Ecco chi promuove la “accoglienza” (chi l’avrebbe mai detto?)

Il 5 settembre doveva tenersi a Parigi, Place de la République, una “grande manifestazione” , ovviamente “spontanea”, senza capi, fatta di “semplici cittadini”, a favore dell’accoglienza senza limiti dei migranti da Siria e Irak e contro le “poltiiche repressive” degli stati che si oppongono ai profughi. La manifestazione s’è tenuta. Ma non è stata affatto “grande”. E’ stata, diciamolo, un flop. A dimostrazione di quanto la marea di emozione creata per forzare una politica di immigrazione incontrollata sia artificiale, come del resto tutto il fenomeno dell’immigrazione di massa contro l’Europa.

Ancor più interessante – grazie a un lettore che me l’ha segnalato – sapere chi è il promotore della (fallita) grande manifestazione spontanea. Chi l’avrebbe mai detto? E’ un quarantenne documentarista (dice lui), esperto di marketing, che vive normalmente in Ucraina. Ebreo. Si chiama Raphael Glucksmann.

 

Glucksmann jr c0n Cohn-Bendit
Glucksmann jr c0n Cohn-Bendit

 

 

Il suo cognome farà risuonare un’eco nella memoria dei più anziani. Infatti il liberista-libertario senza-frontierista Raphael è il figlio di André Glucksmann.

 

glucsmn c0n papà

Personaggio cruciale. Papà Glucksmann – a destra nella foto, accanto al rampollo –  è stato il capo (con Bernard Henry Lévy) del ben pubblicizzato movimento dei Nouveaux Philosophes: giovani ebrei che si sono messi in luce come agitatori ultra-rossi nel Sessantotto (non dimentichiamo Cohn Bendit), hanno provocato la caduta (o meglio il ritiro) di De Gaulle;  allora  era, anzi erano,  di estrema sinistra e difensori della “rivoluzione culturale” di Mao.

Poi, nei tardi anni ’70, ecco la loro metamorfosi: diventano critici del comunismo sovietico ormai decadente  e protettori dei “dissidenti perseguitati” in Urss.

Scrittore di successo, papà Glucksmann, invecchiando diventa insieme a Bernard Kouchner – chi l’avrebbe mai detto? – atlantista, filo-NATO, filo-americanista, difensore delle “guerre umanitarie” come BHL . Simpatizza con il PNAC (Project for a New American Century),il think tank american-israeliano che propugna un riarmo totale dell’America onde dare inizio alle nuove guerre in Medio Oriente e “prevede”, onde convincere l’opinione pubblica renitente al riarmo, “una nuova Pearl Harbor” (sogno poi realizzato l’11 Settembre). Nel 2007 ha sostenuto Sarkozy .

Nel 2009, l’ex maoista  ha scritto un fondo Le Monde in difesa dell’intervento genocida di Israele contro Gaza detto Piombo Fuso:Israele ha il diritto di sopravvivere, l’intervento non è stato eccessivo ma “proporzionato ai desideri sterminatori di Hamas”, insomma le posizioni difese, da noi, dalla Nirenstein e Pacifici.

Attualmente André – ormai ha 78 anni – partecipa a un “pensatoio” parigino apertamente neocon, il Cercle de l’Oratoire, con Kouchner.

Un vero trasformista da far invidia  allo Zelig di Woody Allen

Stupirà apprendere che il figlio di tanto padre, il quarantenne Raphael, viene indicato nei circoli parigini che contano come “ agente della Cia”? Definizione più riassuntiva che sbrigativa. Raphael Glucksmann è stato infatti uno dei più intimi consiglieri del presidente Georgiano Mikhail Saakasvili. Quando costui, nell’estate 2008, su istigazione sionista, e con armamenti, consiglieri militari, addestratori e persino ministri israeliani (di origine georgiana) nel suo governo, tentò di riprendersi con le cattive le due provincie russofone Abkazia e Ossezia del Nord . Tentativo che Putin rintuzzò in poche ore di scontri.

Georgia : ha perso Israele (di nuovo) ”, spiegai allora su Effedieffe (4 dicembre 2008), dando informazioni su questa collusione criminosa, che anche Comedonchisciotte illustrò col titolo: “Georgia: la Israel Connection” e potete leggere utilmente qui:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4908

Utile per cosa? Per due cose

  1. capire che il virulento internazionalismo ebraico è l’anima della macchina bellica USA, tramutato in Impero del Caos; e
  2. che lo stesso “internazionalismo” è, sotto veste di agnello umanitario, all’origine del grande movimento per l’accoglienza dei migranti in Europa, tutti, a milioni, nessuno escluso. Naturalmente Israele è esentata da tale “internazionalismo umanitario”: gli immigrati li caccia con le cattive. Ed ha leggi razziali a difesa della sua “natura ebraica”. L’identità etnico-culturale, la devono perdere gli altri. Gli europei.

Raphael Glucksmann fa’ la spola fra i circoli chic, libertari-umanitari e mondialisti di Parigi e l’Ucraina, di cui ha preso la cittadinanza e dove abita: per star vicino al suo grande amico Saakasvili che, braccato nella ex patria da accuse di corruzione, è stato messo da (J) Poroshenko e Yatseniuk (J), evidentemente su indicazione della Victoria Nuland-Nudelman in Kagan – senza il cui aiuto il governo fantoccio di Kiev non durerebbe un giorno – a fare il governatore di Odessa. Del resto, Glucksmann il giovine ha sposato l’ex ministra degli interni di Saakasvili quando governava la Georgia, Eka Zgouladze, che oggi ha ritrovato occupazione nella Ucraina di Kiev come ministro aggiunto della polizia, incaricata delle epurazioni degli elementi filo-russi. Agente della NATO secondo ogni indizio.

https://fr.wikipedia.org/wiki/Eka_Zgouladze

Raphael in Ucraina
Raphael Glucksmann in Ucraina

 

Ed ecco a voi Marquardt, “musulmano” di Davos

Saakachvili e Glucsman sono entrambi amicissimi di un altro personaggio da seguire, un altro quarantenne ritenuto agente della Cia in Francia (comunque un intimo dell’Ambasciata) ed ebreo: Félix Marquardt. Rampollo nato ricco (suo padre è banchiere d’affari, sua madre ha una immensa galleria d’arte a Place des Vosges), ospite fisso del Forum di Davos da un decennio, creatore dei Diners de l’Atlantique, una ”cena” di personaggi “atlantici” dove invita persone appunto atlantiche, da Saakasbvili a Nouriel Roubini, che è diventata una rete di relazioni snob e d’influenza di primo piano per attrarre grandi imprenditori e giornalisti importanti alle idee dell’internazionalismo libertario-umanitario senza frontiere, insomma neocon.

marquardt

 

Ciò che non gli ha impedito di dichiararsi convertito all’Islam, ovviamente un Islam “atlantico” (come Al Qaeda, altra creazione Cia?), il che gli consente di presentarsi in tv accusando i francesi comuni, specie quelli che simpatizzano per il Front National, di islamofobia.

Marquardt ha tre passaporti: tedesco, austriaco, americano; e nel 2013, nell’imminenza delle elezioni europee, si è associato a Cohn -Bendit “per tentare di mobilitare gli europei ad abbandonare l’onnipotenza dello stato-nazione e accettare una vera integrazione europea”.

http://www.lesinrocks.com/2013/09/16/actualite/felix-marquardt-daniel-cohn-bendit-11426615/

Che cosa si debba intendere per vera integrazione europea, l’ha detto, anzi gridato il suo amico Raphael Glucksmann in un recente dibattito alla tv francese: Si parlava della scuola. E della Le Pen che criticava la cancellazione della identità francese dai testi scolastici. Glucksmann jr è sbottato, fuori di sé:

E’ allucinante che il tema della laicità sia sequestrato oggi dal Front National….il progetto di scuola repubblicana [riferimento alla Rivoluzione Francese, ndr.] era un progetto di sradicamento. Era un progetto politico che mirava a strappare via i bambini dai campanili, dalla campagna, dal ‘nostrano’! Era il progetto di creare dei cittadini, era il contrario del progetto reazionario che ci viene proposto nelle urne” se vince il FN.

https://youtu.be/-p36KFDF-hw

Non si può essere più chiari. Anche quello in corso, promosso da – chi poteva immaginarlo? – lorsignori, è un progetto di sradicamento delle identità europee, dei loro campanili; in nome della globalizzazione, in nome dell’umanità, in nome dell’umanitarismo, non importa: le scuse propagandistiche cambiano, il progetto di sovversione della natura umana non cambia.

Ai cristiani che mi leggono, avverto: come vedete, il progetto non è cristiano. Quando “El Papa” invita ad accogliere stranieri musulmani in ogni parrocchia, aderisce al “mondo”. Anzi peggio: al mondialismo che ci impone la perdita delle nostre identità. Del resto, El Papa sta già operando in tutti i campi per spogliare la stessa Chiesa cattolica della sua identità storica, dogmatica, religiosa, per scioglierla in un protestantesimo buonista senza contenuti, tranne la “carità”, l’ecologismo, radical-pannelliano, che è il volto umanitario del globalismo, dell’omologazione di ogni nazione in un groppo di “consumatori-standard”, e della ingerenza umanitaria . Ed è precisamente per questo motivo che la Chiesa finirà – e finirà in tragedie, con le sue gerarchie scacciate e braccate ed uccise – perché ha aderito al mondo, quel mondo per cui Gesù “non ha pregato” (Giovanni 17, 6-9). Ma questo è un altro discorso. Che farò prossimamente, e i non-cattolici mi sopportino.