oggi, invece, in tempi in cui la secolarizzazione, insediatasi attraverso la maggior parte dei partiti, ha calpestato in tutti i modi la … Leggi tutto

La contro-chiesa dei “morti” va all’assalto dello Stato. L’azione
dell’elemosiniere del papa cardinale Krajewski segna un grosso salto di
qualità nella strategia di destabilizzazione della contro-chiesa contro lo
Stato italiano di Francesco Lamendola

di   Francesco Lamendola

L’azione dell’elemosiniere del papa, cardinale Krajewski, che si è calato
nella centralina di un condominio di Roma per ripristinare il contatore
dell’energia elettrica, rompendo i sigilli che l’azienda aveva messo per la
morosità degli inquilini, segna un grosso salto di qualità nella strategia
di … Leggi tutto

di Roberto PECCHIOLI

I dittatori dello Stato libero di Bananas hanno colpito ancora. L’editrice Altaforte è stata espulsa dal Salone del libro di Torino. La democrazia è salva, molto meno la libertà. Dieci metri quadrati di esposizione dei libri editi da un esponente di Casapound mettevano in pericolo la gloriosa dittatura del politicamente corretto, del pensiero unico, del razzismo antropologico, dell’egemonia culturale. Grazie a Dio e agli indomiti partigiani della democrazia, no pasaràn! Il grido della pasionaria Dolores Ibàrruri … Leggi tutto

di Roberto Pecchioli

Settant’anni fa moriva il Grande Torino. Calciatori, allenatori, dirigenti, accompagnatori della squadra granata furono inghiottiti dalla tragedia dell’aereo che li riportava a casa dopo una partita amichevole contro il Benfica di Lisbona. Sulla collina di Superga, accanto al santuario barocco, miracolo architettonico del grande Filippo Juvarra, morivano dei giovani uomini e cominciava la leggenda. Chi scrive è cresciuto con una strana filastrocca sulle labbra, la formazione degli Invincibili che papà mi insegnò da piccolissimo: Bacigalupo Ballarin Maroso … Leggi tutto

di Roberto Pecchioli

Trasumanar significar per verba non si porìa. Non si può spiegare a parole il senso dell’oltrepassare la condizione umana. Così risponde Piccarda Donati a Dante nel III canto del Paradiso, interrogata sull’ esperienza spirituale della visione beatifica di Dio; il Medioevo guardava e pensava costantemente a Dio. Centro della modernità orgogliosa fu l’uomo divenuto adulto, teso verso il progresso. La post modernità, nel suo viaggio verso l’oltre, si spinge più in là. Protendersi oltre l’umano non … Leggi tutto

(ricevo e pubblico volentieri)

Gentile direttore

Ho come sempre letto con estrema attenzione il suo articolo sugli ambientalisti e, come lei, sono molto preoccupato di questa deriva. Molte persone che conosco tendono a sorridere dell’estremismo di vegani, ambientalisti e animalisti vari, io invece li temo. La dottrina di questa minoranza molto chiassosa e bene organizzata infatti mi ricorda troppo da vicino la dottrina dei catari che devastarono mezza Europa tra il XII e il XIII Secolo. Se riflette vedrà che … Leggi tutto

di Roberto PECCHIOLI

Nessuna scuola filosofica ha avuto nel XX secolo l’influenza dell’Istituto di Ricerche Sociali, Institut fuer Sozialforschung, la scuola di Francoforte. Nessun giudizio, nessuna della milioni di parole scritte sui francofortesi riassume l’esito delle idee diffuse da quel gruppo di intellettuali neomarxisti di origine ebraica, di formazione accademica e dallo stile di vita alto borghese meglio della definizione di Gyorgy Lukacs, un altro cattivo maestro del secolo passato: Grand Hotel Abisso. Il filosofo ungherese era un marxista … Leggi tutto