Pezzi che ci sono piaciuti

Ecco perché nessuno vuole Savona al Tesoro, sia Bruxelles che la BCE (e Banca d’Italia?), mentre sarebbe la soluzione per l’Italia!

Guido Carli firmò nel 1992 il decreto su Maastricht. Il suo delfino era Paolo Savona, protegee di Cossiga, un altro sardo “uomo di potere”. Cossiga fu lo stesso che poi NON volle Draghi al governo, rifiutando di riallocarlo a Palazzo Chigi da direttore generale del Tesoro (ovvero la stessa direzione che poi firmò i contratti diciamo capestro sui derivati in nome e per conto dell’Italia, non fosse perché negli anni sono costati circa 47 miliardi di euro ai contribuenti), preferendogli … Leggi tutto

Pensioni, la Ue chiede sacrifici. Ma aumenta il budget per quelle dei suoi funzionari sforando i 2 miliardi di euro

Nel bilancio 2019 un aumento del 6,2% del budget per pagare gli assegni agli euroburocrati in pensione, una cifra mai raggiunta prima. Eppure il trattamento è già da super-privilegiati: maturano il diritto alla pensione dopo soli 10 anni di servizio e ne godono a partire dai 66, in alternativa dai 58. La beffa: gli importi sono calcolati con il metodo retributivo che l’Italia ha archiviato proprio su impulso della Ue a partire dal 1995.

“Lavorate di più”, “non toccate la… Leggi tutto

INTERVISTA AL NEO MINISTRO FONTANA

“Natalità, flat tax e home schooling: ecco i miei primi atti per

la famiglia”

“Flat tax subito per i nuclei con almeno tre figli e impegno per la libertà di educazione promuovendo anche la scuola parentale”. Il neo ministro della Famiglia e disabilità si presenta alla Nuova BQ a poche ore dal giuramento al Colle e illustra alcune priorità. “Basta giocare in difesa, lavorerò con tutti i ministeri per una politica family friendly. Obiettivo: invertire la denatalità perché senza figli … Leggi tutto

Lo scontro tra Iran e Israele continua a tenere banco in Medio Oriente. La guerra non sembra destinata a scoppiare nell’immediato. Ma  il livello di guardia non cala.

Una tensione latente che si riversa anche nell’informazione. I media israeliani, compreso il governo di  Benjamin Netanyahu, continuano a rivelare informazioni sulle operazioni di Israele e sulle attività dei servizi. Una guerra mediatica, psicologica, ma dove è anche possibile scoprire importanti notizie sul passato e presente delle attività israeliane … Leggi tutto

di Marcello Minenna (Consob)

Quanto sta succedendo in Italia rappresenta la pietra nello stagno delle intenzioni tedesche e francesi, lo stimolo alla riflessione per un apparato Europeo che finora si è mostrato pressoché indifferente rispetto alle implicazioni economiche e sociali di una disciplina fiscale troppo rigida.

Il primo esame sarà, come a scuola, a giugno in occasione delle riunioni dell’Eurogruppo e del Consiglio Europeo sulla revisione dell’Unione Monetaria.

Ma purtroppo è difficile concentrarsi su questo, dati gli sviluppi al cardiopalma

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Di Enrico Grazzini

“L’eurozona ha bisogno di creare delle procedure per affrontare in maniera ordinata la possibile insolvenza (ovvero il fallimento) di uno Stato e l’eventuale recesso di uno Stato dall’eurozona”. Questa frase è contenuta in un documento ufficiale firmato solo qualche giorno fa da 154 influenti economisti tedeschi contro le proposte di riforma dell’eurozona da parte del presidente franceseEmmanuel Macron.

Da parecchio tempo – e in particolare da quando l’ex ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, … Leggi tutto

Paolo Savona e Sergio Mattarella: il “golpettino” contro Conte, Di Maio e Salvini

Paolo Becchi

di Paolo Becchi e Giuseppe Palma su Liberoquotidiano.it, 25/05/2018

Al Colle cercano fino all’ultimo di bloccare Paolo Savona. Fatto il Comandante, bisogna ora fare i Colonnelli. I tre tasselli più importanti dell’esecutivo sono quelli dell’Economia, degli Interni e del Lavoro. Tre ministri che devono dare la necessaria veste politica ad un governo che voglia realizzare il contenuto ambizioso del “contratto di governo” e che voglia veramente presentarsi come esecutivo politico.

I due leader di partito, Salvini e … Leggi tutto

Quando legalizzi l'aborto, cambi la cultura di un paese'

Un portavoce della campagna irlandese Save the 8th si  avvicina al referendum sull’emendamento pro-vita del suo paese avvertendo i suoi concittadini che, come è successo nel Regno Unito, l’aborto cambierà la cultura nel peggiore dei modi.

John McGuirk ha avvertito che, se l’ottavo emendamento – che prevede una pari protezione per madri e figli – viene rovesciato, l’Irlanda subirà la stessa disintegrazione culturale del Regno Unito

Come mostra il post sul video di Facebook, McGuirk è apparso come ospite al 

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