I 40 bambini decapitati: fake news, è confermato

Il Tg3 continua diffondere la menzogna. Ma forse è obbligato dai “nuovi regolamenti” UE

La giornalista israeliana Nicole Zedek ha smentito la notizia delle atrocità di Hamas: “Sono stata male informata dai militari locali”.

Qualche ora prima, la “giornalista” aveva riferito di 40 bambini uccisi e decapitati nel Kibbutz Kfar Aza; lì sono state uccise almeno 200 persone. Quindi si sbagliava. I bambini senza testa erano solo un sogno.

Report Sardegna 24:

Da ieri, 10 ottobre, la stampa italiana e quasi solamente la stampa italiana sta raccontando della decapitazione di bambini in un residence costruito in un territorio rubato ai palestinesi.

l’Ansa ha lanciato la notizia con questo titolo: “Oltre 1.200 morti in Israele. Neonati decapitati in un kibbutz. L’esercito verso l’offensiva totale”, Open  il fact-checker di Facebook conferma la notizia che poi rilanciano tutti in tutta Italia, ma c’è un ma grande come una casa.

Israele non conferma la notizia, infatti l’esercito israeliano non ha informazioni che confermino le accuse secondo cui “Hamas ha decapitato bambini”, ha detto martedì un portavoce dell’esercito israeliano all’agenzia turca Anadolu.

In giornata si è diffusa l’indiscrezione secondo cui il braccio armato di Hamas, le Brigate Al-Qassam, avrebbero “decapitato molti bambini israeliani” durante l’attacco lanciato sabato mattina da Gaza. Quando Anadolu ha contattato al telefono l’unità portavoce dell’esercito israeliano e ha chiesto informazioni sulle accuse, ha detto: “Abbiamo visto la notizia, ma non abbiamo alcun dettaglio o conferma al riguardo” e non viene quindi confermata la notizia.

Da 24 ore la stampa italiana sostiene di fatto una fake news ed era già chiaro che la Resistenza palestinese non potesse aver fatto una cosa del genere: non è mai stato nel suo modus operandi colpire i bambini e le donne.

Tali nefandezze sono state compiute, invece, durante le azioni di pulizia etnica intraprese in vari momenti storici da Israele contro la popolazione nativa palestinese, per esempio durante l’Operazione Piombo Fuso nel 2009, con attacchi a base di bombe al fosforo bianco che colpirono centinaia di bambini palestinesi.

Considerato che non ci sono immagini, foto o video ci chiediamo quando la stampa italiana sarà capace di tornare a fare il proprio lavoro di ricerca delle fonti e smetterla di raccontare solo balle come è stato fatto nel conflitto Ucraino. Ordine dei Giornalisti se esisti batti un colpo, abbiamo superato ogni limite.

Cesare Sacchetti:

La storia dei “neonati decapitati in un kibbutz” assomiglia molto ad un’altra falsa divulgata ai tempi della prima guerra del Golfo nel 1990. All’epoca, Nayirah al-Ṣabaḥ, disse che i soldati iracheni prelevavano i bambini dalle incubatrici degli ospedali e poi li gettavano sul pavimento. La testimonianza si rivelò falsa da capo a piedi. La ragazza era la figlia dell’ambasciatore del Kuwait. Adesso vediamo la stessa scuola di propaganda fabbricare quest’altra menzogna dei neonati uccisi nel kibbutz. Sono ormai più di 30 anni che fabbricano le stesse menzogne ma il problema per loro è che ormai quelli che ci credono sono veramente in pochi.

Notizie dal 4° Reich

abolito

“Nuovo regolamento”

all’abate @PaterNikodemus

viene chiesto di togliere la sua croce nella piazza davanti al Muro del Pianto (fuori dalla zona di preghiera). Il funzionario dice che si tratta di un nuovo regolamento.

@derspiegel

L’Ue Lancia un Ultimatum a Elon Musk

Il miliardario dovrà affrontare “sanzioni” qualora non rispetterà le norme sulla “disinformazione”, ad affermarlo un alto funzionario

Un alto funzionario dell’Unione Europea ha richiesto una stretta sul “disinformazione” su X (precedentemente Twitter), avvertendo che l’Unione avrebbe preso provvedimenti contro il proprietario del sito, Elon Musk, se avesse permesso la circolazione di “contenuti terroristici” sulla sua piattaforma.

Il Commissario per il Mercato Interno dell’UE, Thierry Breton,

“Dopo gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, abbiamo indicazioni che la tua piattaforma viene utilizzata per diffondere contenuti illegali e disinformazione nell’UE”, ha detto, aggiungendo che quando X riceve “segnalazioni di contenuti illegali”, deve essere “tempestivo, diligente ed obiettivo nell’agire e rimuovere i contenuti pertinenti”.

Musk ha reagito alla lettera con un post sui social media, chiedendo a Breton di “elencare le violazioni a cui fai riferimento su X, in modo che il pubblico possa vederle.” Ha aggiunto che “La nostra politica è che tutto sia open source e trasparente, un approccio che so che l’UE sostiene.”

Breton ha rifiutato di citare casi specifici di disinformazione, dichiarando invece che Musk è “ben consapevole delle segnalazioni da parte degli utenti e delle autorità sui contenuti falsi e sulla glorificazione della violenza.”

fornito esempi di “contenuti violenti e terroristici” che circolano sulla piattaforma, ha dichiarato che “i media pubblici e le organizzazioni della società civile” avevano segnalato numerosi casi di “immagini false e manipolate”, tra cui foto “riutilizzate” da conflitti non correlati e “filmati che in realtà provenivano da videogiochi”.

Notizie vietate:

https://twitter.com/loidomemau/status/1712086787785449576

Una notizia che potete dare:

https://twitter.com/search?q=Gaza&src=trend_click&vertical=trends

Terroristi armati uccisi

si-arrendono

video di quattro palestinesi che si arrendono e che vengono colpiti alle spalle dalle forze di sicurezza israeliane, che poi piazzano le armi sui cadaveri disarmati per ottenere un filmato di vittoria.

arresi