Sulla dittatura da Vincolo Esterno che si proclama “democrazia”

Riccardo Paccosi scrive queste considerazioni magistrali e sintetiche:

La bonifica dello stato profondo italiano è possibile?

Ammettiamo, ovviamente per assurdo, che in Italia venisse eletto un governo realmente intenzionato a ripristinare la sovranità popolare e l’indipendenza del paese sul piano internazionale.

Ebbene, esso si troverebbe di fronte a una rete amministrativa ostile, con istituzioni capillarmente occupate da uomini legati alla quarantennale egemonia culturale dell’idea che la cessione di sovranità a paesi stranieri e ad organismi sovranazionali sia il più alto dei valori.

Basti pensare alle istituzioni di garanzia: in Italia, più che in qualsiasi altro paese europeo, la Corte Costituzionale ha smantellato progressivamente – ovvero con pronunciamenti giuridici che vanno dal 1985 fino ad anni più recenti – il primato normativo della Costituzione in favore dei Trattati dell’Unione Europea.

Ancora più dolente il tasto dell’altra istituzione garante, ovvero la Presidenza della Repubblica: la sequenza Scalfaro-Ciampi-Napolitano-Mattarella ha materializzato un crescendo di cancellazione dell’interesse nazionale in diretta contrapposizione a quelli dell’Italia.

Per quanto riguarda invece la Presidenza attuale, gli esempi sono innumerevoli in quanto coincidono con l’interezza dell’attività istituzionale: infatti, non c’è una sola dichiarazione o un solo atto di Mattarella che, dal 2015 a oggi, non si ponga a esclusiva salvaguardia degli interessi di Commissione Europea, NATO e Stati Uniti. Qualora se ne presentasse la possibilità storica, bonificare le istituzioni italiane da traditori e collaborazionisti sarebbe comunque un lavoro lungo, faticoso inevitabilmente traumatico.

Riccardo Paccosi.

La dittatura da Vincolo Esterno viene denunciata ogni giorno da Gilberto Trombetta, che ne illustra gli effetti economici (volutamente) devastanti. Con un puntuale controcanto ai mainstream –Qui le sue ultime, prendendo spunto dalle semi-fake de IlSole 24 Ore:

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La direttiva europea sul mercato elettrico è passata dalle 10 pagine del 1996 alle 75 del 2019, da 114 clausole a 623. È quella che ci ha imposto privatizzazione del settore energetico e liberalizzazione del mercato (con la condiscendenza di una classe politica di pavidi servi). È la causa principale della nostra crisi energetica. L’unica semplificazione possibile è la distruzione della UE e delle sue regole assurde.

Da Bersani a Meloni, passando per Conte e Draghi. La cancellazione del mercato tutelato è una truffa tutta italiana fatta nel nome di una ingiustificabile sudditanza nei confronti dell’Unione Europea.

La fine del mercato tutelato nasce col decreto Bersani (1999) ed è stata inserita nel PNRR varato nel Conte II dal subentrato Governo Draghi (col voto favorevole di 5S e PD).

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Un esempio di invisibile Massimo Vincolo Esterno viene dato da questo blogger

L’OMS Esce dalla Porta, ma Rientra dalla Finestra Mentre si celebrano gli annunci teatrali di uscita dall’OMS, il vero nodo resta intatto: gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), che restano vincolanti indipendentemente dall’adesione all’organizzazione.

senza rigettare questi emendamenti, l’architettura del controllo sanitario globale rimane perfettamente funzionante. Questa operazione non restituisce alcuna sovranità: sposta solo la gestione dai burocrati dell’OMS ai..

Il blogger supp0ne malafede in Trumpo e Milei – io penso che non sappiano l’esistenza del Regolamento Sanitario Internazionale— come il sottoscritto.

E i tedeschi non sono trattati meglio dal Dittatore Invisibile:Quiu Epoch Time.

l Bundestag approva la legge sulla CO₂: minaccia ora milioni di famiglie

Con i voti della SPD, dei Verdi, della CDU e della CSU, il Bundestag ha approvato una legge che potrebbe far salire i costi energetici a livelli senza precedenti a partire dal 2027. Lo sfondo è la direttiva UE sul nuovo sistema di scambio di quote di emissione ETS-II. La legge deve ancora essere approvata dal Consiglio federale.

 Nelle ultime ore di vita, il governo Semaforo Continua ad attuare l’Agenda 2030

Quasi inosservati, i gruppi SPD, Verdi e Unione del Bundestag hanno approvato, nel bel mezzo della fase accesa della campagna elettorale, una legge che probabilmente farà arrabbiare milioni di elettori.

L’attuazione pianificata di una direttiva UE sul sistema di scambio di quote di emissioni (ETS-II) a partire dal 2023 garantirà con ogni probabilità che dal 1° gennaio 2027 i prezzi per il riscaldamento e il rifornimento di carburante aumenteranno notevolmente a causa dello scambio di certificati di CO₂ europeo, allora obbligatorio. Fino ad allora continueranno ad applicarsi le leggi nazionali sullo scambio di emissioni di carburante. L’inasprimento mira a ridurre le emissioni di CO₂ e quindi a proteggere il clima.

La spirale dei prezzi potrebbe girare ancora più velocemente

Secondo le informazioni del “Münchner Merkur”, il think tank Agora Energiewende aveva già calcolato un aumento del prezzo della benzina di 38 centesimi nell’ottobre 2023 se il commercio dei certificati UE dovesse raggiungere un prezzo di 200 euro per tonnellata di CO₂. Secondo un recente articolo di “Merkur”, le stime degli esperti oscillano tra i 100 e i 300 euro a tonnellata.

Anche la rivista “Cicero” ( a pagamento ) ritiene realistico un tetto di oltre 200 euro per tonnellata di anidride carbonica prodotta : solo così si potrà raggiungere l’obiettivo intermedio dichiarato dall’UE di ridurre le emissioni nette di almeno il 55 percento entro il 2030 rispetto al 1990. Secondo il Ministero federale dell’economia e dell’energia (BMWK), l’UE intende addirittura raggiungere la neutralità netta delle emissioni di gas serra entro il 2050.

In vista di questi obiettivi, “Cicero” si aspetta addirittura un aumento anticipato dei prezzi di circa 40-45 centesimi per ogni litro di gasolio da riscaldamento, benzina o gasolio:

Un litro di super passerebbe da circa 1,85 a circa 2,30 euro nel secondo tra la vigilia di Capodanno e il giorno di Capodanno del 2027.”

Per una casa monofamiliare che necessita di 30.000 kilowattora di gas all’anno per il riscaldamento, “Cicero” ha calcolato un’emissione annuale di CO₂ pari a 6 tonnellate di anidride carbonica. Con un prezzo del certificato di 200 euro a tonnellata, il fornitore del gas potrebbe trasferire alla famiglia 1.200 euro. Se i prezzi aumentano o i consumi aumentano, l’importo aumenterà di conseguenza.

Ciò non include gli aumenti di prezzo che il resto dei settori dei beni, dei trasporti, del commercio e degli altri servizi aggiungeranno ai loro prezzi finali al consumo nell’UE.

https://twitter.com/ChanceGardiner/status/1888655575749132311