STATO DI POLIZIA BANCARIO-FISCALE

PAOLO SENSINI – Oggi a tutti gli i-tagliani in possesso di un conto corrente bancario l’Agenzia delle Entrate ha inviato un messaggio di posta elettronica in cui gli viene comunicato quanto segue: “Nell’ambito dell’attivita di controllo nei confronti delle рersone fisiche e giuridiche, nel 2014 e stata data attuazione alla normativa рrevista dall’art. 70, commi quarto e seguenti del D.р.R. n. 56/ 617 e dal D.M. 44 743 dicembre 2012 (il cosiddetto Redditometro)”. In pratica, con un avvertimento dal sapore inequivocabile, ti fanno graziosamente sapere che tutti i tuoi movimenti bancari sono tenuti sotto controllo in tempo reale, e dunque devi stare molto “in occhio” a quello che fai per non diventare un soggetto “a rischio”. In altre parole hanno preso il controllo dei tuoi soldi e ora, a loro insindacabile richiesta, devi rendere conto di ogni azione. Per essere ancora più esplici, ti hanno espropriato della titolarità delle tue sostanze ma ti lasciano ancora credere che appartengano a te. Capito il senso della crociata per “l’abolizione del contante” come fonte di ogni Male? Sono metodi di chiaro stampo sovietico, non a caso Visco/Fisco e i suoi compari vengono da quella onorata scuola. Che altro nome dare a tutto ciò se non Stato di Polizia bancario-fiscale?