Maurizio Blondet

Confessione di un intellettuale: sono del tutto inutile

Mentre  ripercorro  nel libro di Gianantonio Valli “Giudeobolscevismo”  i crimini e le atrocità inenarrabili del comunismo – in gran parte fatti a  me noti – mi sorprendo a ripensare alla inutilità della mia vita di giornalista-intellettuale anticomunista.  Per quanti decenni  io ho (con altri, migliori di me) combattuto il comunismo   diffondendo informazioni  sui suoi delitti? Almeno tre.  Per trenta o quarant’anni abbiamo lottato, in eletta minoranza,  contro la filosofia – ideologia  –  marxleninista,  ne abbiamo mostrato la fallacia, … Leggi tutto

Sion inquieta all'ombra dello strategico  "Iskander"

Alla fine la battaglia per la città di Aleppo è davvero cominciata.  A sorpresa, sostenute da pesanti bombardamenti russi, le forze siriane,  rimpolpate da iraniani e dal  battaglione palestinese “Liwaa Al-Quds” (brigata Gerusalemme), composta di rifugiati  che l’IS  aveva cacciato dai loro campi-profughi presso Aleppo nel 2012, stanno chiudendo le vie di rifornimenti dei terroristi –  che sono quelli di Al Nusra –  che a questo punto resterebbero assediati in città.  Evidentemente russi e alleati hanno posto fine ad ogni … Leggi tutto

Chi li ha resi così islamisti?

 

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Articolo di Cesare Corda  – SakerItalia 3 aprile

Dunque il “Terrore” (sarà stato adeguatamente ricompensato colui che ha i diritti d’autore su questo indovinato slogan di marketing?) ha colpito ancora.

Gli attentati da un po’ di tempo si replicano tutti in fotocopia, seguendo fin nei minimi dettagli un format ormai collaudato. La standardizzazione degli eventi ne permette l’immediato riconoscimento e catalogazione da parte del pubblico, e l’esatta stima dell’impatto emotivo presso lo stesso, ma rischia di diventare ripetitiva.

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PRIMA PARTE

Roberto Pecchioli

 

Introduzione

Generalità

Almeno due categorie metapolitiche sono chiare a chiunque affondi le proprie radici morali, prima ancora che culturali o politiche, nel mondo della Tradizione: una è la precisa convinzione di trovarsi nel pieno di un’epoca oscura ( il “kaliyuga”) , l’altra , collegata alla prima, è l’avversione totale, definitiva, irrevocabile, al dominio del mercante.

Il crinale è sempre quello scoperto da Carl Schmitt, amico/nemico . Il nemico individuato dall’ uomo della Tradizione  e da … Leggi tutto

Arriva il Regno di Sion?  Ricordiamoci l’altro.

“I lavoratori devono schiacciare i kulak con pugno di ferro”, ordinava Lenin in un dispaccio dell’agosto 1918: “Impiccare, e dico impiccare in modo che la gente lo veda, non meno di cento kulak,  ricconi, sanguisughe conosciuti [..] Fatelo in modo che la gente tremi a centinaia di chilometri da lì”.

E sono comandi operativi, come “dimostra la loro trasformazione in vere e proprie ordinanze, come quella rivolta ai bolscevichi di Penza l’11 agosto 1918: Compagni! L’insurrezione di cinque distretti kulaki … Leggi tutto

di Giorgio Rapanelli

Al di là delle poco verosimili  giustificazioni delle autorità egiziane, la terribile vicenda di Giulio Regeni è ancora avvolta dalla nebbia. La sua tragica fine “karmica” è impregnata di un odio psicotico, che non fa parte dei comportamenti dei “servizi” normali nei confronti di un “agente nemico”, soprattutto se costui ha la nazionalità di uno Stato in pace e in collaborazione con il Governo da cui dipendono i “servizi” … Leggi tutto

Niente pace ai siriani: Washington vuole la rivincita

La grande offensiva di Russia e Siria per la riconquista di Aleppo è sospesa. Mosca sa che i jihadisti sono stati riforniti di armamento  tale da infliggere alle sue forze aeree perdite  insostenibili.   Il Wall Street Journal ha reso noto i tipi di armi ad alta tecnologia che la Cia sta fornendo alle milizie islamiche, in grado di abbattere aerei e di distruggere completamente  l’artiglieria del governo siriano. Già  ai primi d’aprile Al Nusra ha abbattuto un caccia siriano, un … Leggi tutto

di Roberto Pecchioli

A primavera, tornano le rondini e torna la pubblicazione annuale dell’Istat , intitolata ottimisticamente “100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”. Ottimisticamente, perché i dati raccolti dall’istituto non sembrano interessare nessuno, a parte il primo giorno , con gli articoli dei quotidiani ed  i servizi delle televisioni generaliste . Soprattutto, non destano un dibattito culturale vero, né tantomeno, vengono analizzati da chi dirige il Paese. Lo chiamiamo così’ anche noi, oggi, poiché Patria è troppo … Leggi tutto