Chiedete la verità!

Danilo Quinto

Ha scritto La Nuova Bussola Quotidiana, il 29 dicembre 2022, «Alcuni giorni fa ha cominciato a circolare una notizia clamorosa: la scoperta medica dell’anno, ovvero che “oggi è possibile una terapia domiciliare precoce ragionata per il trattamento dell’infezione da SARS2-Covid 19”. L’annuncio è stato dato dalla FIMMG (Federazione dei medici di base) di Roma congiuntamente all’Unità Operativa Complessa Malattie Infettive Policlinico di Tor Vergata Roma, che hanno messo a punto uno strumento per guidare i medici di medicina generale nel trattamento farmacologico domiciliare della malattia.”Intervenire tempestivamente sui sintomi attraverso terapie mirate ed efficaci” hanno dichiarato “ permette di creare un sistema virtuoso di controllo della malattia e di indirizzare alle strutture ospedaliere solo in caso di aggravamento. Il medico di medicina generale ricopre in questo scenario un ruolo determinante”».

È vero quello che sostiene La Bussola: se le cure domiciliari fossero state prescritte fin dall’inizio, si sarebbero potuti evitare migliaia di morti e le centinaia di medici che con coraggio le hanno praticate, non avrebbero subito derisioni e vessazioni di ogni tipo. Il velo che finalmente e piano piano si sta alzando sull’ignobile vicenda che l’Italia ha vissuto negli ultimi tre anni, però, consente di svolgere qualche altra riflessione.

L’ospedalizzazione dei pazienti, dovuta al protocollo consigliato dal Ministero della Salute (tachipirina e vigile attesa) ha provocato l’impossibilità per decine di migliaia di persone affette da patologie diverse – in particolare cardiovascolari e oncologiche – di accedere agli esami urgenti e di routine e quindi di ricevere diagnosi e cure adeguate; di conseguenza, si è registrato un aumento vertiginoso della mortalità – sottaciuto da chi ha la responsabilità politica della salute della popolazione – e una situazione che molti ritengono irrecuperabile nei prossimi anni per molti territori del nostro paese, nonostante il denaro a debito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che servirà solo a ripianare i debiti di un sistema che è al collasso; i sieri che sono stati iniettati alla popolazione, non testati, per stessa ammissione ufficiale delle case produttrici, hanno determinato migliaia di decessi – definite morti improvvise, senza altra spiegazione – di persone sane, soprattutto giovani e decine di migliaia di eventi avversi (gravi e meno gravi), proprio come avevano profetizzato scienziati e medici che hanno preservato il loro giuramento, non inchinandosi al potere delle case farmaceutiche; i prolungati periodi di isolamento in cui la popolazione è stata costretta, hanno causato l’aumento esponenziale del disagio psicologico, soprattutto nelle fasce giovanili e la cessazione dell’attività economica di centinaia di migliaia di aziende e di attività commerciali, realizzando sul piano economico la più feroce crisi vissuta dall’Italia dal dopoguerra ad oggi e l’aumento spropositato delle famiglie povere; l’inaudita e martellante campagna pro-siero dei mezzi di informazione di regime – sostenuta da medici che hanno pontificato e dettato le regole dai salotti televisivi – e l’inquietante discriminazione patita da milioni di persone che non si sono sottomesse agli ordini, oltre a generare paura e sofferenza gratuite, ha reciso in maniera definitiva rapporti personali e persino familiari.

Tutto questo, e molto altro ancora, è stato vissuto nella consapevolezza di pochi e nella connivenza colpevole del resto della popolazione, che è rimasta inerte di fronte agli sfregi della verità che sono stati perpetrati con un disegno – per chi scrive, satanico – che forse si è attenuato, ma non si è affatto fermato: chi ha ordito questo disegno non solo è ancora all’opera, pronto in ogni momento a riprenderne le fila (il Ministro della Salute, in queste ore, ha annunciato alla popolazione di prepararsi di fronte a quello che sta avvenendo in Cina) e a continuare nelle medesime modalità, che fanno principalmente leva sulla paura della morte – simboleggiata dai mezzi militari che furono scelti per trasportare le bare dei morti di Bergamo – inaccettabile per una società che gozzoviglia, si dedica ai bagordi, umilia se stessa e si crede eterna. Molto più grave è il fatto che gli autori del disegno non siano stati chiamati a rispondere, sul piano umano, dei loro atti scellerati. «Occorrerà fare chiarezza su quanto avvenuto durante la gestione della crisi pandemica Covid. Lo si deve a chi ha perso la vita e a chi non si è risparmiato nelle corsie degli ospedali, mentre altri facevano affari milionari con la compravendita di mascherine e respiratori» ha detto in Parlamento l’attuale Presidente del Consiglio nei suoi discorsi d’insediamento. In entrambi i rami del Parlamento sono depositate da membri della maggioranza di governo proposte per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta. Sarebbe un primo, piccolo passo per accertare la realtà dei fatti accaduti e soprattutto per rendere giustizia alle persone che non ci sono più e ai loro familiari, che dal potere non hanno neanche ricevuto il permesso di salutare i loro cari ricoverati in vigile attesa nelle RSA. Finora, nonostante i proclami e a distanza di mesi, nulla è accaduto. Confidiamo che il buon Dio, che sa quando e come intervenire, con la Sua misericordia, aiuti i singoli individui che formano il popolo italiano, a riscattare la loro libertà, pagata a caro prezzo da Colui che scelse di farsi crocifiggere e a battersi per la verità.

DA SERVO DI PANNELLA A FIGLIO LIBERO DI DIO – Una storia d’amore

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