Roberto Pecchioli

 

di Roberto PECCHIOLI

Nel pragmatico mondo anglosassone, quando si vuole alludere alle vere ragioni di un comportamento, si usa dire Follow the money, segui il denaro. Non è sempre vero, per fortuna, ma nel caso del fenomeno Greta Thunberg, la pasionaria del clima affetta dalla malattia di Asperger, l’indagine sui quattrini è molto istruttiva. Una documentata ricerca è stata svolta dal giornalista William Engdahl sul sito in lingua russa e inglese Journal.neo.org. E’ sorprendente rintracciare notizie “controcorrente” non attraverso … Leggi tutto

 

di Roberto PECCHIOLI

Sono passati trent’anni dal fatidico 1989 in cui cadde il muro di Berlino, mandando in frantumi il comunismo reale. Lo storico evento fu preceduto di qualche mese da un articolo di uno sconosciuto scenarista americano di sangue giapponese, Francis Fukuyama, che preannunciava la fine della storia attraverso la vittoria finale del modello liberaldemocratico fondato sul mercato. Invero, con una certa prudenza, Fukuyama pose il punto interrogativo al suo intervento, apparso sulla rivista The National Interest. Formulò la … Leggi tutto

 

                                             di Roberto PECCHIOLI

Non ci avremmo creduto se la notizia non provenisse da uno studioso del prestigio di Roberto De Mattei. Un docente universitario svedese, Magnus Soderlund, ha dichiarato, nel corso di un seguito programma televisivo, che il consumo di carne umana sarebbe una buona soluzione, una proposta sostenibile per combattere il riscaldamento della Terra. La scelta di cibarsi di cadaveri umani, ha soggiunto, metterebbe fine a molti problemi ambientali, sostituendo in parte il consumo di carne animale e la … Leggi tutto

di Roberto Pecchioli

Un fantasma si aggira per l’Occidente terminale. E’ lo spettro del politicamente corretto, la cui isteria, per un beffardo contrappasso, ha colpito stavolta uno dei suoi devoti. Justin Trudeau, primo ministro canadese, campione indiscusso del progressismo internazionale, in piena campagna elettorale è incappato in un infortunio che muove al sorriso solo in apparenza. Sono state pubblicate da Time, settimanale simbolo del liberalismo, alcune foto che lo ritraggono in compagnia di alcune giovani donne ad una festa privata … Leggi tutto

 

di Roberto PECCHIOLI

 

Nel Fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello è famoso il brano dello strappo del cielo di carta nel teatrino delle marionette meccaniche. L’episodio svela la falsità convenzionale che ci circonda, la dolorosa scoperta della realtà da parte del protagonista, assalito da vertigini e capogiri. Tale deve essere lo stato d’animo di numerosi italiani, specie tra i sostenitori della tramontata sinistra “sociale”, dinanzi al governo giallo rosso, o meglio fucsia e arcobaleno. Scoprire l’entusiasmo di Mario Monti, … Leggi tutto

di Roberto PECCHIOLI

 

Considerazioni inattuali. Nel calderone dei fulminei mutamenti di massa dell’epoca nostra, che rendono irriconoscibile la società, tramontano idee, modi di vivere, valori. Una delle vittime della modernità trionfante è l’onore. “La mia anima a Dio, la mia vita al re, il mio cuore alla dama, e l’onore per me”, fu per secoli il motto della Cavalleria. Oggi l’anima è ignorata persino dalla chiesa, non ci sono più dame, ma partner occasionali con cui sfogare gli impulsi … Leggi tutto

 

                                                          di Roberto PECCHIOLI

 

Estate, esterno giorno. In uno spiazzo oltre una curva della strada panoramica per Cavalese due lenzuola e una coperta pietosa proteggono il corpo di un uomo. La bicicletta spezzata a pochi metri svela il mistero di quella morte recentissima. Gli automobilisti infastiditi dalla coda creata dalla tragedia riprendono la marcia. Nessuno si ferma, soddisfatto che il traffico riprenda. Si allontana anche chi scrive, dopo aver silenziosamente recitato un Requiem per lo sventurato. Ha vinto ancora una … Leggi tutto

 

di Roberto Pecchioli

Mi duole il mio Paese, scriveva il poeta francese Robert Brasillach dalla prigione da cui uscì per essere fucilato nel 1945 per collaborazionismo nonostante la mobilitazione del mondo culturale. “Mi fa male per le sue vie affollate in questi empi anni, per i giuramenti non mantenuti, per il suo abbandono e per il suo destino, per il grave fardello che grava sui suoi passi. Il mio Paese mi fa male per i suoi doppi giochi, per l’oceano … Leggi tutto