Israele dichiara guerra all’Iran: “è colpa sua”

Non aspettavano altro

Il Ministro della Guerra del regime israeliano Yoav Gallant: “L’Iran ha apertamente iniziato una guerra contro di noi e deve attendersi una dura ritorsione”.

L’ambasciatore del regime sionista in Russia: “L’Iran è responsabile per quanto sta compiendo Hamas”.

Un amico ipotizza che il Mossad sapesse e abbia lasciato avvenire ciò, come un false flag. Dai commenti ebraici e palestinesi tendo a ritenere che la sorpresa sia stata reale. Ma che gli attori siano stati convocati nel luogo dove si consumerà l’Ultima Battaglia, Gerusalemme e la Roccia di Abramo.

Come ha scritto l’amico Marletta:

In realtà, una crisi adesso serve a tutti:

Ai PALESTINESI: ormai condannati altrimenti ad un inesorabile e lento genocidio.

Agli ISRAELIANI che sicuramente sapevano. Una crisi del genere ricompatta la società sionista che, fino a qualche settimana fa, qualcuno definiva sull’orlo della guerra civile. Poi, immaginate se per sbaglio un missile cadesse sulla Moschea di Al Aqsa e “per sbaglio” la distruggesse…

All’IRAN che assume un ruolo di leader regionale bruciando in partenza tutti gli altri (anche se rischia la ritorsione di Israele che potrebbe persino essere nucleare).

Alla RUSSIA che si è ampiamente rotta le scatole dei bombardamenti sulla Siria (due giorni fa, 100 soldati siriani uccisi) e del sostegno di Israele a tutti i suoi nemici; e che evidentemente sapeva e ha lasciato fare.

Ognuno ha il suo interesse e, come sempre, ognuno è convinto di poter gestire le crisi e non farle deragliare troppo. Vedremo.

In ogni caso, come si sa, la CRISI FINALE DEI NOSTRI TEMPI non avverrà in Ucraina o a Taiwan ma in Medio Oriente. Ora, fra un mese o fra cinque anni. È scritto.

FORSE QUALCUNO HA DECIDO DI ANTICIPARE LA FINE DEI TEMPI FACENDO DETONARE IL MEDIO ORIENTE?

Nessuno ha riportato che due giorni primza, il 5 ottobre, gli ebrei hanno in scenato una arrogante provocazione finale:

5 ottobre 2023:

Oltre 800 coloni israeliani prendono d’assalto il complesso di Al-Aqsa durante la festa ebraica di Sukkot

Israele Aqsa

Giovedì mattina, più di 800 coloni israeliani hanno fatto irruzione nel complesso della moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme est occupata, sotto la protezione delle forze israeliane.

Rabbini, capi di associazioni di insediamenti e docenti universitari di estrema destra erano tra le 832 persone che hanno fatto irruzione nel complesso del sito religioso, ha detto una fonte del Dipartimento per le dotazioni islamiche a Gerusalemme al sito arabo gemello di The New Arab, Al-Araby Al-Jadeed.

Le forze israeliane hanno imposto severe restrizioni all’ingresso dei fedeli musulmani ad Al-Aqsa e ai minori di 60 anni è stato impedito l’accesso al sito.

Avviene durante la festa religiosa ebraica di Sukkot, che inizia il 29 settembre e termina venerdì. La festività ha visto migliaia di estremisti israeliani prendere d’assalto il complesso di Al-Aqsa, con quasi 1.500 che sono entrati nel sito lunedì.

Giovedì gli estremisti israeliani hanno continuato a tenere marce provocatorie sia all’interno della Città Vecchia di Gerusalemme che fuori dalle sue mura, attaccando i palestinesi e le loro proprietà.

Hanno anche picchiato e sputato contro i giornalisti in una zona del mercato vicino ad Al-Aqsa, dove i negozi sono stati costretti a chiudere per il sesto giorno consecutivo.

La Città Vecchia ospita Al-Aqsa, il Muro Occidentale e la Chiesa del Santo Sepolcro.
Giovedì gli estremisti israeliani hanno continuato a tenere marce provocatorie sia all’interno della Città Vecchia di Gerusalemme che fuori dalle sue mura, attaccando i palestinesi e le loro proprietà.

Hanno anche picchiato e sputato contro i giornalisti in una zona del mercato vicino ad Al-Aqsa, dove i negozi sono stati costretti a chiudere per il sesto giorno consecutivo.

La Città Vecchia ospita Al-Aqsa, il Muro Occidentale e la Chiesa del Santo Sepolcro.