RISPOSTA A UN LETTORE CHE MI ACCUSA DI “LIVORE ANTI-SCIENTIFICO”.

Un lettore mi ha scritto:

“Mi sorprende molto questa deriva antiscientifica di Blondet.
E dire che fu proprio grazie ad Effedieffe che sentii il bisogno di impegnarmi negli studi scientifici, per dare il mio contributo (seppur minimo e insignificante) al mantenimento della civiltà così faticosamente conquistata nei secoli.
Proprio Blondet che, cito testualmente Selvaggi con Telefonino, scriveva della storia del popolo italiano:
“Ma è anche la storia di un “popolo” che, una classe dirigente, positivamente, la rifiuta. Che, come lo zappatore e il cafone quando va al mercato in città, diffida del colto dottore, e invece crede ciecamente al venditore ambulante d’olio di tigre e di altre pozioni da miracolo, si affida ai loschi buffoni e ai saltimbanchi che lo lisciano per il suo verso, lo contentano nelle sue richieste immediate, nei suoi impulsi istantanei”
“La medicina è imperfetta e commette errori. Ma cedere all’irrazionale ed antiscientifico livore contro una delle conquiste del progresso medico, facendosi “lisciare per il proprio verso” da saltimbanchi senza nessuna competenza scientifica, non mi pare proprio degno di questo sito e di Maurizio”.

 

Ringrazio il lettore della citazione, perché mi consente una postilla. In quel vecchio testo, ho satireggiato una figura italiota apparentemente ineliminabile, di colui che vive la modernità restando, nel fondo, “o’ cafone”, il bracciante a giornata.  Ma ora,  nelle polemiche sulla Lorenzin, brilla un’altra figura  che rivela   anch’essa  un rapporto sbagliato con la modernità, ed è lo scientista.  Colui che aderisce alla “scienza” con un atto di fede; non meno delle vecchiette cafone  che pagavano Vanna Marchi per “farsi togliere le negatività”, aderisce a una visione magica  del progresso.

 

Semmelweis, perseguitato

Lei dev’essere di questo secondo tipo, caro lettore. Me lo dice il suo frasario:   come lei inneggia a “le conquiste del progresso medico” senza distinzione e spirito critico, senza il minimo sentore della problematicità   di un tema così gigantesco  e difficile. Probabilmente lei non ricorda – o non sa – che Jenner  non prese l’idea di “innestare” il vaiolo da “scienziati”, bensì da contadini che sapevano che, avendo superato il “vaiolo vaccino” che li colpiva in forma lieve, erano immunizzati dal vaiolo maligno. Gli “scienziati”  della Royal Academy, quando nel 1796 Jenner  mandò loro i risultati dei suoi primi 13 immunizzati, si rifiutarono di pubblicarli, Jenner li pubblicò a sue spese. Non sto a ripeterle quello che dovette passare Louis Pasteur, nonostante i clamorosi successi delle sue ricerche, dalla casta dei medici, perché non era un dottore, ma “un chimico” (fra parentesi: come Linus Pauling, il Nobel che consigliò per primo la terapia con alte dosi in vena di acido ascorbico  contro il cancro).

Pasteur  subì l’insensata ostilità  di Robert Koch,   luminare della batteriologia, cui dobbiamo   l’aver identificato il  batterio della TBC, che avrebbe dovuto riconoscere da scienziato lo scienziato: invece giunse a negare la validità delle scoperte del francese ed a organizzare contro di lui campagne di stampa   in Germania  –  contestazioni nate da invidia e nazionalismo, due elementi ben poco scientifici.

O vogliamo ricordare  il vilipeso,  perseguitato, calunniato  dottor Ignaz Philipp Semmelweis (Budapest 1818-Vienna 1865)? Nella clinica ginecologica   di Vienna, all’epoca, il 33% delle puerpere ricoverate moriva per “febbre puerperale”, dizione di una malattia di cui non si capivano i motivi.  Una su tre.  Semmelweis indusse i medici  e gli studenti del suo reparto a lavarsi e disinfettarsi le mani prima di visitare le parti intime delle donne. La mortalità nel  suo reparto scese dal 33 allo 0,5%.

Ebbene: lei crede che i medici, i luminari, i docenti di chiara fama nella Vienna che era allora  una capitale della cultura e della medicina, adottassero con entusiasmo il semplice accorgimento di Semmelweis, di così comprovata efficacia? Al contrario: siccome non poteva spiegare il motivo –  era prima di Pasteur e di Koch, dunque non si sapeva che esistessero i microbi – i medici  lo osteggiarono in tutti i modi, obbligandolo a lasciare Vienna,  escluso dalla comunità scientifica. Ormai non poteva più varcare la soglia di un ospedale senza sentirsi insultato o deriso dagli stessi medici e studenti. Perseguitato, il “medico dalle mani pulite” subì ogni sorta di angherie, dalla perdita del posto sino all’internamento in manicomio dove subì anche indicibili umiliazioni e impietose percosse”.  I suoi avversari l’hanno avuto vinta fino ad oggi: a nome di Semmelweis dovrebbero essere intitolate le piazze di ogni città,, invece il suo nome è sconosciuto (Louis Férdinand Céline ci scrisse la sua tesi di laurea).

I “progressi della medicina” sono  stati più problematici di quel che lei crede, caro lettore, proprio nel senso che essi sono stati  spesso ostacolati, negati e impediti proprio dalla comunità scientifica.

Poiché è un mio  lettore, sa  che quando asserisco qualcosa, è perché mi sono documentato. Quindi non so con che diritto lei suppone che uno come me  su questi temi  “ceda all’irrazionale”, sia animato da “livore antiscientifico”.  Suppone  che io mi faccia lisciare da “saltimbanchi senza nessuna competenza scientifica”? Mi consenta  allora di richiamare la sua attenzione sulla “competenza scientifica” di cui lei si fida, quella della ministra Lorenzin. Le riporto da Wikipedia:

La “scienza” della ministra Lorenzin

“Ha come titolo di studio il diploma di maturità classica[3]  Lavora al quotidiano «il Giornale di Ostia»[4] prima di entrare in politica, aderendo al movimento giovanile di Forza Italia nel 1996. Nell’aprile 1999 è Coordinatore Regionale del Lazio del movimento giovanile di Forza Italia. Nel maggio 2001 è eletta Consigliere comunale di Roma. Tra la fine del 2004 e la metà del 2006 è Capo della Segreteria Tecnica di Paolo Bonaiuti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’informazione e l’editoria nel governo Berlusconi III. Il 28 aprile 2013 viene nominata Ministro della Salute nel Governo Letta. Il 30 settembre 2013 assieme agli altri ministri del Pdl presenta dimissioni “irrevocabili” così come suggerito da Silvio Berlusconi[9],   22 febbraio 2014 viene riconfermata nel nuovo esecutivo guidato dal presidente del consiglio Matteo Renzi alla guida sempre dello stesso dicastero.

“Il 12 dicembre 2016 viene chiamata per la terza volta a ricoprire la carica di ministro nel governo guidato da Paolo Gentiloni,[25] diventando l’esponente politico che più a lungo ha ricoperto la carica di Ministro della Salute”.

Una lunghissima e fortunata carriera come zarina della Sanità, un po’ misteriosa perfino, per una liceale – senza nemmeno una delle lauree in pseudo Scienza delle Comunicazioni di cui l’università italica è prodiga;  che ha fatto un po’ di giornalismo al Giornale di Ostia; ancor più misteriosa se si pensa come questa berlusconiana sia continuamente  confermata alla sanità da piddini della nuova generazione.

Misteri che non voglio adesso sviscerare.  Mi basta che questo le instilli il  dubbio, caro lettore, che nella categoria dei “saltimbanchi senza nessuna competenza scientifica”, la  Ministra possa stare molto più di casa che  altri  da cui secondo lei mi farei sedurre:  alludeva forse al dottor Rossaro? Quel medico  radiato dall’albo professionale a cui mi sono affidato per la terapia con mega-dosi di acido ascorbico in vena?

Lei non è il solo, caro amico. Anzi,   proprio dei medici sono quelli che ho trovato più duri, più pronti a protestare  contro metodi terapeutici del cancro alternativi e complementari. Il loro argomento spesso, è stato del tipo: “Con tutto quello che abbiamo studiato, ora arriva uno a dirci che la vitamina C cura il cancro”.

Sì, lo so che vi hanno fatto studiare tanto, troppo, cari dottori. Ma forse, qui, non avete studiato abbastanza.

Io, nel mio piccolo, quando mi hanno diagnosticato il tumore – microcitoma polmonare, di sicura alta malignità – mi son messo a studiare  i dati sulla chemioterapia. Ho consultato studi in journal scientifici di livello internazionale, statistiche di sopravvivenza, eccetera  – cose che i medici praticanti non hanno modo né tempo né voglia di fare.

Così, capita agli esimi dottori dell’Ordine che hanno radiato  Paolo Rossaro di prendere la storia della vitamina C come anticancro come una  panzana di “saltimbanchi senza nessuna competenza specifica”,    una stranezza “alternativa” e “antiscientifica”, solo  perché ignorano l’ormai abbondante letteratura clinica ormai disponibile su di essa. Ne do qui solo un paio per non appesantire, ma se ne trovano decine:

High-dose Vitamin C (Ascorbic Acid) Therapy in the Treatment of Patients with Advanced Cancer

  1. SATOSHI OHNO1,2,YUMIKO OHNO2,NOBUTAKA SUZUKI1,2,GEN-ICHIRO SOMA3,4,5and MASAKI INOUE2

High-Dose Intravenous Vitamin C Combined with Cytotoxic Chemotherapy in Patients with Advanced Cancer: A Phase I-II Clinical Trial

  1. John Hoffer,1,*Line Robitaille,2 Robert Zakarian,2,3 David Melnychuk,2,4 Petr Kavan,2,5 Jason Agulnik,2,6 Victor Cohen,2,5,6 David Small,2,6 and Wilson H. Miller, Jr.2,3,5
  2. Robert K Hills,Academic Editor

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4388666/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25848948

Dopo questa ricerca, praticare ancora la chemio è un delitto

Anzi, i medici giudicanti non vogliono nemmeno leggere i   lavori clinici che vengono loro proposti: come l’aristotelico che, secondo Galileo,  rifiutava di guardare nel cannocchiale  per timore di scoprire il sistema tolemaico era sbagliato. Un bell’esempio di “deriva antiscientifica”, eventualmente condita di “irrazionale livore”,  non vi pare?

Ma  c’è di peggio  e di più colpevole.  La casta oncologica non ha ancora preso atto dello studio capitale comparso   su Nature Medicine  nel 2012:

 Treatment-induced damage to the tumor microenvironment promotes prostate cancer therapy resistance through WNT16B

http://www.nature.com/nm/journal/v18/n9/full/nm.2890.html

Qui,  i suddetti ricercatori  del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle  riportano, e dimostrano, che la chemioterapia, a causa dei danni che provoca nel DNA delle cellule sane, le spinge a produrre ad altissime una proteina WNT16B,  che “stimola” le cellule tumorali a crescere e invadere i tessuti circostanti, creando metastasi, e sviluppando resistenza alla chemioterapia stessa. Questo studio capitale spiega dunque il motivo di  ciò che era già noto ed accertato da anni: dopo i primi temporanei e illusori successi nel ridurre il volume delle masse tumorali  della chemioterapia, il cancro riprendere a svilupparsi inarrestabile,  più vitale di prima, in metastasi ormai insensibili alla chemio  anche ad altissime dosi.

Ora, come  si vede, questo studio  risale al 2012. E’ stato anche ripreso da riviste mediche e divulgative italiane.

Il fatto che ancora gli oncologi continuino a prescrivere trattamenti chemioterapici ai pazienti cancerosi, non è un errore incolpevole; è un crimine  deliberato e volontario.

Gli oncologi iniettano i  loro veleni sapendo ormai che con questo condannano  il malato  ad una recrudescenza inarrestabile della malattia.  Perché lo fanno? Perché  cattedre scientifiche  prestigiose, primariati, specializzazioni lucrose, denari pubblici, arricchimento (pensate a Veronesi), intere carriere lucrosissime sono state costruite sulla chemioterapia, i suoi velenosi cocktails e i suoi dosaggi di metalli pesanti ed alchilanti.  Adesso  dovrebbero cambiare mestiere, e non sanno fare altro: “Hanno studiato tanto”, e adesso volete che riconoscano che quello che hanno studiato è dannoso  e va cancellato dalla pratica medica?

Come mai la Glaxo è di casa al Ministero?

Lei,caro lettore,   ha preso  per “livore antiscientifico”  quello che invece io rivendico per quello che è: sdegno morale e politico per una casta, un sistema sanitario pubblico, uno Stato che applicano “cure” ormai dimostrate letali, e impongono   con la polizia e i tribunali “protocolli” unici, vietando con  la forza pubblica altre strade terapeutiche. L’uso della forza pubblica e  delle procure penali nel campo scientifico-terapeutico  sono una intrusione dittatoriale intollerabile; la censura del dibattito pubblico e le notizie false per sostenere le tesi del governo  sono un sopruso antiscientifico.  Reso ancora più fetente dal fatto che il direttore generale alla prevenzione sanitaria (ossia ai vaccini) del ministero   della Lorenzin,  Lorenzo Guerra, risultava essere anche (da un’indagine del Fatto Quotidiano del 2014) consigliere d’amministrazione della Fondazione Glaxo SmithKline (GSK),  ossia della multinazionale che i vaccini li fabbrica: proprio l’esavalente oggi imposto ai bambini italiani.  Questo Guerra ha accompagnato la Lorenzin da Obama nel 2014, e lì l’Italia fu designata come capofila delle politiche vaccinali mondiali; infine, è sempre Guerra, il signor Glaxo,   a stilare le circolari draconiane che impongono le vaccinazioni a scanso di multe altissime e licenziamenti dei pediatri inadempienti.

E’ un vergognoso patente conflitto d’interessi,  questa commistione di dirigenti ministeriali con  le farmaceutiche. Altri hanno trattato meglio di me questi ed altri aspetti molto sospetti, ad essi rimando. Specialmente a questo,

VACCINI: Le influenze della Glaxo Smith Kline sul decreto ASSASSINO lorenzin!

Il documento riservato (confidential) Glaxo alle autorità. Pag 626.

dove si scopre che la stessa  Glaxo, in  un proprio documento “confidential to regulatory authorities” del 2011, a pagina 626 notificava vari effetti collaterali preoccupanti, disturbi  neurologici e cerebrali, fra cui l’autismo: proprio quello che la “scienziata “ Lorenzin coadiuvata dagli scienziati Guerra ed altri nega e smentisce, come  fossero traveggole di minoranze complottiste,  paranoiche  ed ignoranti.

Questo è antiscientifico e disonesto, e  merita sdegno civile.

Se a lei questo sembra invece “livore” contro “le conquiste  del progresso medico”,  vuol dire che, impegnato nei suoi studi scientifici, non coglie altri aspetti non meno importanti della vita umana.

Non me la prendo. Anzi, poiché mi pare che lei si occupi professionalmente di lavoro scientifico, le faccio dono di alcune considerazioni dell’inevitabile Ortega y Gasset proprio sulla sua categoria.

Una volta che veri grandi scienziati,  gli Jenner, i Semmelweis, i Pateur e i Koch, hanno  aperto  – fieramente ostacolati dalla casta  scientifica –  campi del sapere e del curare interamente nuovi, poi,  scrive il filosofo ispanico,  “una buona parte di quel che bisogna operare in fisica e biologia è lavoro meccanico del pensiero, che può essere eseguito più o meno da chiunque. Per effetto di innumerevoli ricerche è possibile suddividere la scienza in piccoli settori, rinchiudersi in uno di essi e disinteressano agli altri. La stabilità e l’esattezza dei metodi permettono questa  provvisoria e pratica disarticolazione del sapere.  Si lavora con questi metodi come con una macchina, e nemmeno è obbligatorio, per ottenere buoni risultati, possedere  idee rigorose sul significato e sul fondamento del metodo. Così, la maggior parte  degli scienziati danno impulso al progresso generale della scienza chiusi nella piccola cella del loro laboratorio  .  E’ lo specialista che “conosce” assai bene il suo minimo angolo d’Universo; però ignora profondamente tutto il resto .  E’ questo il comportamento  dello specialista: con la petulanza di chi nei suoi problemi speciali è un sapiente, in politica, in arte, nei costumi sociali, nelle altre scienze, prenderà posizione da primitivo ignorantissimo. E  la loro “barbarie” è la causa più immediata della dislocazione morale dell’Europa”.

 

 

27 commenti


  1. Lo specialista è colui che sa sempre di più sul sempre più piccolo, fino a sapere assolutamente tutto sul niente.

  2. Liso

    Gent.mo Sig. Blondet, la seguo sempre con attenzione.
    Non pendo dalle sue labbra ovviamente, ma il suo pensiero è un formidabile stimolo ad “usare la propria testa”.
    Di certo in questa faccenda dei vaccini troppa gente la testa l’ha persa.
    I provax che ripetono a pappagallo ciò che blaterano i media.
    I contrari che comunque saranno sempre contrari a prescindere.
    Non c’è verso di far ragionare nessuna delle due fazioni.
    Indubbiamente siamo, come lei afferma, selvaggi col telefonino, pronti a scannarci per difendere le diverse posizioni.
    Questo fatto è a dir poco inquietante.


    1. E un grave e tragico errore parlare di fazioni avverse tipo bianchi e neri , guelfi e ghibellini, sinistri e destrorsi.
      La pratica vaccinale si basa su menzogne spudorate propagndate come verità dal bieco sistema mediatico che usufruisce di introiti pubblicitari enormi.Si impongono vaccini contro malattie insistenti e scomparse da tempo e si inventano di sana piante statistiche fasulle su dati fasulli.E un arttacco all’umanità pepretato da gente senza scrupoli. Da gente che, in ogni caso, si guardano bene dal somministrare vaccini per se stessi e lor parenti. Se lo fanno platealmente in pubblico state pur certo che si iniettano acqua distillata Di seguito undocumenrario inetressante realizzato da medici
      https://www.attivotv.it/quello-che-si-e-scoperto-sui-12-vaccini-da-fare-obbligatoriamente-ai-bambini-e-inquietante/

    2. Franz7

      Scusi ma a lei chi l’ha detto che i contrari saranno sempre contrari a prescindere? chi sta su questo blog dovrebbe aver imparato a ragionare con la propria testa e a non ripetere a pappagallo quanto sentito in TV o letto su Gente.

      I contrari ai vaccini sono, perlopiù, dei danneggiati: ecco come nascono e si mantengono floridi i movimenti obiettori in tutto il mondo, grazie ai danneggiati che purtroppo sono sempre abbondanti.

      E’ evidente che un danneggiato, che ha in mano prove mediche e diagnosi, cambierà difficilmente idea sulla propria realtà, ma nessuno si può permettere di pagaronare la sua posizione alla stupida e criminale ostinazione dei pro vax.

      Gli obiettori ai vaccini sono semplicemente PIU’ e MEGLIO informati, e sono quindi anche perfettamente in grado di cambiare posizione. Non vedono l’ora che gli venga proposto un trattamento sicuro ed efficace per la prevenzione delle malattie infettive.

  3. AnnaN.

    Un ragionamento compiuto che denota un’apertura mentale e una capacità di pensare inappuntabili. Una risposta magistrale.
    Concordo totalmente.


  4. Io non sono contrario a prescindere,io sono contrario convinto. Questo è un atto infame nei confronti dell’umanità tale e quale alla barbarie naziste e oggi dell’ISIS.
    I bambini non si toccano e queste persone vanno mandate a casa,punto


  5. il lettore che ha scritto al Dr. Blondet sicuramente avrà letto Cronin, La Cittadella.


  6. Un medico della mutua ha appeso un cartello all’ingresso del suo studio.
    ‘Ho studiato per anni nessuno si permetta di propormi lezioni su alternative mediche o si rivolga altrove ‘
    Ritengo che questa società
    sia malata di superbia ipocratica Però mi rincresce rilevare che la negatività della ministra
    è la sua presunzione non la mancata laurea. Conosco tecnici che valgono più di dieci ing. Certo la laurea conta ma molte volte mancano le possibilità.

  7. ogogoro

    Eravamo moltissimi sabato pomeriggio in Piazza de Signori a Padova, si parla di circa 8000 persone. C’era naturalmente il nostro amico fraterno Paolo Rossaro, Marcello Pamio (disinformazione.it), Paolo Girotto (Radio Gamma 5), Ferdinando Donolato (CORVELVA), e altri medici.
    Dal tgr Veneto rella rai, nessuna menzione di tutto ciò, perché tanta censura? Dalla carta stampata solo commenti da vomito su di noi e su Paolo Rossaro, i più generosi parlavano di 4000 partecipanti. Io ero con i miei nipotini, e da scambi di informazioni tra i genitori che erano li si conveniva che tutti i nostri bambini non vaccinati non fanno mai un giorno di assenza da scuola per malattia. Io non capisco se sia stupidità, malafede o tutti e due che anima questi infami vaccinatori. Noi dovremmo inoculare ai nostri bambini 12 vaccini + irichiami per un totale di 36 inoculazioni. Farebbero prima ora a dire che vogliono creare dei clienti fissi per big-pharma o che li vogliono eventualmente sopprimere questi poveri bambini.
    Questo signore che le ha scritto deve darsi una pulita al cervello e studiare un po’ di più.


  8. I medici al giorno d’oggi sono più preoccupati di seguire il protocollo altro che prendere iniziative. Ci fosse una scimmietta in grado di leggere e scrivere al posto del mio medico di base sarebbe la stessa cosa. Sono diabetico da qualche anno, ho sempre cercato di affiancare alla cura standard delle possibili alternative che ho ricavato leggendo in rete. L’intento è sempre stato quello di discutere le alternative col medico, valutare pro e contro, bufale e non, ma l’atteggiamento è sempre stato quello descritto nell’articolo: noi abbiamo studiato cosa vieni a raccontare tu che non sai nulla. Nel frattempo da un controllo glicemico buono è arrivato il disastro appena mi hanno fatto assumere statine. Ho i grafici della glicemia che dimostrano che proprio nel momento in cui ho iniziato a assumere statine la glicemia è andata fuori controllo. Ma tutti i medici a cui ho fatto osservare la coincidenza dicono che è un caso che non c’è correlazione…Risultato: continuo a pompare insulina, la glicemia non si muove ma a nessuno viene un dubbio, sono stato catalogato diabete tipo1 e devo pompare insulina perchè così dice il protocollo.


    1. Cerchi in rete, youtube e su fb il Serplus del prof. Paolo Mainardi ed il suo protocollo alimentare. Forse possono aiutarla.

  9. Alberto Medici

    Riempirsi la bocca con la parola “scientifico” serve solo a distrarre gli ignoranti e i pigri. Chi conosce un po’ la scienza e come funziona il mondo dei peer reviewed articles sa bene che anche lì vige una sorta di censura che definire mafiosa non è esagerato.

    Per chi capisce l’inglese suggerisco questo interessante video dello scienziato inglese Malcom Bowden: https://www.youtube.com/watch?v=0F-CBiuJJrk

  10. FakeNewsDebunker

    Solo per commentare la bufala più evidente.
    Dopo aver messo i link ai due studi che provano come funziona quando alcune sostanze usate per la chemioterapia risultano inefficaci, l’autore scrive
    “Dopo questa ricerca, praticare ancora la chemio è un delitto”.
    Sembra quasi che siccome la chemioterapia a volte è inefficace allora è un delitto sottoporcisi sempre.
    Ovviamente la chemioterapia non sempre funziona altrimenti ogni malato di cancro verrebbe curato al 100%.
    Ma dal sottoporsi ad una terapia che ha una certa percentuale di successo ad escludersene completamente significa travisare la realtà.
    Blondet non è certo un maestro di scenza ma sicuramente è molto in gamba se si tratta di ingannare i meno esperti.

    1. Johannes

      Solo per commentare l’ignoranza più evidente.
      Tutta la sua qualifica, risiede nel modo in cui ha scritto una certa parola ( la invito a trovarla da solo, se ne è capace ).
      Provi a dimostrarmi che ho detto una bufala…


    2. La sua nickname è tutto un programma , Se ama tanto la chemio si faccia delle scorpacciate di cisplatino , magari a colazione , e poi ci racconta della bontà del prodotto.

    3. Massimo

      …Caro piccolo commentatore, (dal nomignolo inglese…ma che conosce poco anche l’italiano…), tutta la teoria scientifica moderna è ispirata ad una idea “bellicista”, “aggressiva” della lotta alla “malattia”, (…questo riguarda altrettanto l’agricoltura, l’economia, la vita, tutto…).
      Si “bombardano” le cellule…che in qualche organo del corpo, sono piombate nel caos di una riproduzione incontrollata…rottura dell’equilibrio tra anima e corpo, perdita della salute spirituale, specchio della realtà che stiamo vivendo, Puro caos. Prima del corpo, si ammala sempre l’anima. Chi ne ha avuto esperienza, potrebbe saperlo. E poi, quante sostanze dell'”Albero della Conoscenza”,…hanno alterato il DNA, quella scala di Giacobbe dell’Anima…che la scienza rifiuta di salire?…(e con superbia luciferina vorrebbe magari “ri-creare”). E quante forme di malattia sono dipese dalle sostanze (non solo materiali…) inventate dalla “scienza dell’uomo”? La stessa “scienza” che ha finito sempre per collaborare alla guerra, specie quella che si combatte oggi, caratterizzata per lo più da una volontà maligna, omicida, ipocrita, anti umana, senza altra “ragione” che la Menzogna, il Male. La grazia di Cristo, il miracolo, la guarigione dell’anima da parte del medico che ha compreso questa Unità, la semplice natura, sono la terapia che può curare molti dei mali che affliggono l’uomo.
      Ma è l’usura a dominare questo tempo, la sola, vera, grande infezione, che minaccia radicalmente l’uomo.

    4. Larry06

      Caro FakeNewsDebunker, se la sua mente e il suo modo di ragionare/argomentare sono efficaci tanto quanto lo è l’efficacia della chemioterapia allora si evince che Lei si che è veramente …”un maestro di scenza” e “…sicuramente è molto in gamba…”, forte, suppongo, delle sue certezze e dei suoi (…e della Lorenzin!)dati “scentifici” a riguardo che, in assoluta buona fede, non cercano “…di ingannare i meno esperti” come me.
      Da una persona edotta come Lei, Le consiglio, più che evitare di “…travisare la realtà”, di evitare di travisare la … grammatica italiana.

      Mi corregga se dico bufale!


    5. Il digiuno prolungato, per chi è in grado di farlo, e un anticancro fenomenale. Il motivo è molto semplice ma le lascio il piacere della ricerca e delle scoperte associate.

  11. sal

    Ho letto le parole di un uomo coraggioso e tenace. L’intelligenza la chiarezza e l’onesta con le quali ha argomentato voglio prenderle d’esempio, le trovo estremamente utili in questo periodo di confusione diffusa, generata dal fatto che le informazioni ormai sono considerate principalmente “i mattoncini” per costruirsi una solida posizione economica, possibilmente mediante una loro distorsione. Quello che ha scritto su Philipp Semmelweis mi ha fatto riflettere su quanto possano essere immani i danni che compie l’ipocrisia eletta a sistema, e su quanto invisibili possano diventare i fondamentali confini tra giusto e sbagliato, che se un tempo erano calpestati per ragioni legate ai naturali limiti umani, oggi spesso sono volontariamente ignorati per ragioni asettiche, quelle sì, quanto gli estratti conto bancari.
    Grazie Blondet per questa lezione di coraggio argomentativo.

  12. FakeNewsDebunker

    Sono proprio capitato in un covo di antivax.
    Scusate me ne vado.
    Vi lascio ai vostri cancri che vanno curati con le preghiere, omeopatie, raffreddamento globale e teoria della terra piatta.
    Tanti saluti.


    1. Fa male ad andarsene. Potrebbe scoprire di avere torto ed imparare qualcosa che potrebbe anche spalvarle la vita. Poi si sbaglia anche su questo. Non siamo anti-vaz ma free-vax. Lei può fare quello che vuole della sua vita ma lasci stare i ns figli, nel rispetto della costituzione italiana e della dichiarazione universale dei diritti umani

      1. FakeNewsDebunker

        Ottimo.
        Lasciamo alla selezione naturale il compito di fare pulizia.
        Sempre che qui ci sia qualcuno che capisca come funziona la selezione naturale.


        1. Lei ostenta troppa sicurezza. E’ questo il suo limite.

          E poi, questo non è un covo come ci dipinge ma siamo quì per discutere.

          Come ha scritto chi mi ha preceduto, non siamo anti vax ma più che altro per vederci chiaro.

          Se ha tempo, veda questo breve documento:
          http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/27/vaccini-le-ragioni-anti-decreto-in-senato-rienzi-codacons-fuori-le-case-farmaceutiche-dal-ministero/3690596/

          In ogni caso, il DL sarà modificato eliminando le pene previste per chi dissente.

          Aggiungo, come nota, che la stessa Corte di Giustizia Europea ha già stabilito “Non indispensabile la certezza scientifica per dimostrare i danni prodotti da un vaccino.
          Secondo i giudici sono sufficienti indizi “gravi”e altri casi analoghi”:
          Si legga la sentenza estesa: http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=188628&pageIndex=0&doclang=IT&mode=lst&dir=&occ=first&part=1&cid=545599

          Sia umile e non intervenga come portatore di un nuovo vangelo.
          Non ne abbiamo bisogno.
          Grazie


  13. Grande articolo. Complimenti. Aggiungo che secondo me la maggior parte dei medici non è che non conosce la scienza, non sa o non vuole pensare con la sua testa. Il vero progreso non è nelle scoperte della ricerca ma nel nuovo modo di vedere la realtà che tutti guardano, dato dal nuovo modo di pensare. Come mie regole auree personali e sperimentali ne ho due adatte all’occasione: 1. più grandi gli interessi in gioco più lontana la verità. 2. Quando una soluzione non funziona prova a fare il contrario.
    Cordialmente

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