“OSAMA BIN LADEN E’ MORTO DIVERSI ANNI PRIMA DELL’INCURSIONE AMERICANA”: A DIRLO E’ L’EX CAPO DEI SERVIZI SEGRETI PACHISTANI

PAOLO SENSINI – Perbacco, ormai i “complottisti” spuntano dovunque come funghi, magari impersonati anche da coloro che sono stati a capo d’importanti servizi segreti militari come per esempio il generale pachistano Hamaeed Gul. Insomma, dovunque congiure a favore dell’ordine costituito. La verità è che siamo talmente intossicati da una bolla informativa falsa e fuorviante, che ogni briciola di verità che emerge alla luce del sole viene subito additata come “complotto” o “cospirazione”. L’unica cosa certa nella vicenda dell’uccisione del “principe del terrore” Osama Bin Laden in Pachistan, è che 23 membri su 25 del “Team Six” dei Navy Seal i quali il 2 maggio 2011 ci dissero che lo avevano “annichilito” con un’operazione spettacolare nel suo fortilizio di Abbottabad, sono morti in circostanze piuttosto strane. L’ultimo in ordine di tempo è Brett D. Shadle, 31 anni, che ha perso la vita durante un’esercitazione in Arizona. Gli altri 22 Navy Seals scomparsi sono morti in un colpo solo, appena tre mesi dopo il blitz contro Bin Laden. L’elicottero CH-47 Chinook che li stava trasportando si è schiantato al suolo in Afghanistan. Tutti morti. Adesso di questi superman di cartapesta che avrebbero partecipato alla presunta incursione ne rimangono in vita solo due, e se fossi in loro un po’ mi preoccuperei… Ma i “gomblotti”, si sà, non esistono per definizione ed è peccato anche solo pensarlo. Come possiamo infatti dubitare che chi è al potere non dica il vero? Visto che viviamo nel regno della libertà e della trasparenza, come possiamo criticare le nostre fonti informative? Come possiamo pensare che qualcosa di essenziale non ci sia stato detto? Il culmine della nostra libertà personale sembra infatti sia quello d’accettare che i mezzi di comunicazione ci liberino dal fardello della critica. Lo ha ricordato qualche tempo fa anche l’ex analista CIA e dell’NSA Edward Snowden, ma visti i risultati non sembra che le sue rivelazioni siano state molto apprezzate, per dirla con le parole di Dante, “dove si puote ciò che si vuole”…

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